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Libra

Chi e come bistratta Libra di Facebook

L'articolo di Carlo Terzano

 

26 banche centrali del mondo, tra cui Fed, Bce e Bank of England, interrogheranno i responsabili di Libra, la criptovaluta di Facebook, per indagare le possibili conseguenze sulla stabilità dei mercati finanziari.

E’ questa l’ultima novità sul progetto di moneta virtuale di Facebook. Ma non solo. Ecco tutti i dettagli

Le schiere dei nemici di Libra (leggi: Perché Bce, G7, Bri, Fed e Fmi sbuffano contro la Libra di Facebook) si arricchiscono ora di un nuovo membro di peso: la Francia. Per il ministro delle Finanze d’Oltralpe, Bruno Le Maire, infatti, la criptomoneta battuta da Mark Zuckerberg è, senza mezzi termini, “destabilizzante” e non deve fare il proprio ingresso nel Vecchio Continente.

COME MAI LA FRANCIA NON VUOLE LIBRA

“Non possiamo autorizzare il progetto”, ha detto Bruno Le Maire intervenendo al summit dell’Ocse proprio sulle criptovalute. “Voglio essere franco – ha motivato il ministro dell’Economia e delle Finanze – in queste condizioni non ci è possibile autorizzare lo sviluppo di Libra sul suolo europeo”.

L’accusa indirizzata alla criptomoneta di Facebook è stata emessa da Le Maire proprio all’apertura dei lavori, in modo da ottenere la più ampia risonanza mediatica. Mark Zuckerberg è insomma ufficialmente avvertito che la Francia si opporrà all’arrivo in Europa della valuta digitale.

POTREBBE ESSERE STRUMENTO PER FINANZIARE I TERRORISTI?

Non è del resto una novità che il ministro francese sia tra i più convinti detrattori di Libra, ma le frasi pronunciate all’Ocse sono andate ben oltre il contenuto delle sue precedenti esternazioni.  Il ministro, che aveva espresso dubbi sulla valuta virtuale proposta da Facebook durante il G7 di Chantilly nel mese di luglio, ha anche espresso il timore che Libra possa violare le norme anti-terrorismo in Francia e rappresentare un modo di finanziare gruppi sovversivi eludendo le normative nazionali e internazionali.

A RISCHIO SOPRATTUTTO LE VALUTE DEBOLI

Inoltre, c’è il rischio che “Qualsiasi fallimento nel funzionamento di questa valuta, nella gestione delle sue riserve, possa creare notevoli disordini finanziari”, ha detto Bruno Le Maire, paventando anche che Libra possa nel prossimo futuro possa sostituirsi alla valuta nazionale negli Stati più poveri e che vivono forti svalutazioni.

LA REPLICA DI FACEBOOK

“I commenti del ministro dell’Economia francese sottolineano ancora di più l’importanza del lavoro che stiamo portando avanti assieme alle autorità di regolamentazione e i governi di tutto il mondo”, si è limitato a replicare il capo della comunicazione di Libra, Dante Disparte.

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