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Perchè Eni si divide. Nasce società retail Gas e Luce

La nuova azienda retail Gas e Luce di Eni si prepara alla sfida della liberalizzazione del mercato elettrico. La Società si propone come fornitore di servizi e punta su efficienza energetica   Il colosso energetico si divide: da sabato 1 luglio ha preso il via la società retail gas e luce di Eni. Si tratta…

La nuova azienda retail Gas e Luce di Eni si prepara alla sfida della liberalizzazione del mercato elettrico. La Società si propone come fornitore di servizi e punta su efficienza energetica

 

Il colosso energetico si divide: da sabato 1 luglio ha preso il via la società retail gas e luce di Eni. Si tratta di una nuova realtà aziendale, cui fanno capo 9 milioni di clienti gas e elettrici tra Italia, Francia, Slovenia e Grecia (ben 8 milioni solo nei confini nazionali) e 1.400 dipendenti. Si tratta di una scelta strategica, che punta a migliorare il servizio clienti, e non ad una futura vendita del nuovo ramo, come ha chiarito fin da subito Alberto Chiarini, amministratore delegato della nuova società. Ma andiamo per gradi.

Al via dal 1 luglio Eni Gas e Luce

Dal 1 luglio è diventata operativa la società retail gas e luce di Eni, le cui attività sono state scorporate dall’azienda di origine. A guidarla sarà Alberto Chiarini, uomo che conosce bene la casa madre, dove, dal 2016, ha ricoperto il ruolo di chief retail market gas & power officer.

“Abbiamo utilizzato gli ultimi anni, con il lavoro dei miei predecessori, per mettere a posto la macchina che ora funziona e può contare su un’ottima soddisfazione del cliente. Ora siamo pronti a passare all’attacco con lo sviluppo, da un lato, di nuovi servizi, e, dall’altro, di partnership”, ha annunciato Chiarini.

Perchè Eni si divide

La questione è semplice. La consociata, ora, ha molta più autonomia operativa, può mettere in campo nuove strategie e puntare maggiormente il proprio lavoro su nuove offerte e servizi energetici, sviluppare nuovi prodotti e garantire al cliente presenza e assistenza. Obiettivo dell’azienda è proprio valorizzare l’anima commerciale del gruppo dal core business Eni. Si trattava di un passo obbligato, dal momento che le due realtà vantano “caratteristiche e orizzonti temporali d’investimento molto diversi fra loro”.

L’anima retail ha esigenze molto diverse dal “Dna della controllante”, ha spiegato Alberto Chiarini. “Eni è un gruppo capital intensive nel suo core business, i nostri asset, invece, sono le persone e i clienti. Inoltre, le sue dinamiche sono a lungo termine, mentre la nostra società deve avere una reattività che si misura con gli stimoli del mercato, con processi decisionali e azioni che seguono dinamiche differenti. Con questo step, abbiamo quindi focalizzato tutte le risorse di Eni Gas e Luce sul business in modo da avere maggiore autonomia operativa ed efficacia”.

“La nuova società punta a proporsi non solo come un semplice venditore di commodity (gas e/o luce), ma come un fornitore ad ampio raggio di tutti i servizi collegati al mondo dell’energia”, ha spiegato Chiarini.

Nessuna vendita delle attività commerciali di Eni

Chi ha pensato che la divisione servisse per facilitare la vendita delle attività commerciali si sbagliava. Alberto Chiarini, infatti, sulla questione è stato categorico. Eni non starebbe studiando alcuna ipotesi di cessione: la societarizzazione “non è collegata alla vendita”.

Le prime (importanti) partnership

E proprio per marcare sulla valorizzazione e sul futuro della società, Alberto Chiarini ha svelato anche le prime partnership. La società Eni Gas e Luce avrebbe pensato ad una “copertura assicurativa legata agli impianti energetici con Axa e l’acquisto di Led a risparmio energetico con Philips”. Ci sono poi le partnership in via di finalizzazione, “la prima con Whirlpool Italia per gli elettrodomestici bianchi ad alta efficienza energetica e la seconda per la vendita, l’installazione e la manutenzione delle caldaie a ridotto impatto ambientale”.

Alla conquista di 18,5 milioni di nuovi clienti

EniGli obiettivi della nuova azienda sono davvero ambiziosi, in vista dell’annunciata liberalizzazione del mercato elettrico, infatti, la società intende presentarsi al cliente non solo come azienda fornitrice di energia, ma anche come “fornitore di servizi ad ampio raggio”.

Insomma, Eni intende portare dalla sua parte quei 18,5 milioni di clienti domestici italiani che non hanno ancora abbandonato il regime di maggior tutela e sono “tendenzialmente restii a lasciare la propria confort zone”, ha detto Chiarini.

“Il nostro obiettivo è chiaro ossia portare dalla nostra tutte le fasce di pubblico che non si fida del mercato libero, in parte è pigro o appartiene magari a fasce d’età poco digitalizzate e non orientate al cambiamento”. C’è da dire, che la società può far leva su: “il brand molto conosciuto, il fatto che Eni è vista come un’azienda affidabile, un livello eccellente di attenzione al cliente, e, da ultimo, la capacità di offrire servizi ad ampia gamma”. Il primo passo è arrivare al 20% della quota di mercato (oggi Eni detiene il 16%).

Più efficienza: Eni insegna ad utilizzare al meglio l’energia

Non solo numeri. Tra gli obiettivi della nuova società vi è anche quello di “aiutare gli italiani a usare meglio l’energia”, ha detto Chiarini “siamo convinti che sarà l’approdo futuro e quindi vogliamo accompagnare il cliente in quella direzione”.

E proprio con questo obiettivo che Eni ha lanciato Genius: si tratte della nuova generazione di strumenti digitali nata per personalizzare l’energia di casa e per permettere ai clienti di usarla meglio e usarne meno. Riducendo i costi della bolletta. Tra i nuovi strumenti messi al disposizione del cliente troviamo, per esempio, La Tua Offerta Ideale, che permette all’utente di trovare la soluzione di Eni gas e luce più adatta alle proprie esigenze. Basterà indicare le proprie abitudini di consumo e rispondere alle domande su si usa l’energia di casa sul sito di Eni.

eni geniusUn altro strumento efficace per ridurre il costo della bolletta luce e gas è Il Tuo Profilo Energetico, che ci permette di analizzare e conoscere il grado di efficienza energetica della propria abitazione, andando a scoprire anche qual è l’elettrodomestico che consuma di più. Usare bene l’energia permette di risparmiare.

E c’è, infine, Il Tuo Diario Energetico: si tratta di una soluzione digitale che permette di conoscere i propri consumi mese dopo mese e suggerisce come migliorarli nel tempo grazie a consigli personalizzati. E’ possibile così monitorare i consumi luce della propria casa e ridurre gli sprechi di energia attraverso suggerimenti mirati sul proprio stile di vita.

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