Il digitale sta cambiando in modo radicale il modo di fare banca e in Italia non ci si può illudere che ci si possa chiudere all’interno dei confini nazionali e sfuggire alle regole internazionali. È stato molto chiaro durante il suo intervento Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente Ivass, nell’ambito dell’incontro “Fintech e InsurTech: tecnologie digitali, banche, assicurazioni” organizzato alla Fiera del Levante a cui hanno partecipato anche Antonio Patuelli, presidente Abi, Domenico Favuzzi, ad Exprivia e presidente Italtel, Maria Bianca Farina, presidente Ania.
ROSSI (BANKITALIA): IL DIGITALE CAMBIA IL MODO DI FARE BANCA MA LE REGOLE SONO CONDIVISE E INTERNAZIONALI

PER ROSSI CROWDFUNDING DIROMPENTE PER LE BANCHE TRADIZIONALI
C’è soprattutto un fenomeno che potrebbe spiazzare le banche, secondo Rossi. Ed è il crowdfunding “cioè quel fenomeno secondo cui due soggetti, uno che ha qualche risparmio e un altro che ha bisogno di un piccolo prestito, si mettono in contatto direttamente su una piattaforma online senza intermediazione, quindi senza una banca di mezzo, fidandosi del fatto che la piattaforma faccia lo scrutinio del merito di credito di chi ha chiesto il prestito, usando per esempio i big data, cioè quelle informazioni capillari che noi tutti diffondiamo sulla rete che ne siamo consapevoli o no. Questa – ha sottolineato Rossi – è una cosa molto dirompente per le banche tradizionali ed è uno sviluppo possibile”. 
IL RISCHIO DEI GIGANTI DELLA TECNOLOGIA
“Che alcuni giganti della tecnologia, per esempio Apple, diventino banche è una possibilità di cui si legge sui giornali. Anche questa è una opportunità e un rischio, è un problema per chi ha responsabilità di regolazione e controllo, di supervisione – ha concluso Rossi -. Ovviamente se i giganti della tecnologia diventano banche vere e proprie, si assoggettano alle regole e al controllo dei regolatori di tutto il mondo. Se non lo fanno, bisogna cambiare le regole e inventarsi nuovi modi di controllarli”.
PATUELLI (ABI): LA TECNOLOGIA NON SI FERMA OCCORRE GARANTIRE EFFICIENZA E TUTELA DEI DIRITTI
“Non bisogna pensare che le tecnologie si fermino. Bisogna preparasi in una logica razionale e flessibile e garantista a sempre nuove tecnologie. Bisogna garantire efficienza e tutela dei diritti di ciascuno. Il progresso è una prospettiva anche nelle banche e bisogna utilizzare le chance del progresso senza che le tecniche precedenti schiaccino l’essere umano”, ha detto invece Patuelli in un’intervista a margine di DigithOn tenutosi a Bisceglie e visibile sul sito dell’Abi.
FAVUZZI (EXPRIVIA-ITALTEL): TANTISSIME OPPORTUNITÀ, A PATTO CHE CI SIA GESTIONE CON REGOLE CHE TUTELINO AL MASSIMO LA SICUREZZA DEI DATI DEI CONSUMATORI.








