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Perché Apple Music suonerà con Primephonic

Apple punta sulla musica classica: il colosso di Cupertino ha annunciato l’acquisto di Primephonic, servizio in streaming dedicato a quel genere musicale

 

Il colosso di Cupertino punta su Beethoven e Mozart per vincere la gara dello streaming musicale.

Secondo quanto riferito, Apple lancerà un’app interamente dedicata alla musica classica nel 2022. E in vista di Apple Music Classical, la società ha annunciato ieri di aver acquisito il servizio streaming di musica classica, Primephonic.

Il servizio con sede ad Amsterdam, lanciato nel 2014, porterà un focus su un genere musicale lasciato finora ai margini nell’approccio generalizzato allo streaming di Apple Music.

“Gli artisti amano il servizio Primephonic e ciò che abbiamo fatto nella musica classica, e ora abbiamo la possibilità di unirci ad Apple per offrire la migliore esperienza assoluta a milioni di ascoltatori”, ha dichiarato il co-fondatore e ceo di Primephonic Thomas Steffens nel comunicato di Apple. “Possiamo portare la musica classica nel mainstream e connettere una nuova generazione di musicisti con la prossima generazione di pubblico”.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Apple ha comunicato che le playlist di Primephonic e i “contenuti audio esclusivi” saranno i primi ad essere integrati in Apple Music.

Il servizio streaming di Primephonic sarà effettivamente interrotto come offerta autonoma in quanto assorbito nella più ampia piattaforma Apple Music. Il 7 settembre Primephonic si chiuderà definitivamente, mentre Apple prepara il lancio nel 2022 di un’app di musica classica basata sul proprio servizio di streaming.

In futuro, aggiungerà “le migliori funzionalità di Primephonic, tra cui migliori capacità di navigazione e ricerca per compositore e repertorio, visualizzazioni dettagliate dei metadati di musica classica, oltre a nuove funzionalità e vantaggi”.

Mentre il nuovo servizio classico è in fase di realizzazione, l’azienda offre agli utenti Primephonic esistenti sei mesi gratuiti di Apple Music.

COS’È PRIMEPHONIC

Secondo un’intervista con il Cto di Primephonic pubblicata lo scorso anno, il servizio è stato lanciato in 150 paesi, riporta TechCrunch. “Sembra anche avere una fascia demografica più anziana rispetto ai servizi di streaming più generalizzati”.

“La maggior parte dei nostri utenti ha più di 55 anni ed è altamente istruita e relativamente benestante”, ha dichiarato Henrique Boregio a Mixpanel nel 2020. “Scherziamo in ufficio sul fatto che non sappiamo se inizi a piacerti la musica classica e poi diventi ricco, o se è il contrario.”

LA STRATEGIA CON APPLE MUSIC

“Come startup esclusivamente classica, non possiamo raggiungere la maggior parte degli ascoltatori di musica classica globale. In particolare quelli che ascoltano anche molti altri generi musicali”, ha scritto la società in una nota sulla sua pagina web. “Abbiamo quindi concluso che per raggiungere la nostra missione, dobbiamo collaborare con un servizio di streaming leader che abbraccia tutti i generi musicali e condivide anche il nostro amore per la musica classica” ha concluso Primephonic.

UNA NUOVA OFFERTA PER APPLE MUSIC CLASSICAL

L’acquisizione si aggiunge alla crescente libreria dell’azienda di Cupertino di oltre 75 milioni di brani disponibili per i clienti di Apple Music. Spotify, piattaforma di streaming musicale leader sul mercato, segue a ruota con oltre 70 milioni di brani.

Infine, la società della Mela morsicata delinea quella che sarà la nuova offerta di Apple Music: “I fan di Apple Music Classical avranno un’esperienza dedicata con le migliori funzionalità di Primephonic, tra cui una migliore navigazione e capacità di ricerca per compositore e repertorio, visualizzazioni dettagliate dei metadati della musica classica, oltre a nuove funzionalità e vantaggi”.

LO SHOPPING “MUSICALE” DEL COLOSSO DI CUPERTINO

Come ha ricordato Cnbc, “Apple acquista silenziosamente dozzine di aziende ogni anno, spesso per acquisire ingegneri con esperienza in particolari aree o per aggiungere tecnologie chiave a un’iniziativa in corso”.

Ma alcune delle acquisizioni più grandi e di più alto profilo della società sono state nello spazio musicale. Nel 2014 Apple ha acquistato il servizio di musica in streaming e il produttore di cuffie Beats per 3 miliardi di dollari e nel 2017 il servizio di identificazione musicale Shazam per un prezzo di circa 400 milioni di dollari. Nel 2018 ha acquistato Platoon, un servizio per aiutare gli utenti a scoprire gli artisti, per una somma non divulgata.

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