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Saipem

Perché la Borsa punisce Saipem se i risultati sono buoni?

Saipem affonda in Borsa, eppure i risultati del terzo trimestre del 2023 sono più che positivi, a sentire i dirigenti dell'azienda. Il gruppo ha confermato la guidance, ma sconta i timori del mercato sulla diluizione del capitale con una conversione del bond.

Saipem, società di infrastrutture energetiche controllata da Eni e Cassa depositi e prestiti, ha perso oggi il 9,6 per cento in apertura alla borsa di Milano, a fine giornata la flessione è stata del 5,7%

Il calo del titolo è avvenuto un giorno dopo la presentazione (a borsa chiusa) dei risultati del terzo trimestre del 2023. Risultati che tuttavia sono stati definiti “molto positivi” sotto il profilo industriale dall’amministratore delegato Alessandro Puliti, subentrato più di un anno fa a Francesco Caio dopo il profit warning di inizio 2022.

Secondo Puliti, il terzo trimestre del 2023 è stato per Saipem “uno dei migliori trimestri di sempre e risultati tutti a livello di record, che in molti casi non raggiungevamo da molti anni”.

A COSA È DOVUTO IL CALO IN BORSA DI SAIPEM, ALLORA?

Il forte calo in borsa sarebbe allora da attribuire – così l’ha interpretato il direttore finanziario Paolo Calcagnini – a un “fraintendimento” sulla convocazione dell’assemblea straordinaria per l’approvazione della conversione del bond da 500 milioni di euro emesso l’11 settembre scorso, con scadenza nel 2029. L’assemblea è “un passaggio tecnico”, ha spiegato Calcagnini, “forse qualcuno non l’ha capito fino in fondo, ma è un fatto puramente tecnico”. E poi: “Non ci sarà nessun aumento di capitale a breve”.

“L’obbligazione è convertibile tra sei anni e l’azienda deve essere in condizione di emettere le azioni”, ha proseguito Calcagnini, “quindi l’assemblea approva l’eventuale emissione di azioni tra sei anni a servizio della conversione se ci sarà”.

Per Puliti si tratta della “naturale conclusione del prestito convertibile, niente di nuovo e niente di inatteso”, precisando che “non è assolutamente assimilabile all’aumento di capitale del 2022, e molti dei nostri concorrenti utilizzano esclusivamente questo metodo di finanziamento”.

I RISULTATI DI SAIPEM NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2023

A detta di Puliti, il margine operativo lordo di Saipem “ha avuto una forte crescita del 26 per cento nel terzo trimestre [del 2023] ed è il migliore dal quarto trimestre del 2019”. Anche il portafoglio ordini ha sperimentato una “robusta crescita” nel periodo in questione: 5,2 miliardi di euro – il 30 per cento in più rispetto ai 4 miliardi del secondo trimestre – che fornisce a Saipem “un alto livello di visibilità sui ricavi del 2024 e del 2025”.

Il periodo luglio-settembre 2023 è stato il secondo trimestre consecutivo in utile per Saipem, una circostanza che non si verificava dalla fine del 2019, ha ricordato Calcagnini. L’azienda, inoltre, “non vedeva un utile dei nove mesi sopra i 79 milioni dal 2014”.

LA FLOTTA DI SAIPEM “È COMPLETAMENTE PRENOTATA”

Grazie alla revisione del portafoglio degli ordini, i progetti problematici sono scesi del 60 per cento, a circa 2,2 miliardi di euro, e rappresentano meno del 10 per cento dell’attuale portafoglio ordini. Calcagnini ha assicurato che “saranno conclusi per la maggior parte dei lavori entro la fine del 2024”. Puliti ha aggiunto che il mercato è “molto attivo” e la flotta navale di Saipem “è completamente prenotata”: “siamo vicini al tutto esaurito e al non poter prendere altri ordini senza aumentare la flotta”.

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