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Daraz

Gli Usa stroncano i piani di Alibaba sul cloud

Alibaba rinuncia allo scorporo delle attività di cloud computing: colpa delle restrizioni americane all'export di microchip avanzati, indispensabili per i centri dati e l'Ia. Tutti i dettagli.

La compagnia tecnologica cinese Alibaba ha fatto sapere giovedì di aver rinunciato al piano di scorporo delle sue attività di cloud computing in una società separata. La decisione è stata presa a seguito delle incertezze create dalle restrizioni statunitensi alle esportazioni di microchip verso la Cina, motivate dalla tutela della sicurezza nazionale ma volte in realtà anche a frenare lo sviluppo tecnologico-industriale del paese.

IL PROBLEMA DEI CHIP

Non potendo più accedere liberamente ai semiconduttori avanzati necessari all’intelligenza artificiale e ai centri dati, come quelli di NVIDIA, le principali società tecnologiche cinesi devono riorganizzarsi. Anche Tencent, per esempio, ha detto che le restrizioni stanno impattando sui propri servizi cloud.

La Cina non possiede capacità di sviluppo e manifattura di microchip all’avanguardia, e deve quindi ricorrere alle importazioni. Ma è sempre più difficile, perché le restrizioni americane non si applicano solo ai dispositivi made in USA, bensì a tutti i prodotti contenenti o realizzati con tecnologie statunitensi anche in paesi terzi.

TUTTI I PIANI (INTERROTTI) DI ALIBABA

A marzo Alibaba aveva presentato un grosso piano di ristrutturazione aziendale che prevedeva, tra le altre cose, lo spin-off delle attività di cloud. A settembre la divisione logistica del gruppo, Cainiao, ha fatto richiesta di quotazione alla borsa di Hong Kong. Il processo per l’offerta pubblica iniziale di Freshippo, l’unità dedicata al settore alimentare, è invece stato sospeso.

Nei piani di Alibaba, lo scorporo della divisione cloud avrebbe garantito maggiori ritorni economici alla nuova società e al gruppo, visto l’alto potenziale di crescita del settore. A detta degli analisti, questa divisione potrebbe valere sui 40-60 miliardi di dollari. E invece niente spin-off: Alibaba ha detto che si concentrerà comunque sulla crescita dei servizi cloud (il Cloud Intelligence Group manterrà l’indipendenza operativa), ma anche sugli investimenti per i propri sistemi di intelligenza artificiale.

LA STRATEGIA PER IL FUTURO

Per il futuro, Alibaba ha annunciato che realizzerà una revisione strategica per distinguere le attività core da quelle non-core.

Nelle parole dell’azienda, le attività core “sono quelle in cui manterremo la nostra attenzione nel lungo termine, investiremo intensamente le risorse, perseguiremo la ricerca e lo sviluppo, miglioreremo l’esperienza degli utenti”. Più nello specifico, si è parlato di focalizzazione sui servizi user first, cioè incentrati sull’esperienza dell’utente, e AI-driven, cioè legati all’intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda le attività non-core, invece, il gruppo provvederà a renderle “redditizie il prima possibile o attraverso altri mezzi di capitalizzazione”.

I RISULTATI DI ALIBABA NEL SECONDO TRIMESTRE

Nel secondo trimestre, Alibaba ha riportato entrate di 224,7 miliardi di yuan (31 miliardi di dollari), in linea con i 224,3 miliardi previsti dagli analisti.

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