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Coinbase

Quanto vale davvero Coinbase?

Come è andata la quotazione al Nasdaq della piattaforma di scambio di criptovalute Coinbase. Fatti, numeri, confronti e commenti

 

Ieri Coinbase, il principale exchange di criptovalute al mondo, ha debuttato al Nasdaq.

Inizialmente gli investitori hanno valutato le sue azioni a 380 dollari, ben al di sopra del prezzo di riferimento di 250 dollari. Quel prezzo ha collocato il valore dell’azienda a circa 100 miliardi di dollari. Nel suo ultimo round di finanziamento privato nel 2018, gli investitori aveva valutato Coinbase a 8 miliardi di dollari.

Tuttavia, il suo prezzo di chiusura (328 dollari) è stato inferiore del 13,8% rispetto al prezzo di apertura, ma superiore del 31% rispetto al prezzo di riferimento.

Coinbase ha ha comunque concluso la giornata con una valutazione di 85,8 miliardi.

Alla fine del primo giorno di contrattazioni sono stati scambiati oltre 79 milioni di titoli.

L’euforia per il debutto della piattaforma, considerato un momento storico per il cripto-universo, ha portato ieri il Bitcoin a segnare un nuovo record storico, oltre quota 64.000 dollari.

Tutti i dettagli.

I DETTAGLI DELLA QUOTAZIONE

Il debutto di Coinbase sul Nasdaq è stato caratterizzato senz’altro da una volatilità elevata. Il prezzo del titolo è schizzato subito in apertura a 381 dollari, in aumento del 52% rispetto al prezzo di riferimento che era stato fissato dal Nasdaq alla vigilia, pari a 250 dollari.

Nelle prime ore di trading, il titolo della piattaforma di trading delle criptovalute — non con un’Ipo ufficiale ma con una quotazione diretta — è volato oltre 400 dollari, fino a 429,54 dollari, prima di scendere al di sotto del prezzo di apertura a 381, fino al minimo intraday di 310 circa, per poi chiudere a 328,28, valore che ha attribuito alla piattaforma una capitalizzazione iniziale di mercato di 85,8 miliardi.

Il prezzo di chiusura è stato inferiore del 13,8% rispetto al prezzo di apertura, ma superiore del 31% rispetto al prezzo di riferimento di 250.

QUANTO VALE?

Coinbase ha ora una capitalizzazione di mercato di circa 86 miliardi di dollari. Superiore al valore di borse molto più vecchie come l’Intercontinental Exchange, proprietario della Borsa di New York, che ha una capitalizzazione di mercato di 67 miliardi di dollari. O il Nasdaq che ha una capitalizzazione di mercato di 26 miliardi di dollari.

Coinbase è diventata così una delle 150 società per azioni di maggior valore negli Stati Uniti, davanti a Discover Financial Services, First Republic Bank e Nasdaq, la borsa valori su cui vengono scambiate le sue azioni.

Come sottolinea la Bbc, la società di criptovalute ha un valore superiore al gigante petrolifero BP.

L’ANALISI TECNICA

I circa 100 miliardi attribuiti dal mercato al suono della campanellina (poi ridimensionatisi in una giornata volatile che ha visto il prezzo portarsi anche in area 320) equivarrebbero a un multiplo pari a 10 volte il fatturato, ha sottolineato il Sole 24 Ore. Troppo alto? «Se prendiamo la media delle società quotate al Nasdaq, che poggiano su un rapporto price/revenue pari a 4,7 volte sì. Se invece lo si paragona ai valori di Apple (8) o Google (9) siamo in linea – ha spiegato Eugenio Sartorelli, trader professionista e membro del board di Siat, Società italiana analisi tecnica -. Ma se invece lo si paragona a titoli come Tesla – che prezza 26 volte i ricavi – o Zoom dove siamo addirittura a quota 37 (ma massimi di 70), Coinbase sarebbe addirittura a sconto e non mi stupirei se arrivasse a 200 miliardi. Quindi bisogna capire in quale gruppo la collocherà il mercato, ormai sempre più “creativo” nel prezzare i fondamentali delle società».

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

A conti fatti – ha rimarcato il Sole 24 Ore – “l’area 100 miliardi fa entrare Coinbase nello stesso circolo dei grandi colossi finanziari: basti pensare che Goldman Sachs capitalizza 112 miliardi e BlackRock 122. A questi valori una piattaforma di criptovalute si piazza all’80esimo posto tra le 500 più grandi aziende di Wall Street (al primo posto c’è Apple che vale 2.250 miliardi). Tra le 420 aziende che si è messa per ora alle spalle ci sono colossi come Moody’s (59) e Twitter (58). In un colpo solo Coinbase a tratti è arrivata a valere più di Bny Mellon (la più antica banca degli Usa fondata nel 1784) e Hewlett-Packard (multinazionale informatica nata nel 1939) messe insieme. Al di là di come la si voglia pensare, tra apocalittici e integrati, quanto visto ieri è la riprova che si è costruito un ponte tra l’universo delle criptovalute e quello della finanza tradizionale”.

MULTIMILIARDARIO IL CEO ARMSTRONG

La quotazione rende subito il co-fondatore e amministratore delegato di Coinbase, il 38enne Brian Armstrong, un multimiliardario. La sua quota nella società vale infatti 20 miliardi di dollari.

GLI ALTRI GRANDI INVESTITORI

Gli altri grandi investitori di Coinbase includono i gruppi di venture capital Andreessen Horowitz e Union Square Ventures e il co-fondatore Fred Ehrsam.

COSA FA COINBASE

Fondata nel 2012 come un modo per semplificare l’acquisto di bitcoin da Brian Armstrong e Fred Ehrsam, Coinbase è l’exchange di criptovalute più popolare negli Stati Uniti ed è aumentata di valore insieme alle valute digitali bitcoin ed ethereum.

L’azienda con sede a San Francisco vanta 56 milioni di utenti in tutto il mondo e una stima di 223 miliardi di dollari di asset sulla sua piattaforma, pari all’11,3% della quota di mercato delle criptovalute, come emerso dai documenti normativi.

E OGGI?

Nel premarket di giovedì le azioni Coinbase sono aumentate dell’11,4% a 365,50 dollari. A quel prezzo, la piattaforma di scambio di criptovaluta varrebbe più di Nasdaq Inc e Intercontinental Exchange messi insieme.

ANCORA PRESTO PER IL MERCATO DELLE CRIPTOVALUTE

L’esordio col botto di Coinbase però non spazza via la reticenza verso il settore delle criptovalute. A darle voce è il presidente della Fed, Jerome Powell, che le definisce un “veicolo di speculazione”. Con Powell ci sono anche le autorità americane e di tutto il mondo.

Anche il co-fondatore di Coinbase Ehrsam crede che il mercato delle criptovalute non abbia raggiunto il massimo. “Come uno che lavora nelle criptovalute da 10 anni, ho sentito questa dichiarazione centinaia, se non migliaia, di volte”, ha detto Ehrshan alla Cnbc, il quale si aspetta che le criptovalute continueranno a essere scambiate con forte volatilità.

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