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Turchia Siria

Le cose turche di Saipem sul gas

La Turchia punta a sfruttare il giacimento di gas Sakarya, nel mar Nero, con l'aiuto di Saipem

 

Come avevamo indicato precedentemente, la Turchia – come la Grecia e l’Egitto, d’altra parte – mirano all’autosufficienza energetica ed è per questo che proseguono le esplorazioni la ricerca di gas e petrolio nel Mediterraneo (con buona pace di Greta Thunberg).

L’ULTIMA MOSSA DELLA TURCHIA SUL GAS CON SAIPEM

Non è dunque una sorpresa il fatto che il ministro dell’Energia turco abbiano un certo che i lavori presso il giacimento di gas Sakarya, nel mar Nero, si siamo concluse con successo e che quindi le prime infrastrutture sottomarine per il trasporto del gas saranno installate nel 2022.

IL RUOLO DI SAIPEM IN TURCHIA

Estremamente interessante il fatto che la Turchia attuerà questa fondamentale operazione energetica grazie alla Saipem.

IL GIACIMENTO

Il giacimento del mar Nero è certamente il primo giacimento di gas naturale ed è probabile che sia in grado di fornire circa il 30% del gas all’economia turca.

LE MIRE DELLA TURCHIA

Non va dimenticato che la necessità di conseguire l’autosufficienza energetica dipende dal fatto che la Turchia fino a questo momento importa quasi tutti i 50 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, dall’Azerbaigian e dall’Iran, nonché dalle importazioni di GNL dal Qatar, dagli Stati Uniti, dalla Nigeria e dall’Algeria.

LA COMPETIZIONE FRA NAZIONI

La competizione tra le nazioni per la scoperta di sempre nuove risorse energetiche tra il mar Nero, il mar Mediterraneo e il mar Egeo è sempre più accesa e questo dimostra quanto siano utopiche le aspirazioni espresse dai movimenti ambientalisti.

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