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Amazon Recensioni False

Che cosa faranno Eni, Sisal e Giunti con i pacchi Amazon

Amazon lancia il servizio Amazon Counter per ritirare i pacchi nei negozi fisici. Il colosso di Jeff Bezos però non rivela il guadagno dei negozianti

Amazon lancia il servizio Amazon Counter che permetterà ai propri utenti, a partire da oggi, di ritirare le merci acquistate online in negozi fisici.

Si estende così la rete di punti vendita che, secondo i piani del colosso di Jeff Bezos, presto conterà bar, librerie e tabaccherie sparsi su tutto il territorio nazionale (leggi anche: Come Walmart prova a fare le scarpe ad Amazon).

ECCO LE NOVITA’ COMUNICATE DA AMAZON

Ad accompagnare il lancio di Amazon Counter i punti vendita delle librerie Giunti, i punti SisalPay e Fermopoint. Ma Amazon ha già comunicato che sta cercando di coinvolgere nuovi partner con particolare riferimento ai piccoli negozi di quartiere: è proprio questa tipologia a rischiare di soffrire maggiormente la concorrenza non solo delle grandi catene ma anche degli eshop.

CHE COSA FANNO SISAL, ENI, PENNY MARKET E NON SOLO

Un ulteriore servizio già preventivato, inoltre, riguarderà la possibilità di ritirare nel prossimo futuro le merci anche di notte, appoggiandosi alle stazioni di servizio Eni, ai Penny Market e agli altri supermercati che svolgono orario notturno.

COME FUNZIONA AMAZON COUNTER

Per quanto riguarda il funzionamento, il servizio Amazon Counter è disponibile sia per le spedizioni standard, sia per quelle con consegna in un giorno. I clienti Prime, poi, possono usufruire del servizio senza costi aggiuntivi.

Completato l’ordine, si potrà selezionare il punto di ritiro più vicino, dopodiché si riceverà una mail di notifica con un codice a barre univoco. Da quel momento, si avranno 14 giorni di tempo per ritirare l’ordine. Gli utenti dovranno stampare il codice a barre o averlo a disposizione su smartphone perché sarà scansionato al punto vendita per procedere al ritiro di quanto ordinato.

MISTERO SUL FEE

Non è invece dato sapere a quanto ammonterà il fee incassato dal punto di ritiro che aderirà all’inizia, ripagandolo il titolare del disagio di dover tenere i colli nel proprio negozio, con le conseguenti responsabilità per la cutiodia.

Il Sole 24 Ore ha intervistato Patrick Supanc, direttore Amazon del programma Locker e Punti di ritiro ma in merito non ha ricevuto risposta. Secondo quanto riporta il quotidiano di Confindustria, si tratterebbe però di importi davvero contenuti, sui 20 centesimi per pacco. “Ipotizzando la gestione di 15 colli al giorno – si legge – nell’arco di un anno si arriva a circa 900 euro di incasso”. Per questo il solo guadagno che si profila per il negoziante sembra risiedere nella speranza che chi ritira effettui anche un acquisto “non ragionato”, come un pacchetto di sigarette, un biglietto della lotteria o la consumazione di un caffè. Ragione per la quale Amazon Counter sembra destinato a ingolosire soprattutto le tabaccherie.

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