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Cobalto

Perché per il Pentagono il cobalto è strategico

Le miniere di cobalto della Repubblica del Congo sono fondamentali per le più note multinazionali tra le quali Apple, Dell, Microsoft, Tesla, Lenovo, Sony, Samsung e Daimler

Come opportunamente messo in evidenza da Akram Belkaid su Le Monde diplomatique (p.24) è difficile negare il ruolo strategico rivestito dal cobalto sia nel contesto biomedico, sia nel contesto radioterapico ma soprattutto come componente indispensabile per le batterie agli ioni di litio che alimentano la gran parte dei telefoni cellulari e dei veicoli elettrici.

In base alle analisi della società di consulenza americana McKinsey si prevede che i veicoli elettrici costituiranno il 20/30% del parco mondiale macchine e quindi la produzione di questo metallo dovrebbe raggiungere le 220.000 tonnellate.

Gli stessi analisti della banca UBS sono del parere che un mondo in cui il parco auto sia al 100% elettrico determinerebbe un aumento del 1928% della produzione mondiale di cobalto. Superfluo osservare che un tale obiettivo sarebbe irraggiungibile a meno che non si decida di trasformare intere regioni in miniere a cielo aperto.

Ebbene, partendo dalla constatazione che i due terzi delle riserve di cobalto si trovano nella Repubblica democratica del Congo e che la Cina esercita un vero e proprio monopolio sulla raffinazione del cobalto, il prezzo del cobalto ha raggiunto il suo record storico di 95.000 $ alla tonnellata secondo il listino della London metal exchange che costituisce la principale piazza di transazioni sui metalli.

Insomma fra il 2018 e il 2019 vi è stato un aumento di quasi il 300% rispetto ai valori dell’inizio del decennio.

Nel primo semestre 2020, nonostante il Covid-19 il prezzo medio della tonnellata oscillava tra i 28.000 e i 35.000 $. Quanto rilevante sotto il profilo strategico sia il cobalto lo possiamo desumere da due semplici fatti: da un lato il Pentagono ritiene che il cobalto sia uno dei metalli strategici per garantire la sicurezza nazionale americana e dall’altro lato dobbiamo sottolineare il fatto che le miniere di cobalto della Repubblica del Congo sono fondamentali per le più note multinazionali tra le quali Apple, Dell, Microsoft, Tesla, Lenovo, Sony, Samsung e Daimler.

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