skip to Main Content

Enel X

Come e perché Enel X farà concorrenza a Poste e banche

Enel X, tramite la piattaforma di open banking di Tink, si lancia nel settore dei pagamenti dove operano banche e Poste Italiane. Tutti i dettagli

 

Enel X debutta nel mondo dei pagamenti e farà concorrenza a Poste e banche. L’azienda, impegnata nello sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali, muoverà i suoi passi tramite la controllata al 100% Enel X Financial Services e in collaborazione con Tink, piattaforma di open banking europea che consente a banche, fintech e startup di sviluppare servizi finanziari basati sui dati.

Andiamo per gradi.

IL DEBUTTO DI ENEL NEL SETTORE PAGAMENTI

Enel X tramite la controllata Enel X Financial Services, un Istituto di Moneta Elettronica (EMI) autorizzato dalla Banca d’Italia nel dicembre 2018 che fornisce soluzioni di pagamento a consumatori e imprese, debutta nel settore dei pagamenti digitali, contendendo clienti a banche e Poste.

Con i nuovi servizi offerti, infatti, l’utente potrà pagare la bolletta in modo smart senza che una banca faccia da intermediario, eliminando dunque l’addebito in conto corrente.

UN’APP DEDICATA

Al centro della tecnologia fintech di Enel ci sarà Enel X Pay, un’app attraverso cui pagare la bolletta. L’utente, previa registrazione, potrà anche usufruire di un conto corrente digitale, con un proprio Iban, e di una eventuale carta di debito prepagata.

Si potrà godere dei vantaggi dell’app anche mantenendo il proprio conto bancario. Enel X Pay offre il servizio di aggregazione dei conti, valutando i diversi flussi e spese di un cliente per poi proporre soluzioni per ridurre gli sprechi.

L’ACCORDO CON BANKITALIA E INTESA

Ove l’utente aprisse un conto corrente Enel potrebbe anche far accreditare qui lo stipendio, ma l’utility, è necessario specificare è solo autorizzata a gestire conti e carte. Per la raccolta fondi entrerebbe in gioco Intesa Sanpaolo.

“Noi siamo stati autorizzati dalla Banca d’Italia come istituto di moneta elettronica, possiamo gestire conti e carte, ma non la raccolta. I fondi dei nostri conti correnti saranno segregati presso un istituto di credito, Intesa Sanpaolo, che verrà remunerato per questo servizio. Il cliente potrà investire la liquidità, anche quella derivante dai risparmi che noi possiamo suggerire, investendola in servizi di risparmio gestito che forniremo attraverso Euclidea, una Fintech con la quale stiamo chiudendo un accordo. Forniremo altri servizi, come quelli assicurativi”, ha spiegato nei giorni scorsi Giulio Carone al Sole 24 Ore.

LA COLLABORAZIONE CON TINK

Perché tutto questo possa realizzarsi, l’utility si servirà della tecnologia di open banking di Tink, con cui ha annunciato una partnership, con l’obiettivo, ha spiegato Giulio Carone, Ceo di Enel X Financial Services, di “supportare i nostri clienti nella gestione quotidiana delle proprie finanze offrendo una soluzione innovativa che sarà in grado di fornire consigli personalizzati attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e all’analisi dei dati”.

Tink, nata a Stoccolma nel 2012, è la piattaforma di open banking, che tramite un’API, consente ai clienti di accedere a dati finanziari aggregati, avviare pagamenti, arricchire le transazioni e costruire strumenti di gestione delle finanze personali. Tink si collega a oltre 2.500 banche che raggiungono oltre 250 milioni di clienti bancari in tutta Europa.

LA COMMERCIALIZZAZIONE

La commercializzazione dei servizi dovrebbe prendere il via già da metà ottobre, ma almeno inizialmente saranno riservati ai clienti del gruppo (30 milioni in Italia, 75 milioni a livello globale). Dopo EnelX si augura di poter conquistare anche clienti di altre aziende.

UN BUSINESS DA 300 MILIONI

Il solo business del pagamento delle bollette, d’altronde, ha numeri importanti: “La nostra strategia è quella anticipare gli altri operatori che si stanno muovendo nel comparto dei pagamenti, ma anche di competere in settori come quello bancario e postale, per la parte dei servizi finanziari”, ha detto nei giorni scorsi Francesco Venturini, ceo di Enel X al Sole. “In Italia i pagamenti fisici su bollettini muovono 300 milioni di transazioni ogni anno. Se si calcola che in media ognuna di queste transazioni ha una fee di 1,5 euro è evidente il giro d’affari che vi è collegato. Noi originiamo 100 milioni di queste transazioni (180 milioni le bollette emesse da Enel, di cui oltre la metà saldate con pagamenti fisici, ndr). Il nostro obiettivo è portare sulla piattaforma di Enel X Pay i nostri clienti e possibilmente attrarne altri”.

Back To Top