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Amazon dichiara battaglia alla contraffazione in Germania

Insieme al produttore di stampanti Brother, Amazon ha intentato una causa contro 18 presunti membri di un’organizzazione di contraffattori accusati di vendere cartucce toner false

Prima causa civile di Amazon in Europa contro la contraffazione.

Oggi il colosso dell’e-commerce di Seattle e il produttore di stampanti Brother hanno annunciato di aver presentato un’azione legale contro 18 presunti membri di un’organizzazione di contraffattori con sede in Germania.

Quest’ultimi sono accusati di aver cercato di ingannare i clienti vendendo cartucce toner false pubblicizzate come prodotti genuini. I prodotti contraffatti possono danneggiare le stampanti, ma anche l’ambiente. Come sottolinea una nota dell’azienda fondata da Jeff Bezos, si tratta della “prima causa civile intentata da Amazon in Europa in collaborazione con un marchio contro i contraffattori”.

Tutti i dettagli.

AMAZON SCENDE IN BATTAGLIA CONTRO LA CONTRAFFAZIONE IN GERMANIA

Presentata presso il Tribunale Regionale di Berlino, la causa intentata dal gigante tecnologico americano sostiene che i contraffattori hanno cospirato per vendere prodotti falsi ed eludere i sistemi di Amazon e Brother. In aggiunta alla presentazione della causa legale, le aziende hanno collaborato con la polizia locale fornendo informazioni sulla stessa organizzazione di contraffattori.

In particolare, a guidare l’azione legale ci ha pensato la Counterfeit Crimes Unit (CCU) di Amazon, un team globale con competenze specializzate nell’indagine e nell’avvio di azioni legali per proteggere i clienti, i partner di vendita e i marchi.

COSA FA L’UNITÀ AD HOC DI AMAZON CONTRO I CRIMINI DI CONTRAFFAZIONE

La CCU di Amazon lavora a stretto contatto con le forze dell’ordine e con i marchi per indagare sulle attività di commercio illecito. Per esempio, negli Stati Uniti ha intentato una serie di cause contro i contraffattori in collaborazione con marchi come GoPro, Cartier, Valentino, Salvatore Ferragamo solo per citarni alcuni.

TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE

“Abbiamo tolleranza zero per i prodotti contraffatti messi in vendita nei nostri store. Questa è la prima causa di questo tipo che abbiamo presentato in Europa, e dimostra chiaramente la determinazione delle nostre azioni per perseguire i contraffattori ovunque essi operino”, ha dichiarato Kebharu Smith, Director della Counterfeit Crimes Unit (CCU) di Amazon. “Continueremo a lottare insieme a imprese di tutte le dimensioni per proteggere i clienti dai prodotti falsi e proteggere i marchi dalla violazione dei loro diritti di proprietà intellettuale”.

“Il cliente è sempre al primo posto per Brother. Siamo impegnati nella rilevazione di contraffazioni online e offline collaborando con i nostri partner come la CCU (Counterfeit Crime Unit) di Amazon e le autorità competenti per proteggere i nostri clienti” ha aggiunto Isao Noji, Direttore Generale di Brother International Europe Ltd.

LE PRATICHE AL CENTRO DELL’ACCUSA

I contraffattori sono sospettati di aver acquistato cartucce toner originali Brother vuote e di averle riempite con toner non autentici, oltre a vendere cartucce false progettate per sembrare prodotti genuini. Inoltre, avrebbero assunto comportamenti volti ad ingannare i consumatori, ad esempio con l’aggiunta di falsi adesivi di sicurezza olografici, che sono presenti sulla confezione delle cartucce Brother.

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