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Amazon One

Come funziona Amazon One?

Amazon One è il servizio che, attraverso l’uso di dati biometrici, permette di pagare passando il palmo della mano su uno scanner senza tirare fuori carta, bancomat o telefono. Si trova già in alcuni impianti sportivi e luoghi di intrattenimento, oltre che nei negozi e ovviamente nei punti vendita Whole Foods. Ma non tutti sono sicuri che la privacy venga realmente tutelata…

 

Pagare passando lo smartphone senza nemmeno tirare fuori la carta di credito o il bancomat è ormai cosa superata. Almeno per Amazon, che con il suo servizio Amazon One, dà la possibilità di pagare mostrando solo il palmo della mano su uno scanner.

Già disponibile in 200 degli oltre 500 punti vendita Whole Foods, catena di supermercati statunitensi acquisita da Amazon nel 2017 con un investimento da oltre 13 miliardi di dollari, il servizio verrà ora esteso a tutti gli altri. E non mancano anche ulteriori collaborazioni.

COS’È E COME FUNZIONA AMAZON ONE

Amazon One è un sistema di pagamento contactless che attraverso la scansione del palmo della mano con un apposito lettore ottico consente di concludere un acquisto. A renderlo possibile, oltre al dispositivo che legge la mano, è un algoritmo customizzato. La tecnologia si basa infatti sui dati biometrici.

I clienti, per registrarsi presso uno dei punti vendita che mette a disposizione il servizio, devono solo inserire i dati della propria carta di credito e mostrare il palmo della mano allo scanner affinché i due elementi vengano abbinati.

DOVE SI PUÒ USARE

Come riferisce il gigante di Seattle, Amazon One è attualmente disponibile in oltre 200 punti vendita Whole Foods negli Stati Uniti e, nei prossimi mesi, verrà esteso anche in quelli dove ancora non è arrivato a fronte di una “domanda crescente” che ha registrato finora 3 milioni di utilizzi.

L’esperimento, lanciato nel 2020 inizialmente nei punti vendita Amazon Go, interessa però anche aziende terze. La catena Panera Bread, per esempio, ha iniziato a installare i terminali in alcuni dei suoi ristoranti.

NON SOLO RISTORANTI

Ma secondo quanto dichiarato in un comunicato da Amazon, non solo ristoranti e catene di alimentari stanno offrendo questa possibilità e pagare, in alcuni casi, non è nemmeno l’unica utilità del servizio.

Al Coors Field, per esempio, sede della squadra di MLB Colorado Rockies, Aramark Sports & Entertainment sta sfruttando la funzionalità di “verifica dell’età” di Amazon One. Questo consente ai clienti maggiorenni di acquistare bevande alcoliche con una semplice scansione del palmo della mano su un dispositivo, senza dover presentare il documento d’identità.

Anche negozi all’interno degli aeroporti, quali Hudson, Crew e Ohm, per velocizzare la fase di pagamento lo hanno previsto nelle strutture più affollate, come Atlanta, Charleston, Dallas, Dulles, Kansas City, Los Angeles, Newark, Nashville, Seattle e altri ancora.

Amazon One viene utilizzato inoltre in alcuni impianti sportivi e stadi per far entrare i tifosi e luoghi di intrattenimento.

Il servizio ha infatti l’obiettivo di velocizzare i processi di identificazione e di pagamento, consentire ai clienti di collegarsi e accedere facilmente ai loro programmi di fidelizzazione, verificare l’età e fornire un accesso sicuro negli uffici e nei luoghi di sport e di intrattenimento.

GLI ACCORDI CON LE BANCHE

Amazon riferisce inoltre di aver stretto accordi con American Express, Discover, MasterCard, Visa e le principali banche degli Stati Uniti per consentire ai titolari di carta di utilizzare Amazon One.

PERCHÉ SECONDO AMAZON È SICURO

Secondo l’azienda di Jeff Bezos, il servizio, a differenza di una carta di credito, una password o una firma è molto più sicuro perché l’unicità del palmo della mano di una persona non può essere replicata da un altro cliente.

Questo perché, spiega il comunicato, Amazon One “non utilizza le immagini grezze del palmo della mano per identificare una persona”, bensì “analizza sia il palmo che la struttura della vena sottostante per creare una rappresentazione numerica e vettoriale unica, chiamata ‘firma del palmo’, per la corrispondenza dell’identità”.

LA QUESTIONE DELLA PRIVACY

Sì, ma tutti questi dati che fine fanno? A sentire Amazon i dati palmari personali dei clienti sono al sicuro perché protetti e archiviati in un server sul servizio cloud Amazon Web Services (AWS). Tuttavia, come si legge sulla Cnn, alcuni esperti di privacy hanno sollevato preoccupazioni riguardo ad Amazon One e alla condivisione dei dati biometrici.

Nel 2021, tre senatori statunitensi hanno scritto all’azienda per avere chiarimenti sulla tecnologia e la privacy in generale ma anche sul modo in cui il gigante tech avrebbe potuto utilizzare i dati dei consumatori per la pubblicità e il tracciamento.

Amazon, oltre a ribadire la sicurezza di AWS, aveva fatto sapere che non condivide i dati palmari con terze parti e ultimamente ha precisato che “i dati del palmo di Amazon One non vengono utilizzati da Amazon per scopi di marketing e non vengono acquistati o venduti ad altre società per scopi pubblicitari, di marketing o per qualsiasi altro motivo”. E anche “quando si utilizza Amazon One presso sedi di terzi, Amazon non tiene traccia di ciò che si fa o si acquista” perché “questi dati non sono associati all’identità biometrica”.

Recentemente, però, ricorda Techcrunch, “è stato riferito che Amazon sta affrontando una class action per non aver fornito un avviso adeguato ai sensi di una legge sulla sorveglianza biometrica di New York, in relazione all’uso dei suoi lettori Amazon One nei negozi Amazon Go”.

E l’accordo che il colosso dell’e-commerce avrebbe dovuto chiudere con Arts and Venues di Denver per usare Amazon One al Red Rocks Amphitheater è saltato dopo che una lettera aperta suggeriva che Amazon avrebbe potuto condividere i dati delle impronte digitali con le agenzie governative e che questi avrebbero potuto essere rubati dal cloud dagli hacker.

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