Sviluppi clamorosi nelle indagini che dovrebbero rivelare chi si è nascosto dietro le bombe che nel settembre 2022 hanno fatto saltare i due tubi del gasdotto Nord Stream nelle acque del Mar Baltico. Non tanto per quel che riguarda novità sulla scoperta di autori e mandanti, quanto nell’andamento del procedimento. Secondo indiscrezioni di stampa tedesca, in Svezia le indagini sugli attacchi al gasdotto dovrebbero essere archiviate, mentre potrebbero essere riprese in Germania.
Lo scrivono il sito della prima rete televisiva tedesca Ard e la Süddeutsche Zeitung, sulla base di ricerche investigative compiute da un pool giornalistico tedesco composto dalle stesse redazioni di Ard e Süddeutsche Zeitung e dal settimanale Die Zeit. I procuratori tedeschi potrebbero dunque ora trarne vantaggio, aggiunge Ard.
Lunedì 5 febbraio il portavoce della procura di Stoccolma Mats Ljungvist aveva dichiarato ai media svedesi imminenti nuovi sviluppi per quanto riguarda l’indagine, senza tuttavia specificare una data delle comunicazioni. Questa mattina dalla stessa procura svedese è giunta la precisazione che le comunicazioni saranno rese note domani 7 febbraio.
Ma nel frattempo le indiscrezioni della stampa tedesca sembrano togliere ogni suspense alle dichiarazioni svedesi. Secondo le ricerche compiute dal pool di giornalisti delle testate tedesche, le autorità svedesi starebbero infatti pianificando di interrompere le indagini sugli attacchi al Nord Stream. Le ragioni esatte non sono ancora note.
Da quando i tubi del Nord Stream nel Mar Baltico sono stati fatti esplodere nel settembre 2022, la polizia di sicurezza svedese ha indagato sull’ipotesi di un grave sabotaggio, poiché uno dei tubi attraversa anche la zona economica svedese.
Ma l’archiviazione in Svezia non significherà la fine delle indagini. Secondo quanto riferiscono i media tedeschi, infatti, l’indagine dovrebbe proseguire in Germania, dove il procuratore generale federale ha già da tempo incaricato l’Ufficio federale di polizia criminale (Bka) e la polizia federale.
I procuratori tedeschi potrebbero anzi ora trarre vantaggio dalla chiusura dell’indagine svedese, osserva Ard. Le autorità svedesi potrebbero infatti trasmettere le loro prove ai colleghi tedeschi per analizzarle. La Svezia rinuncerebbe quindi alla sua pretesa di esercitare l’azione penale e sosterrebbe il procedimento tedesco.
Inizialmente, i Paesi che si affacciano sul Mar Baltico hanno svolto indagini separate e non hanno condiviso tutti i risultati cui sono pervenuti. L’accesso alle prove svedesi è quindi un passo importante per gli investigatori tedeschi. Gli investigatori del Bka e della polizia federale tedesca sono particolarmente interessati a parti delle condutture gravemente danneggiate e sequestrate dall’esercito svedese poco dopo le esplosioni dell’autunno 2022. Nel frattempo anche la Danimarca sta svolgendo delle sue indagini.
Gli investigatori tedeschi vogliono confrontare le tracce di esplosivo trovate sulle tubature con quelle trovate sulla barca a vela Andromeda. Secondo gli investigatori locali, la nave è ancora la pista più calda che potrebbe portare agli attentatori.
Secondo quanto finora accertato dai pubblici ministeri tedeschi, l’Andromeda è stata noleggiata o almeno pagata da una società polacca nel settembre 2022. Un equipaggio, presumibilmente composto da cinque uomini e una donna, sarebbe salpato da Rostock a bordo dello yacht, e si pensa che possa essere stata una squadra di sommozzatori a piazzare ordigni esplosivi sui tubi del Nord Stream. I sospetti ricadono su cittadini ucraini. L’imbarcazione avrebbe fatto diversi scali, tra cui sull’isola danese di Christiansø, a Sandhamn, in Svezia, e a Kolberg, in Polonia.
Le procure svedesi e tedesche hanno sempre collaborato in questi mesi, scambiandosi informazioni, mentre poco o nulla è arrivato dagli inquirenti polacchi. I giornali tedeschi ricordano che Andromeda ha fatto almeno uno scalo a Kolberg, in Polonia, durante il suo giro del Mar Baltico e che l’equipaggio sarebbe stato controllato dalla guardia costiera polacca. Le richieste degli investigatori tedeschi sono però cadute pressoché nel vuoto: ad oggi le autorità polacche non hanno fornito immagini delle telecamere di sorveglianza del porto che potrebbero mostrare ulteriori informazioni sull’equipaggio dell’Andromeda.