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Terna

Cosa c’è nel piano industriale 2024-2028 di Terna

Terna, la società che gestisce la rete italiana di trasmissione dell'elettricità, ha presentato il Piano industriale 2024-2028 da 16,5 miliardi di euro di investimenti. Tutti i dettagli.

Arriva il via libera del CdA di Terna al Piano Industriale 2024-2028 e i risultati al 31 dicembre 2023 del Gruppo, presentati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia.

Ecco i numeri 2023 e i progetti da quest’anno fino al 2028.

I RISULTATI DEL 2023

Per quanto riguarda i risultati al 31 dicembre 2023 “lo scenario macroeconomico ha continuato a essere molto volatile, con i prezzi delle commodities che si sono mantenuti su livelli ancora alti, a seguito del protrarsi delle tensioni internazionali. Le perturbazioni nei mercati causate dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, insieme all’attuazione di una politica monetaria restrittiva volta a contrastare gli alti livelli di inflazione, hanno avuto un impatto sull’andamento economico che è proseguito a rilento ed è risultato disomogeneo tra i diversi Paesi”, sottolinea Terna. Nonostante ciò gli indicatori economici mostrano tutti un miglioramento e ricavi oltre i tre miliardi di euro.

Nel 2023 risultano inoltre investimenti record, pari a oltre 2,2 miliardi di euro, in forte crescita sull’anno precedente (+30,4%) mentre il valore delle opere autorizzate nell’anno supera i tre miliardi di euro (+20% sul 2022), a sostegno della transizione e della sicurezza energetica del paese. In sintesi i risultati 2023 vedono ricavi a 3.186,7 milioni di euro (2.964,5 milioni nel 2022, +7,5%), un EBITDA a 2.168,6 milioni di euro (2.059,2 milioni nel 2022, +5,3%), un utile netto di Gruppo dell’esercizio a 885,4 milioni di euro (857,0 milioni nel 2022, +3,3%), investimenti a 2.290,0 milioni di euro (1.756,8 milioni nel 2022, +30,4%), un indebitamento finanziario netto a 10.494,3 milioni di euro (8.576,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un dividendo 2023 pari a 33,96 centesimi di euro per azione, +8% rispetto al 2022, in linea con la dividend policy.

PREZZO UNICO NAZIONALE DELL’ENERGIA ELETTRICA: 127 EURO/MWh NEL 2023

Terna evidenzia, inoltre, che nel 2023 i consumi di gas naturale in Italia sono risultati in diminuzione del 10,1% rispetto all’anno precedente. E poiché l’andamento del prezzo dei combustibili fossili, in particolare quello del gas, incide fortemente sul mercato elettrico, nel corso del 2023, il valore medio del Prezzo Unico Nazionale (PUN) è stato pari a 127€/MWh, in diminuzione rispetto ai 304 €/MWh del 2022, ma comunque più alto rispetto ai 30-50€/MWh del periodo pre-crisi.

Nel 2023, inoltre, i consumi elettrici italiani sono diminuiti del 2,8% rispetto al 2022, attestandosi a 306,1 miliardi di kWh.

L’IMPEGNO PER LA SICUREZZA ENERGETICA

In tale contesto, “molto sfidante, è evidente come sia sempre più essenziale per l’Italia un crescente impegno a ridurre al massimo la dipendenza dalle fonti fossili e ad aumentare la sicurezza energetica nazionale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea. Terna ha quindi rafforzato il proprio impegno a beneficio della sicurezza energetica del Paese, aumentando significativamente gli investimenti che, nel 2023, si sono attestati a 2.290,0 milioni di euro, in forte crescita sull’anno precedente (+30,4%”).

Nell’anno trascorso, inoltre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e gli Assessorati regionali competenti hanno autorizzato 23 interventi per lo sviluppo della rete di trasmissione per un valore complessivo di oltre tre miliardi di euro di investimenti. Si tratta di un record per Terna: +20% sul 2022, dato triplicato rispetto al 2021.

LE PREVISIONI SULLE TENSIONI COMMERCIALI E GEOPOLITICHE

Nel corso del 2024 “si prevede una crescita economica globale moderata e la permanenza delle tensioni commerciali tra le principali economie mondiali, con il rischio dell’introduzione di nuove misure protezionistiche. Inoltre, le tensioni geopolitiche potrebbero persistere o addirittura intensificarsi, con impatti negativi sulla stabilità politica ed economica. In tale scenario, il Gruppo Terna sarà focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nel Piano Industriale 2024-2028”, sottolinea la società.

I PRINCIPALI PROGETTI DI INVESTIMENTO DI TERNA

Tra i principali progetti di investimento in corso, si evidenzia l’avanzamento del Tyrrhenian Link, per il quale, sul “Ramo Ovest” è previsto l’avvio della realizzazione delle opere civili delle stazioni di conversione, mentre sul “Ramo Est” avrà inizio la realizzazione delle installazioni dei cavi terrestri. Inoltre, per l’Adriatic Link, a valle delle aggiudicazioni dei contratti principali, partiranno le attività di progettazione esecutiva. Tra le principali infrastrutture della RTN, sono inoltre previste le entrate in esercizio della Stazione di Monte Malo (VI) e di Ponte Caffaro (BS).

Proseguirà nell’anno la realizzazione degli interventi per la nuova rete elettrica dei Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano-Cortina 2026” con l’obiettivo di incrementare, con opere a ridotto impatto paesaggistico, l’affidabilità energetica nei luoghi interessati dall’evento. Infine, il Gruppo continuerà lo svolgimento delle attività finalizzate a conseguire gli obiettivi previsti dai meccanismi di regolazione output-based definiti dall’ARERA e relativi in particolare alla riduzione dei costi di dispacciamento (incentivi MSD, “Mercato dei Servizi di Dispacciamento”).

Nell’anno in corso, inoltre, proseguiranno le consultazioni con l’ARERA per l’aggiornamento della regolazione di riferimento sottostante il WACC (“Weighted Average Cost of Capital”), valido nel periodo 2025-2027, e per la finalizzazione della valorizzazione dei parametri da applicare al servizio di trasmissione nella nuova regolazione ROSS (“Regolazione per Obiettivi di Spesa e di Servizio”) Base.

LE ATTIVITÀ NON REGOLATE

Con riferimento alle Attività Non Regolate, il Gruppo Terna continuerà a rafforzare il suo ruolo sia nell’area connectivity (attività relative alla rete in fibra ottica) sia nell’area Energy Solutions, sviluppando servizi ad alto valore aggiunto per le imprese e cogliendo le opportunità di mercato anche attraverso il consolidamento della leadership di mercato del Gruppo LT, investendo nella crescita di competenze tecniche e digitali. Relativamente all’area Equipment, si prevede il consolidamento dei risultati del Gruppo Tamini e, con riferimento al Gruppo Brugg Cables, la piena valorizzazione delle competenze distintive nel settore dei cavi terrestri grazie allo sfruttamento delle sinergie con i business del Gruppo Terna.

LE ATTIVITÀ ALL’ESTERO: PROSEGUONO ITER CESSIONI ASSET IN PERÙ E BRASILE

Per quanto riguarda le Attività all’estero proseguiranno gli iter di cessione degli asset in Perù e di Linha Verde I in Brasile, le cui conclusioni sono previste entro la fine dell’anno, e continueranno le valutazioni su eventuali ulteriori opportunità che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale.

NEL 2024 PREVISTI RICAVI PER 3,5 MILIARDI

Anche grazie alle suddette iniziative, tra le quali si segnalano quelle tese a incrementare ulteriormente l’efficienza del sistema elettrico, “per il 2024 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,42 miliardi di euro e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria. Si prevede, inoltre, che la Fondazione Terna sarà istituita entro il 2024”.

TUTTO SUL PIANO INDUSTRIALE 2024-2028

Il nuovo Piano Industriale di Terna punta a consolidare il ruolo strategico dell’azienda quale abilitatore del sistema elettrico italiano e, più in generale, a rafforzare l’impegno a servizio del Paese per la transizione energetica. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) in tema di decarbonizzazione, che prevedono una riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, Terna ha previsto una significativa crescita degli investimenti, i più alti mai registrati nella storia del Gruppo, che nell’arco di Piano saranno pari complessivamente a 16,5 miliardi di euro, +65% rispetto all’ultimo Piano, di cui 2,6 miliardi di euro nel 2024.

IL 99% DEGLI INVESTIMENTI RISPETTANO LA TASSONOMIA UE

A guidare lo sviluppo del Piano Industriale è la sostenibilità degli investimenti, parte integrante del processo di creazione di valore per l’azienda e di benefici per il sistema e l’ambiente. Gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.

Per adempiere al suo ruolo di Transmission System Operator e abilitatore della transizione, Terna ha individuato una serie di obiettivi chiave. Innanzitutto, con gli investimenti previsti dal Piano, il Gruppo continuerà a garantire il servizio di trasmissione dell’energia al Paese, con standard di assoluta qualità ed elevata adeguatezza in uno scenario sempre più mutevole. Infatti, si sta passando da un sistema tradizionale con impianti di generazione centralizzati a un sistema complesso e decentralizzato, caratterizzato dalla crescente integrazione delle fonti rinnovabili che, per la loro natura non programmabile e intermittente, richiederanno un cambio di paradigma, per la loro gestione.

2 MILIARDI PER LA TWIN TRANSITION

Non può però esserci una transizione energetica senza una contestuale transizione digitale che la accompagni e la sostenga. Per questo motivo il concetto di Twin Transition è il fondamento del nuovo Piano Industriale di Terna, che ha stanziato circa 2 miliardi di euro in digitalizzazione e innovazione, valore in forte crescita (+60%) rispetto al precedente Piano. Questi investimenti in tecnologie e strumenti digitali, quali ad esempio l’Intelligenza Artificiale e la robotica, permetteranno alla rete di essere sempre più connessa, smart e sicura. La trasformazione digitale coinvolgerà anche i sistemi di gestione della rete, nonché il controllo della catena di approvvigionamento e l’efficienza delle persone del Gruppo.

Infatti, la Twin Transition non può realizzarsi senza una solida e adeguata organizzazione del lavoro, basata anche su nuove competenze e capacità che saranno formate e valorizzate internamente, o ricercate all’esterno, con l’obiettivo di poter contare su figure professionali più adatte a gestire l’evoluzione del sistema elettrico.

Gli investimenti serviranno anche ad accrescere la resilienza della rete di fronte all’intensificarsi di eventi meteorologici estremi, introducendo nuove soluzioni digitali e tecnologiche per gestire con efficienza e rapidità il sistema, garantendo qualità e continuità dell’approvvigionamento elettrico al minor costo possibile per il consumatore finale.

Compito chiave di Terna sarà anche quello di continuare a garantire un elevato livello di sicurezza della rete elettrica, per far fronte alle nuove sfide che un sistema sempre più decentralizzato e complesso pone a livello di sicurezza degli asset fisici e di cybersecurity.

Il successo del processo di decarbonizzazione italiano dipenderà dallo sviluppo delle seguenti aree di intervento: la crescita della capacità di generazione rinnovabile, lo sviluppo della capacità di trasmissione della rete elettrica e dei meccanismi di accumulo e, in ultimo, l’incremento dell’adeguatezza del sistema elettrico. In questo scenario Terna, quale Transmission System Operator, sarà sempre più protagonista e abilitatore di un futuro del Paese sostenibile e decarbonizzato.

LE DIRETTRICI STRATEGICHE DI TERNA

Le Attività Regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna ha infatti pianificato il più alto investimento di sempre, pari a 15,5 miliardi di euro complessivi, di cui circa 1,1 miliardi di euro finanziati tramite contributi pubblici a fondo perduto, per rafforzare ed espandere la rete di trasmissione, nonché per sviluppare la capacità di interconnessione con l’estero, al fine di garantire una crescente sicurezza, resilienza ed efficienza del sistema anche di fronte a una sempre maggiore integrazione di energia da fonti rinnovabili. Gli investimenti in Attività Regolate in Italia contribuiranno, nell’arco di Piano, alla risoluzione del cosiddetto “trilemma energetico”, garantendo l’aumento di oltre il 30% della capacità interzonale, abilitando la connessione delle fonti rinnovabili sulla rete in alta tensione in linea con gli obiettivi Fit-for-55 e favorendo un considerevole incremento della capacità reattiva del Sistema.

Il Piano prevede non solo una forte accelerazione nella realizzazione delle opere, ma anche in termini di autorizzazioni e catena di fornitura. Infatti, rispetto al totale degli investimenti previsti, circa l’80% è stato già autorizzato e oltre il 70% è coperto da contratti di acquisto già stipulati.

Nel Piano 2024-2028 Terna ha previsto un incremento degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, che ammontano complessivamente a 10,8 miliardi di euro. Gli interventi sono legati alla realizzazione di linee in corrente continua e alla costruzione di collegamenti in cavo sottomarino, alla risoluzione delle congestioni di rete, all’incremento della capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato, all’integrazione delle fonti rinnovabili e al miglioramento della qualità del servizio. Inoltre, le interconnessioni con l’estero renderanno il Paese sempre più l’hub elettrico del Mediterraneo, aumentando l’affidabilità e la sicurezza del sistema.

I più importanti progetti infrastrutturali del Piano Industriale 2024-2028 includono il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania contribuendo al migliore utilizzo delle rinnovabili e al phase-out delle centrali a carbone e di quelle a olio più inquinanti; l’Adriatic Link, collegamento sottomarino che unirà l’Abruzzo e le Marche, il Sa.Co.I.3, l’infrastruttura tra Sardegna, Corsica e Penisola italiana, e l’elettrodotto a 380 kV Chiaramonte-Gulfi-Ciminna in Sicilia. Avranno un ruolo cruciale anche le interconnessioni con l’estero: su tutte il ponte energetico invisibile Elmed, che unirà Italia e Tunisia favorendo l’ottimizzazione delle risorse tra Europa e Nord Africa.

Completano il panorama degli investimenti di sviluppo della rete innovativi progetti come, ad esempio, il collegamento Milano-Montalto, che sfrutterà la tecnologia della trasmissione dell’energia in corrente continua, e il Central Link, finalizzati a raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. Tali progetti saranno sviluppati seguendo un approccio di pianificazione modulare, basato sull’evoluzione della domanda e della capacità di generazione.

Circa 1,7 miliardi di euro saranno destinati al Piano di Sicurezza, teso a rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico e, quindi, interventi necessari alla regolazione di tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico, quali ad esempio compensatori sincroni e STATCOM per la gestione dei flussi di energia.

Infine, circa 2,9 miliardi di euro saranno dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza degli asset, principalmente per la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e per la sostituzione delle componenti obsolete.

Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Regulatory Asset Base, RAB) raggiungerà i 30,6 miliardi di euro nel 2028, con un Compound Annual Growth Rate (CAGR) nell’arco di Piano pari all’8%. A fine 2024, la RAB sarà pari a 22,5 miliardi di euro, mentre a fine 2023 il dato si è attestato a 20,4 miliardi di euro.

IL RUOLO DELLE ATTIVITÀ NON REGOLATE

Nel Piano Industriale 2024-2028, in continuità con gli anni precedenti, le Attività Non Regolate saranno volte a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali in coerenza con il ruolo istituzionale del Gruppo Terna, contribuendo a generare nuove opportunità di business. I mercati di riferimento per le aziende non regolate stanno attraversando una fase di espansione, guidata in larga misura dai trend legati alla transizione energetica: aumento delle richieste per sviluppo di impianti di generazione da fonti rinnovabili, rinnovamento delle reti e crescita di nuovi sotto-segmenti industriali, quali i data center e altri grandi consumatori di energia elettrica. In particolare, le principali Attività Non Regolate di Terna includono: business dedicati a garantire l’approvvigionamento di componenti essenziali allo sviluppo della rete come trasformatori (Tamini) e cavi (Brugg Cables); attività di mercato adiacenti al core business, come servizi di gestione e sviluppo di reti e stazioni elettriche in alta, media e bassa tensione per terzi (Terna Energy Solutions e Terna Rete Italia), servizi di consulenza per l’efficienza energetica (Avvenia) e per lo sviluppo di Operation&Maintenance di impianti fotovoltaici (LT); offerte di connettività per operatori di telecomunicazioni attraverso la fornitura di dark fiber e servizi di housing e, in ultimo, sviluppo e gestione di linee di interconnessione.

Il Piano prevede diverse azioni per valorizzare il portfolio di attività, introducendo misure di ottimizzazione per rafforzare le prestazioni finanziarie e consolidare la posizione di leadership sul mercato. Queste azioni mirano a mantenere i business competitivi rispetto ai concorrenti nel settore Equipment (trasformatori e cavi) e a rafforzare ulteriormente la leadership negli Energy Services. Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 600 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e un basso profilo di rischio.

L’INNOVAZIONE E LA TRANSIZIONE DIGITALE

Per raggiungere gli obiettivi della Twin Transition, energetica e digitale, in uno scenario sempre più complesso e decentralizzato, Terna ha pianificato un investimento di circa 2 miliardi di euro, circa il 12% del totale dei capex previsti, per le iniziative di digitalizzazione e innovazione – in crescita in termini assoluti – in linea con l’incidenza percentuale di spesa storica e coerente con l’ambizione di spesa digitale dei principali concorrenti europei e con le previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia a livello globale. Gli investimenti riguarderanno una serie di iniziative ambiziose lungo l’intera catena del valore e interesseranno anche l’organizzazione del Gruppo. Tra le iniziative di rilievo, l’ingegneria di rete introdurrà software a supporto della pianificazione (BIM, Building Information Modelling) per digitalizzare i cantieri e ottimizzare la gestione delle commesse, per contribuire alla realizzazione dei progetti in linea con la tempistica pianificata. Il dispacciamento incrementerà le capacità algoritmiche dei suoi sistemi, inclusi sviluppi in intelligenza artificiale per potenziare la capacità di trasmissione. L’asset management, di fronte all’incremento di complessità previsto per la gestione della rete, continuerà ad avvalersi di tecnologie digitali quali Digital Twin, Internet of Things (IoT) e strumenti predittivi. In ultimo, la digitalizzazione coinvolgerà anche i processi di gestione delle risorse umane.
Il Piano introdurrà nuovi strumenti e soluzioni digitali con un forte impegno ad aumentarne il tasso di adozione e di utilizzo, in linea con l’obiettivo di una trasformazione, anche culturale, dei modelli di lavoro e di un aumento dell’efficienza e dell’efficacia nei processi decisionali.

IL PIANO DI SOSTENIBILITÀ DI TERNA

La sostenibilità avrà un ruolo sempre più centrale nelle strategie di Terna. A conferma di ciò, per la prima volta nella storia del Gruppo, il Piano di Sostenibilità diventa parte integrante del Piano Industriale. Le attività previste dal Piano di Sostenibilità includono progetti e azioni che confermano l’impegno di Terna nel perseguire una Just Transition: un processo giusto, inclusivo e attento ai possibili impatti su tutti gli stakeholder, tra i quali ad esempio lavoratori, comunità locali e fornitori.

In linea con il suo ruolo di abilitatore della transizione, Terna ha adottato uno Science Based Target con cui la società si è impegnata a ridurre del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2019. Inoltre, con l’obiettivo di posizionarsi tra le aziende più impegnate a livello globale nella tutela degli ecosistemi e della biodiversità, Terna ha avviato le attività preliminari per l’adozione di un nuovo Science Based Target for Nature.

Essendo il ruolo di Terna cruciale per la realizzazione della transizione energetica, la sostenibilità è insita nella natura stessa del Gruppo (“Green By Nature”) che si caratterizza come sostenibile, anche e soprattutto, per il modo in cui sceglie di svolgere le proprie attività (“Social by Purpose”). Infatti, il business di Terna è focalizzato sulla soddisfazione delle esigenze dei propri stakeholder, sulla massima sicurezza delle proprie persone durante le attività lavorative e sulla promozione di programmi di assunzione che garantiscano l’inclusione e il rispetto della diversità.

Gli obiettivi del Gruppo sono anche coerenti con la roadmap di economia circolare stabilita dalla società: un piano ambizioso che punta a integrare la circolarità nel modello di business, coinvolgendo i fornitori, e che si impegna a ridurre l’impatto ambientale della catena del valore.

Per perseguire una transizione inclusiva, tra le principali novità del Piano di Sostenibilità del Gruppo c’è l’istituzione della Fondazione Terna, la cui attività si concentrerà su tre aree di intervento: la diffusione di una cultura energetica, anche attraverso iniziative educative di coinvolgimento delle giovani generazioni; la lotta alla povertà energetica; l’adozione di programmi che favoriscano l’accesso al mercato del lavoro e le opportunità professionali nel settore dell’energia.

PIÙ COMPETENZE

Tra i pilastri alla base del raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale ci sono le persone di Terna, con le loro eccellenti e distintive competenze tecniche. Il Piano prevede un importante incremento degli organici, a supporto dello sviluppo delle attività del Gruppo e della crescente necessità di nuove competenze per gestire la transizione energetica e digitale negli anni a venire: nell’arco di Piano è previsto che il numero dei dipendenti aumenterà oltre le 7.000 unità al 2028. L’obiettivo del Gruppo è di porre la persona al centro promuovendo il suo sviluppo e benessere attraverso la responsabilizzazione e un patto di coinvolgimento reciproco per la crescita collettiva. L’esperienza lavorativa sarà migliorata anticipando i cambiamenti, investendo in competenze emergenti e facilitando modalità di lavoro più efficaci, anche grazie al supporto della tecnologia. Infine, sarà valorizzato il merito, per accelerare la crescita organizzativa e raggiungere l’eccellenza nei risultati.

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