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Petrolio

Petrolio, perché la produzione Usa non zampillerà a breve

Come va la produzione Usa di petrolio: fatti, numeri, analisi e scenari

Malgrado i traumi che l’industria petrolifera statunitense ha attraversato quest’anno – dai tagli alla produzione ai licenziamenti di massa fino a una serie di fallimenti – molti produttori hanno dichiarato di voler dare ancora priorità alla produzione rispetto alla riduzione del debito. Almeno stando all’ultimo sondaggio sull’energia pubblicato dalla Federal Reserve Bank di Dallas.

CAMBIO DI ROTTA PER GLI OPERATORI SHALE

Un dato che, secondo Bloomberg, si pone in netto contrasto con le ripetute assicurazioni agli investitori da parte dei dirigenti del settore shale che hanno finalmente ricevuto il messaggio: e cioè che dopo anni di debiti e contanti ‘bruciati’ per finanziare una crescita costante, si stanno concentrando sull’aumento dei rendimenti degli azionisti e sul rafforzamento del loro equilibrio finanziario.

COSA DICE IL SONDAGGIO TRIMESTRALE DELLA FED SUL PETROLIO

Il sondaggio trimestrale della Fed di Dallas ha chiesto a 108 aziende a quale prezzo il petrolio statunitense avrebbe davvero creato la spinta per nuove trivellazioni. E in base alle risposte la maggioranza, circa il 43%, ha risposto che tale livello dovrebbe essere compreso tra 51 e 55 dollari al barile, ben al di sopra dei 39 dollari a cui si aggira attualmente la quotazione.

Il 66% dei dirigenti intervistati ritiene addirittura che la produzione statunitense abbia raggiunto il picco, secondo quanto riferito da Reuters.

MANTENIMENTO PRODUZIONE OBIETTIVO PRINCIPALE MA MENO DEL PASSATO

Non solo. Date otto opzioni su quale sia il loro obiettivo principale nei prossimi sei mesi, la quota maggiore di intervistati, il 19%, ha affermato di voler mantenere stabile la produzione, mentre il 16% ha affermato di voler aumentare la produzione e un altro 16% ha dato la priorità alla riduzione del debito. Tuttavia, come ha sottolineato la Fed di Dallas, si tratta di un netto cambiamento rispetto a un sondaggio del 2018 che mostravo un netto vantaggio per la crescita di produzione.

USA AL TOP DELLAPRODUZIONE A INIZIO ANNO

La produzione statunitense ha raggiunto il record storico di circa 13 milioni di barili al giorno, a inizio dell’anno. Ora è ben al di sotto degli 11 milioni di barili al giorno dopo la crisi del Covid che ha tagliato drasticamente la domanda globale. All’inizio di quest’anno, BP aveva affermato che la pandemia avrebbe ridotto la domanda di 3 milioni di barili al giorno fino al 2025, prevedendo il picco della domanda tra il 2019 e il 2050, secondo le previsioni energetiche dell’azienda.

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