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Solare

Che cosa succede sui pannelli solari tra Europa e Cina

L'articolo di Giuseppe Gagliano.

 

È difficile negare che lo scontro o meglio la guerra economica tra Cina e UE in relazione alle celle fotovoltaiche sia un vero e proprio conflitto di natura politica.

Nel 2012, dopo una petizione da parte dei produttori europei di cellule fotovoltaiche, Bruxelles ha avviato un’inchiesta antidumping sulle celle fotovoltaiche cinesi: infatti le importazioni di pannelli solari dalla Cina sono arrivate a un livello tale da raggiungere la ragguardevole cifra di 20 miliardi di euro solo nel 2011. Proprio a causa di profitti così alti che sono andati a svantaggio dei produttori europei la commissione europea ha avviato un’indagine.

Nello specifico, la Commissione europea per il commercio diretta dal belga Karel de Gucht è stata quella di bilanciare il potere con Pechino creando delle condizioni contrattuali più favorevoli all’Unione europea.

Ebbene, nel 2013 la Commissione ha però fatto un passo indietro ritenendo che i pannelli solari potesse essere venduti a prezzi scontati.

Ciò ha determinato una reazione molto dura da parte di Pechino, che dipende massicciamente dal mercato europeo e proprio per questo la Cina ha avviato un’indagine sui vini europei. Per esempio due dei paesi che sono stati oggetto dell’indagine – se così esprimerci – della Cina sono stati la Francia e l’Italia.

Come ha fatto Pechino allora a imporre la sua linea di pensiero?

Giocando come sempre sulla forte divisione che c’è fra paesi europei: la Germania è per esempio dipendente dalla Cina e quindi non può accettare una linea di condotta troppo dura; ma lo stesso discorso possiamo farlo anche per l’Inghilterra e Paesi Bassi.

La domanda dunque che si sono posti questi paesi è la seguente: ma davvero dobbiamo rischiare di avere ingenti danni economici solo per salvare i produttori di pannelli solari?

Dobbiamo davvero rischiare di avere perdite ingenti per salvare un settore il cui valore aggiunto sul piano tecnologico di fatto non è poi così alto rispetto ad altri?

Ecco che allora l’Unione europea nel 2018 ha cessato di imporre i dazi antidumping sulle cellule fotovoltaiche cinesi. È stata una capitolazione da parte della UE oppure una scelta strategica?

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