Skip to content

Digitale Ambientale

Come sostenere transizione digitale e ambientale

Chi c'era e che cosa si è detto al convegno “Digitale e ambientale: le due transizioni per un futuro sostenibile”, organizzato dall’European Climate Pact

La digitalizzazione può essere più di un alleato nel contrasto ai cambiamenti climatici. La transizione ambientale ed energetica si intreccia con quella digitale che può usufruire di strumenti senza precedenti per ottimizzare l’uso delle risorse e raggiungere il goal della neutralità climatica.

DIGITALE E AMBIENTALE: LE DUE TRANSIZIONI PER UN FUTURO SOSTENIBILE

Il convegno “Digitale e ambientale: le due transizioni per un futuro sostenibile”, organizzato dall’European Climate Pact, in collaborazione con l’associazione per la nuova comunicazione PAsocial e Fondazione Italia Digitale, presso Esperienza Europa – David Sassoli, a Roma, ha voluto porre l’attenzione proprio sulla stretta connessione tra le due rivoluzioni dei nostri giorni.  “Lo sforzo che tutti dobbiamo fare è passare dalla transizione mono dimensionale a pluridimensionale – sottolinea Benedetta Brighenti (Climate Pact Ambassador Commissione Europea, Direttrice RENAEL) organizzatrice del convegno -. Il nostro compito è arrivare a tutti. Ognuno di noi deve avere un ruolo, quello che dobbiamo fare è generare un motore in cui ciascuno gioca la sua parte”.

Infatti, la transizione energetica si avvale di una governance multilivello. “Come sappiamo molti degli impegni e degli obiettivi che abbiamo perseguito derivano da indicazioni europee – ha detto Alessandro Federici (Dipartimento Efficienza Energetica ENEA) tra i relatori del convegno -. Il nostro compito, a livello nazionale, è coinvolgere tutti gli stakeholder sul territorio. Il livello regionale ha dimostrato di essere quello che riesce a mettere a meglio a frutto e a declinare sul territorio gli obiettivi nazionali ed europei e a fare emergere buone pratiche che possiamo traghettare sul livello nazionale”.

LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO: IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Nella lotta al cambiamento climatico cruciale è il ruolo delle istituzioni e, dunque, di una accurata e dedicata comunicazione istituzionale. “La comunicazione istituzionale deve essere in grado di accompagnare tutti, qualsiasi fascia di età, qualsiasi territorio e qualsiasi estrazione culturale”, ha detto anche Gian Luca Spitella, Direttore Direzione Comunicazione e Media ARERA. È indispensabile una strategia di comunicazione che permetta a istituzioni e cittadini di camminare allo stesso passo “per sensibilizzare tutti gli attori coinvolti nell’adozione di pratiche ecocompatibili. La comunicazione digitale può promuovere le buone pratiche per la causa della neutralità zero”, ha detto il Presidente della Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali Piergabriele Andreoli, tra i relatori del convegno. La finalità di una buona comunicazione istituzionale è “coinvolgere i cittadini nella lotta al cambiamento climatico”. La neutralità climatica può andare a braccetto con la neutralità tecnologica. “L’innovazione tecnologica ci permette di costruire quel mix energetico che Ë alla base del Pniec, il piano che presenteremo entro il 30 giugno alla Commissione europea, primi tra tutti i paesi europei”, ha aggiunto Fabrizio Penna (Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).

LA TRANSIZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA CHE NON LASCIA INDIETRO NESSUNO

La transizione ambientale ed energetica non è a costo zero. Le istituzioni e la Pubblica amministrazione devono trovare il modo di condurle in porto senza lasciare indietro nessuno. È questo il messaggio di Fiorella Corrado (Capo Ufficio stampa e comunicazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). “Le istituzioni devono assumersi la guida nel traghettare le nostre comunità in un mondo più vivibile – ha detto la dott.ssa Corrado -. La transizione essere culturale e sostenibile anche socialmente. Non si può lanciare il paese a velocità sostenuta verso la transizione energetica e ambientale senza che il paese abbia fatto un cambio di pelle. Le professioni vanno riqualificate. Per esempio, con le macchine elettriche si perderanno delle professionalità. La sostenibilità sociale è il faro che sta seguendo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per non lasciare indietro nessuno”.

IL CASE STUDY: IL PORTALE DELL’AMBASCIATRICE PER IL CLIMA BENEDETTA BRIGHENTI

Nell’ambito della tavola rotonda è stato presentato il sito http://www.brighenti.eu. “Il nostro è un esperimento – ha aggiunto l’ambasciatrice Brighenti -. Vogliamo dimostrare che la transizione digitale ed energetica si intrecciano. E vogliamo anche sottolineare che il digitale non è a impatto zero. Il desiderio è presentare un approccio diverso. Io credo che ci sia un unico modo per arrivare agli obiettivi, sfidanti, che ci siamo dati: accettare che questo, la lotta al cambiamento climatico, è un grande processo emozionale. Solamente tutti insieme possiamo arrivare al risultato della neutralità climatica”. Neutralità climatica e neutralità tecnologica sono, dunque, inscindibili ed è importante che si prenda dimestichezza con queste nuove sfide per affrontarle al meglio.

Fonte Energia Oltre 

Torna su