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Roscosmos

Anonymous, che succede all’Agenzia spaziale russa Roscosmos

Gli hacker hanno messo ko il sito dell'agenzia spaziale russa Roscosmos? La posizione dell'agenzia e le conseguenze per la società britannica OneWeb

 

Hackerato il sito dell’agenzia spaziale russa Roscosmos?

Il gruppo di hacker ‘NB65’, affiliato ad Anonymous, ha colpito il centro di controllo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Lo scrive Anonymous dal suo profilo Twitter. “La Russia – si legge -non ha più il controllo sui propri satelliti spia”, riporta oggi l’Ansa.

Ma il capo del Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha negato le notizie dei media secondo cui i centri di controllo dei satelliti russi sono già stati violati durante l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

Non solo, il numero uno dell’agenzia spaziale russa ha messo in guardia contro qualsiasi tentativo in tal senso, riferisce l’agenzia Interfax. La Russia tratterà qualsiasi hackeraggio dei suoi satelliti come una giustificazione per la guerra, ha affermato il capo di Roscosmos in un notiziario, riporta Reuters.

“Disattivare i satelliti di qualsiasi paese è in realtà un casus belli, una causa di guerra”, sostiene Interfax.

Nel frattempo, oggi l’agenzia spaziale russa ha dichiarato che non lancerà satelliti di proprietà del governo britannico senza garanzie che non saranno utilizzati per scopi militari.

Il prossimo 4 marzo è previsto infatti il lancio di 36 satelliti della società britannica OneWeb dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan. Sempre oggi il capo di Roscosmos ha affermato che OneWeb aveva due giorni per fornire garanzie “legalmente vincolanti”.

COSA FARÀ IL REGNO UNITO?

La Bbc riporta che il governo del Regno Unito, che ha subito pressioni per ritirare il lancio a causa della guerra in Ucraina, ha affermato che stava continuando a discutere della situazione con i suoi partner nel cda di OneWeb. Ricordiamo infatti che nel luglio 2020 il governo Johnson ha rilevato la società OneWeb, in consorzio con il gruppo indiano Bharti, per un miliardo di sterline.

LA POSIZIONE DI ROSCOSMOS

Nel frattempo, in un’intervista con il canale televisivo Russia 24, Rogozin ha affermato che Roscomos ha contattato OneWeb e il suo partner Arianespace per chiedere “garanzie legalmente vincolanti complete” che i satelliti non sarebbero stati utilizzati per scopi militari.

“Se entro le 21:30 del 4 marzo non riceviamo conferma, il razzo verrà rimosso dalla rampa di lancio e i satelliti verranno inviati all’edificio di assemblaggio e test”, ha aggiunto.

E su Twitter il capo di Roscsmos rilancia. In un tweet chiede “al governo del Regno Unito di ritirare la sua partecipazione dalla società OneWeb con sede a Londra”.

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