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Terrapower

TerraPower di Bill Gates cambierà la sfida Usa-Cina sul nucleare?

TerraPower, azienda fondata da Bill Gates, può essere l'asso nella manica degli Stati Uniti nella competizione con la Cina sull'esportazione di nuovi reattori nucleari. Tutti i dettagli.

Nella gara tra Russia e Cina su chi sviluppa prima e riesce a esportare reattori di nuova generazione a basso costo c’è un terzo incomodo che si chiama addirittura Bill Gates. TerraPower, compagnia creata dal fondatore di Microsoft, sta per costruire negli Usa un impianto raffreddato con sodio liquido anziché acqua e per il quale il gruppo sta per chiedere permesso alle società regolatorie. Ecco cosa scrive il Financial Times sulla nuova sfida nucleare a stelle e strisce.

Chi fa cosa

Intervistato dal Financial Times, l’executive di TerraPower Chris Levesque ha detto che i reattori di tipo Natrium, sviluppati in partnership con GE Itachi Nuclear Energy, costeranno la metà di quelli standard a raffreddamento ad acqua che hanno alimentato l’industria nucleare dalla metà del secolo scorso.

Per il progetto la compagnia ha già raccolto finanziamenti privati pari a quasi a un miliardo di dollari e a dicembre ha firmato un accordo con Emirates Nuclear Energy Corporation per usare i suoi reattori Natrium negli stessi Emirati per generare elettricità e produrre idrogeno.

L’operazione è piaciuta all’amministrazione Biden che ora mette sul piatto due miliardi per edificare il primo impianto di TerraPower su suolo statunitense nel Wyoming.

Avanti Savoia!

L’entusiasmo è tale che l’executive di TerraPower, che in passato è stato ufficiale di un sottomarino nucleare, ha spiegato al Ft che i lavori in Wyoming cominceranno a giugno anche se a quella data non sarà giunta l’autorizzazione della Commissione nucleare, con l’obiettivo di marciare a tappe forzate e inaugurare l’impianto entro il 2030.

Innovazione

Alla testata finanziaria Levesque chiarisce che impiegare il sodio liquido anziché l’acqua per raffreddare un reattore comporterà significativi risparmi.

“Gli impianti Natrium costeranno la metà … e stiamo facendo procedere il nostro progetto molto aggressivamente”.

La compagnia fondata da Bill Gates naturalmente è solo una della dozzina impegnata a realizzare reattori più piccoli ed efficienti che potrebbero aiutare a gestire la crisi climatica.

Chiamati anche “piccoli reattori modulari” (SMRs), hanno una capacità di circa 300 MW che è pari a un terzo di quella di un impianto standard.

La sfida Usa

L’America e le sue compagnie private non intendono restare alla finestra mentre i conglomerati di Stato russi e cinesi hanno già installato due impianti SMR, uno a Pevek e l’altro a Shidao Bay.

E Bill Gates non è l’unico magnate di una partita in cui anche il ricco finanziere Warren Buffet è presente con la sua utility PacifiCorp che è un’unità della sua Berkshire Hathway con cui già un anno e mezzo fa ha avviato uno studio di fattibilità per sviluppare cinque reattori Natrium entro il 2035.

Ma TerraPower è meglio piazzata, spiega al Ft Adam Stein, direttore dell’innovazione sull’energia nucleare del Breakthrough di Washington, che ricorda che la compagnia dispone già della liquidità necessaria e non deve quindi rivolgersi ai mercati.

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