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Saipem

L’Australia e il Medio Oriente affondano Saipem in Borsa

L'incidente con il gasdotto in Australia e la revisione della politica petrolifera dell'Arabia Saudita hanno contribuito al pesante calo di Saipem in Borsa. Tutti i dettagli.

Saipem, la società di infrastrutture energetiche controllata da Eni e Cassa depositi e prestiti, ha subìto oggi un pesante calo in borsa apparentemente inspiegabile, non essendo stata pubblicata nei giorni scorsi alcun giudizio negativo degli analisti (l’azienda è in fase di ripresa dopo l’allarme sugli utili di inizio 2022 ed Equita ha confermato la raccomandazione “Hold” e alza il target price a 1,75 euro per azione sul titolo Saipem).

IL PROGETTO SCARBOROUGH IN AUSTRALIA

Il ribasso del 12 per cento sembrerebbe essere dovuto, come spiega Teleborsa, a una notizia giunta dall’Australia. L’azienda petrolifera australiana Woodside Energy ha infatti comunicato la sospensione dell’installazione di un gasdotto sottomarino a causa di un incidente che ha danneggiato la tubatura. Il gasdotto in questione è parte del progetto Scarborough – si trova al largo dell’Australia occidentale, per un valore di 18 miliardi di dollari -, al quale Saipem partecipa come contrattista.

L’azienda milanese, nello specifico, si occupa dell’installazione e del rivestimento “della export trunkline del gasdotto che collegherà il giacimento di gas di Scarborough con il corrispondente impianto onshore“, cioè a terra. Come spiegava Saipem stessa, i lavori a lei affidati riguardano il rivestimento, il trasporto e l’installazione del gasdotto, ad una profondità massima di 1400 metri, inclusa la fabbricazione e l’installazione delle strutture in linea e del terminale della condotta in acque profonde 950 metri. L’inizio delle operazioni offshore è previsto per la metà del 2023 e i lavori saranno eseguiti principalmente dalla nave Castorone.

COSA È SUCCESSO A SAIPEM IN AUSTRALIA

Come riporta Teleborsa, la nave Castorone avrebbe perso il controllo del gasdotto durante la fase di installazione al largo della costa di Pilbara, nell’Australia occidentale. La tubatura ha riportato dei danni, e i I lavoratori sono stati evacuati: si tratterebbe peraltro del secondo grave incidente di sicurezza avvenuto questo mese sulla nave.

La nave installatrice del gasdotto Castorone avrebbe “perso il controllo del gasdotto che stava installando al largo della costa di Pilbara, costringendo l’evacuazione dei lavoratori e danneggiando il gasdotto”, si legge sul giornale australiano. Si tratterebbe del secondo grave incidente di sicurezza avvenuto questo mese sulla nave, viene riportato

IL RAPPORTO MORGAN STANLEY SULL’ESPOSIZIONE AL MEDIORIENTE

Ma non c’è solo l’Australia a far precipitare il titolo di Saipem. La cattiva performance sarebbe legata anche a un’analisi di Morgan Stanley sulla decisione dell’Arabia Saudita di non alzare la capacità produttiva di petrolio a 13 milioni di barili al giorno, mantenendola a 12 milioni. Questa decisione – stando a Morgan Stanley – sarebbe un riconoscimento da parte di Riad che la domanda per il suo petrolio non raggiungerà i livelli previsti in precedenza, e che quindi la capacità inutilizzata attuale è già sufficientemente alta.

Partendo dal rapporto di Morgan Stanley, gli analisi hanno ricordato come Saipem sia particolarmente indebitata verso la regione mediorientale, che è valsa il 33 per cento del portafoglio ordini nei primi nove mesi del 2023. Una percentuale significativa della sua flotta Hi-Spec (pensata per le acque poco profonde) è stata appaltata proprio ad Aramco, la compagnia petrolifera statale saudita.

REPORT EQUITA

Equita conferma la raccomandazione “Hold” e alza il target price a 1,75 euro per azione sul titolo Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, in attesa della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2023, che saranno rilasciati il 28 febbraio. Gli analisti si attendono una performance in 4Q23 che continui a mostrare un recupero della redditività grazie al business offshore, ma nel periodo incidono ancora i progetti a bassa marginalità della backlog review. Dalla call dei risultati fra le tematiche da approfondire segnalano l’evoluzione della pipeline di progetti per l’energy transition, aggiornamenti circa il progetto LNG in Mozambico (che è attesa in riavvio per la fine del 1H24) e l’evoluzione della generazione di cassa data la minor incidenza della backlog review. Sul FY24, Equita ha alzato le stime EBITDA del 3% in funzione della maggior visibilità derivante dal forte order intake nella parte offshore in 4Q23.

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