L’Italia ha sottoscritto una dichiarazione sullo sviluppo della Blockchain nell’ambito del MED7, il gruppo costituito da sette Paesi del Sud Europa (Italia, Spagna, Francia, Malta, Cipro, Grecia e Portogallo). Ma sta anche creando una prima cornice giuridica nazionale di riferimento all’interno del decreto Semplificazioni che servirà da base per l’avvio del sistema a livello nazionale. Segno, insomma, dell’attenzione che il governo sta mettendo per il settore dell’innovazione visibile anche nelle sperimentazioni partite al ministero dello Sviluppo Economico e basate sulla tecnologia blockchain per la tutela del Made in Italy.
CREARE UN COORDINAMENTO ANCHE TECNICO TRA I PAESI

PER ITALIA CORNICE GIURIDICA DEVE MANTENERE CARATTERE DECENTRALIZZATO
Nei negoziati che hanno preceduto la firma della dichiarazione, l’Italia ha rimarcato come risulti determinante favorire la conoscenza e la sperimentazione delle tecnologie emergenti a tutti i livelli ed assicurare che, nella costruzione di una cornice giuridica di riferimento, venga garantito il mantenimento del loro carattere decentralizzato.
DI MAIO: IL NOSTRO IMPEGNO È RIVOLTO A RENDERE L’ITALIA UN PAESE LEADER NELLO SVILUPPO E NELLA SPERIMENTAZIONE DELLA BLOCKCHAIN
“Il nostro impegno è rivolto a rendere l’Italia un Paese leader nello sviluppo e nella sperimentazione della Blockchain, nel bacino Mediterraneo e in Europa. Al Ministero dello Sviluppo Economico abbiamo avviato delle sperimentazioni per la tutela del Made in Italy. I fondi stanziati con la legge di bilancio rafforzeranno queste sperimentazioni che accompagniamo con la creazione di una prima cornice giuridica di riferimento per la tecnologia Blockchain”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
LA DEFINIZIONE DI TECNOLOGIE BASATE SU REGISTRI DISTRIBUITI 
Uno degli impegni di concretizza all’interno della bozza del decreto semplificazione che a breve dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri. All’interno del Capo I dedicato a disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sostegno per le imprese, secondo quanto ha visionato StartMag, è contenuta la definizione delle tecnologie basate su registri distribuiti: “Si definiscono ‘tecnologie basate su registri distribuiti’ le tecnologie e i protocolli informatici che usano un registro condiviso, distribuito, replicabile, accessibile simultaneamente, architetturalmente decentralizzato su basi crittografiche, tali da consentire la registrazione, la convalida, l’aggiornamento e l’archiviazione di dati sia in chiaro che ulteriormente protetti da crittografia verificabili da ciascun partecipante, non alterabili e non modificabili.
La condivisione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica di cui all’art. 41 del Regolamento UE n. 910/2014.
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge, l’Agenzia per l’Italia digitale individua gli standard tecnici che le tecnologie basate su registri distribuiti debbono possedere ai fini della produzione degli effetti di cui al comma 2”. Si tratta, come ha chiarito in una nota Luca Carabetta, portavoce del MoVimento 5 Stelle e vice presidente della Commissione Attività produttive alla Camera di “una prima cornice giuridica nazionale di riferimento che sarà inserita nel decreto Semplificazione. Il nostro obiettivo è fare in modo che l’Italia diventi un Paese leader nello sviluppo e nella sperimentazione della blockchain in Europa”.
ITALIA PIÙ SICURA CON FONDO DIFESA PER CYBERSECURITY








