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Trafigura

Perché il nichel fa piangere il colosso Trafigura

Una frode sul nichel è costata a Trafigura, colosso del commercio di materie prime, una perdita di 577 milioni di dollari. Ecco dettagli e contromosse della società.

Trafigura, una delle più grandi società di scambio di materie prime (commodity trading) al mondo, ha subìto una perdita da oltre mezzo miliardo di dollari dopo aver scoperto che alcuni carichi di nichel che aveva acquistato non contenevano il metallo.

– Leggi anche: Trafigura, tutto sul trader dietro il fondo cipriota Goi che vuole Isab di Priolo

TRAFIGURA CONTRO PRATEEK GUPTA

Trafigura crede che sia in atto una frode sistematica nei suoi confronti, e ha fatto sapere di aver avviato un’azione legale contro l’imprenditore indiano Prateek Gupta e diverse società a lui collegate, come TMT Metals (un gruppo britannico che commercia metalli) e le sussidiarie di UD Trading Group (una compagnia di trading di metalli con sede a Singapore).

PERDITA PER 577 MILIONI

La frode sul nichel è costata a Trafigura un danno di 577 milioni di dollari, anche se l’impatto finale – nota Bloomberg – potrebbe rivelarsi più basso, qualora riuscisse a recuperare una parte dei fondi.

ECONOMOU LASCIA TRAFIGURA?

Stando all’agenzia, il responsabile della divisione che si occupa di commercio di nichel e cobalto (entrambi i metalli sono necessari alla produzione delle batterie dei veicoli elettrici), Socrates Economou, è in procinto di lasciare la società. Trafigura, comunque, esclude che qualche suo dipendente sia stato complice della frode.

Economou lavora in Trafigura dal 2007, e nel 2016 è stato messo a capo della divisione di trading di nichel e cobalto dopo essersi occupato dello sviluppo delle operazione legate ai due metalli nella Repubblica democratica del Congo. Bloomberg lo definisce un “veterano” di Trafigura, uno dei trader con più anzianità di servizio, ma nel 2021 ha perso la promozione a capo della divisione sui metalli.

LA SCOPERTA DELLA FRODE

È da almeno il 2015 che Trafigura fa affari con aziende legate a Prateek Gupta, ma l’anno scorso ha avviato un processo di revisione dei suoi rapporti con l’imprenditore indiano.

La società acquista il nichel all’interno di container già a bordo delle navi, e lo rivende una volta che l’imbarcazione è giunta a destinazione. Poco prima dello scorso Natale, però, degli impiegati di Trafigura sono andati al porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, per ispezionare un container che avrebbe dovuto contenere nichel: al suo posto, invece, hanno trovato dei materiali di valore molto più basso.

In una nota, Trafigura fa sapere che “dalla fine di dicembre 2022, una piccola parte dei container acquistati da queste aziende è stata ispezionata al momento dell’arrivo a destinazione ed è risultata non contenere nichel. La maggior parte delle spedizioni rimane in transito, in attesa di ulteriori ispezioni”.

IL COMMERCIO DI NICHEL

Il nichel viene spesso preso di mira dai truffatori. Pur essendo un metallo di grande valore – un singolo container può trasportarne per un valore equivalente di 500.000 dollari – e pur venendo commercializzato in grandi quantità, le sue spedizioni non vengono protette da stringenti misure di sicurezza, a differenza di quanto accade con l’oro e con gli altri metalli preziosi.

COME VANNO I CONTI DI TRAFIGURA

La perdita di 577 milioni spingerà Trafigura a ripensare i suoi processi di verifica delle transazioni economiche e di controllo delle controparti commerciali. L’unità che si occupa di metalli verrà probabilmente sottoposta a maggiori pressioni, spiega Bloomberg: il suo risultato operativo nei primi dieci mesi del 2022 è peraltro calato del 24 per cento su base annua, contribuendo solo per il 16 per cento al risultato operativo totale della società, il più basso da un decennio.

Nonostante il contraccolpo sul nichel, Trafigura ha dichiarato di prevedere un profitto complessivo per il semestre che terminerà a marzo più alto rispetto a quello dell’anno scorso.

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