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Walmart

Tutte le mosse di Walmart per sfidare Amazon e Netflix a colpi di video

La guerra tra Walmart e Amazon non si esaurisce nel campo del retail. La catena americana di supermercati starebbe pensando di lanciare un servizio di video-streaming tutto suo per battere sia il rivale di sempre sia Netflix Dagli scaffali digitali alle piattaforme di video-streaming. Il colosso dei supermercati statunitense Walmart non si accontenta di competere…

Dagli scaffali digitali alle piattaforme di video-streaming. Il colosso dei supermercati statunitense Walmart non si accontenta di competere con il colosso tech Amazon sul versante retailer, adesso vuole batterlo anche su quello dello streaming dei video. E qui il duello si amplia con altri protagonisti, primo fra tutti Netflix. Vediamo i dettagli,

UN SERVIZIO TUTTO SUO

Secondo le indiscrezioni di The information, rilanciate poi anche da Quartz, Walmart starebbe pensando di lanciare una propria piattaforma di video-streaming. Al momento il colosso dell’Arkansas non ha confermato la notizia, però ci sono degli elementi che non la fanno suonare così assurda.

BATTERE SUL PREZZO

Basta pensare che Walmart possiede già Vudu, una piattaforma di video-on-demand per film e programmi tv. Qualche anno fa, Vudu ha lanciato un servizio di streaming ad-supported, Movies on Us. Ma né Movies on Us né Vudu sono così popolari come Netflix o Amazon Prime Video. Ora Walmart potrebbe fare un passo in avanti sviluppando una propria programmazione e offrirla a meno di 8 dollari, prezzo inferiore alle offerte di Netflix & Co.

L’AMERICANO MEDIO

Secondo The Information, il colosso della distribuzione Usa vorrebbe conquistare quella fetta di utenti non raggiunti ancora da Netflix, ovvero la classe medio-bassa americana che non è incentivata a legarsi con un abbonamento mensile.

BUSINESS MODEL ALLA SPOTIFY

Piuttosto che un abbonamento, Walmart starebbe pensando a un business model basato sull’advertising. Una sorta di Spotify dei video: Walmart potrebbe offrire un catalogo di video gratuitamente ma con interruzioni pubblicitarie. Si assicurerebbe così introiti dagli investitori pubblicitari.

UN PORTAFOGLI LARGO

Per una programmazione originale ci vogliono soldi, tanti soldi. Lo sa bene Netflix che prevede di spendere oltre 10 miliardi di dollari in contenuti originali solo quest’anno ma Doug McMillon, numero uno di Walmart, non ha paura di aprire il portafogli. Lo ha dimostrato negli ultimi anni, quando per rimanere competitivo con Amazon ha acquistato il rivenditore online Jet.com per 3,3 miliardi di dollari e ha speso ben 16 miliardi di dollari per acquistare il sito di e-commerce indiano Flipkart, superando il colosso di Seattle per ottenere un punto d’appoggio nel subcontinente asiatico.

TEMPI MATURI

Sarà forse un caso che la notizia arriva proprio qualche giorno dopo una trimestrale non proprio brillante di Netflix, il cui titolo registrato ribassi di oltre il 14% nel dopo mercato a inizio settimana. La crescita dei nuovi abbonati (pari a 5,15 milioni), ben al di sotto della precedente stima di 6,2 milioni di nuovi utenti, non è piaciuta agli investitori. Chissà che Walmart non voglia approfittarne. Staremo a vedere, in tutti i sensi.

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