Mentre le università americane voltano le spalle alle cinesi Huawei e Zte, le università italiane con le aziende di Shenzen siglano accordi di ricerca, di sperimentazione e di collaborazione.
Zte vanta, nel suo curriculum, una partnership con l’università de L’Aquila sul fronte 5G, mentre Huawei ha avviato una collaborazione con l’università di Cagliari e supporta (anche economicamente) un nuovo corso di laurea lanciato da Elis e Politecnico di Milano. Andiamo per gradi.
HUAWEI E L’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI
È storica la collaborazione tra l’Università di Cagliari e Huawei: tutto è iniziato dieci anni fa, quando hanno unito le forze per la realizzazione di circuiti integrati avanzati e, successivamente, di laser per telecomunicazioni.
Lo scorso anno, Qiu Jin, direttore del Board Engineering Department, e Teng Teng, tecnologo attualmente in Huawei Italia, hanno incontrato i vertici e alcuni docenti dell’ateneo sardo, per avviare una collaborazione sull’affidabilità dei dispositivi per alta frequenza. Nell’ambito dell’accordo, è previsto anche il finanziamento di una borsa di studio per il XXXIV ciclo di Dottorato presso il DRIEI (Dottorato di Ricerca in Ingegneria Elettronica ed Informatica) da parte della società cinese finanzia.
HUAWEI, ELIS E POLITECNICO DI MILANO
Huawei ha deciso di supportare anche il nuovo corso di laurea in Digital Engineering, lanciato da Elis e Politecnico di Milano lo scorso novembre con l’obiettivo di creare nuove competenze in ambito ICTe formare studenti su Artificial Intelligence, Data Analytics, Cybersecurity, Industrial IoT, Blockchain, Smart Mobility, Augmented Reality e Virtual Reality.
Huawei, in particolare, si è impegnata a sponsorizzare alcuni studenti offrendo il contributo economico necessario a coprire il corso di studi del triennio 2017/20. Alcuni dipendenti faranno anche da professori e tutor per il corso di studi.
HUAWEI E IL POLITECNICO DELLE MARCHE
L’Università Politecnica delle Marche, invece, è partner della HUAWEI ICT Academy.
Huawei Authorized Information and Network Academy (HAINA) è un programma di partnership non profit che coinvolge università e college in tutto il mondo, autorizzandoli a erogare corsi di certificazione sulle soluzioni Huawei e sulle tecnologie ICT adottate sul mercato. Gli studenti che vi partecipano hanno così la possibilità di conseguire certificazioni tecniche e migliorare quindi le proprie competenze ICT, delle quali il mercato ha particolarmente bisogno.
ACCORDI ANCHE CON MISE
Tra le collaborazioni che riguardano l’ambito accademico rientra anche il Memorandum di Intesa con il Miur e con il Mise, il Ministero per lo Sviluppo Economico, grazie a cui la società offre un tirocinio di un anno a quindici tra i migliori laureati in discipline che abbiano come focus le tecnologie e l’innovazione.
UNIVERSITY CHALLENGE
Lo scorso anno, poi, Huawei ha lanciato l’University Challenge dedicato a studenti di Dottorato e di Laurea Magistrale, con lo scopo di premiare coloro che, individualmente o in team, abbiano sviluppato progetti, studi o tesi innovative nell’ambito della microelettronica. I vincitori hanno avuto anche la possibilità di ricevere prodotti Huawei, e successivamente di visitare l’Headquarters a Shenzhen e/o il Centro di Ricerca e Sviluppo di Shanghai.
ZTE E IL 5G A L’AQUILA
Sempre a Shenzen ha il suo quartier generale ZTE, altro big tecnologico che ha diversi accordi con le università italiane. L’azienda ha siglato, infatti, un accordo quadro con l’Università degli Studi dell’Aquila, per l’istituzione di un Joint Innovation Center.
Le due realtà si concentreranno, soprattutto, per la ricerca nel campo delle reti di comunicazioni fisse e mobili e in particolare le aree pre-5G, 5G, NB-IoT (Narrowband Internet of Things), Smart City e supporto ai sistemi di trasporto.
Il Centro fornirà inoltre un qualificato supporto ai programmi di alta formazione (Master e Dottorato) sui temi dell’Ingegneria delle Telecomunicazioni.
ZTE, L’UNIVERSITA’ DI TOR VERGATA E IL JOINT TRAINING CENTRE
Con Zte, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ha dato vita al Joint Training Centre, per attività di formazione focalizzata sulle Information and Communications Technologies con particolare riferimento al settore delle comunicazioni mobili e delle reti fisse e ibride fisso/mobile di futura generazione e alla gestione d’impresa.
BORSE DI STUDIO PER L’UNIVERSITA’ DI TORINO
Anche l’Università di Torino vanta una collaborazione con Huawei. Qui la società di Shenzeng ha stanziato borse di studio per i migliori studenti, promettendo anche un periodo di formazione all’interno del quartier generale dell’azienda.
IL GOLDEN POWER
Ma, c’è un “ma”. Se è vero che la presenza di Huawei e Zte, al momento, offre numerose opportunità per il nostro Paese e per il mondo accademico, è anche vero che la loro presenza preoccupa il governo in termini di sicurezza. È per questo che Palazzo Chigi ha aggiornato la legge sul Golden Power, estendendo i poteri dell’Esecutivo anche per tecnologia 5G acquisita da tutti i soggetti extra Ue.
La questione, però, non è proprio così semplice. Le cose cui il governo deve guardare sono davvero tante e tenerle sotto controllo non è facile: le componenti delle reti non provengono sempre tutte da un unico fornitore. Dunque, come fa notare oggi Il Fatto Quotidiano, anche una rete realizzata da un’azienda italiana potrebbe avere componenti extra Ue (qui un approfondimento di Start Magazine sul tema).