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Tutti i prossimi obiettivi di Eni secondo Descalzi

Numeri, obiettivi e scenari tratti dall’Investor Day di Eni a Milano. Tutti i dettagli La produzione Oil & gas di Eni è attesa in crescita del 4% nel primo trimestre dell’anno. E’ si legge nelle slide di presentazione distribuite dal gruppo petrolifero in occasione dell’Investor Day a Milano. Ma non è il solo aspetto che è emerso…

La produzione Oil & gas di Eni è attesa in crescita del 4% nel primo trimestre dell’anno. E’ si legge nelle slide di presentazione distribuite dal gruppo petrolifero in occasione dell’Investor Day a Milano. Ma non è il solo aspetto che è emerso nel corso della giornata milanese del numero uno di Eni, Claudio Descalzi, con gli investitori.

Ecco numeri, obiettivi e scenari stando alle parole dell’amministratore delegato del Cane a sei zampe.

QUI ITALIA

“Le nostre radici sono in Italia ed è proprio qui che vediamo il potenziale per investire di più – ha detto Descalzi – L’Italia è il nostro primo Paese a livello di investimenti: 7 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, di cui 1 miliardo di euro destinato alle attività green, incluse le spese per la ricerca e sviluppo al servizio del processo di decarbonizzazione”.

OBIETTIVO SVILUPPO E RICERCA

“Dal 2009 al 2017 abbiamo speso in ricerca e sviluppo 1,7 miliardi di euro, costruendo un portafoglio di tecnologie nei più svariati ambiti, dall’upstream al downstream, dalle rinnovabili alla salvaguardia ‘ ambientale fino alla sicurezza, per un totale di oltre 6 mila brevetti”. “Nell’arco del nuovo piano – ha aggiunto il capo azienda di Eni – spenderemo oltre 750 milioni di euro”.

DOSSIER AMBIENTE

“A livello ambientale – ha aggiunto – abbiamo ridotto l’intensita’ delle emissioni dalle nostre attivita’ upstream del 3% rispetto al 2016 e del 15% rispetto al 2014, compiendo significativi progressi verso l’obiettivo di riduzione del 43% nel 2015 rispetto al 2014”.

COME VANNO I FLUSSI DI CASSA

Il capex, cioè i flussi di cassa dedicati agli investimenti in immobilizzazioni, di Eni nel 2018 ammonterà a circa 7,7 miliardi, più dell’80% in Upstream, cioè l’insieme dei processi operativi da cui ha origine l’attività di produzione. Nel periodo 2018-2021 – si legge nelle slide distribuite in occasione dell’investor day a Milano – il Capex sarà inferiore ai 32 miliardi, di cui quasi la meta’ (49%) nello sviluppo dell’Upstream.

CAPITOLO MOBILITA’ SOSTENIBILE

Per contribuire alla mobilità sostenibile, oltre alla tecnologia Ecofining per la produzione del green diesel, l’Eni sta “lavorando allo sviluppo di processi per la conversione del gas naturale in metanolo”. ha spiegato l’ad di Eni. Si tratta di un progetto legato al memorandum firmato alla fine del 2017 con Fca e volto allo sviluppo di una serie di progetti di ricerca e applicazioni tecnologiche per la riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti su strada. Tra gli ambiti della collaborazione vi è proprio l’utilizzo del metanolo tra le nuove tecnologie per l’utilizzo del gas nei trasporti, che consente di ridurre significativamente le emissioni. A questo scopo, Eni ha già sviluppato una nuova benzina composta per il 20% da carburanti alternativi (15% di metanolo e 5% bioetanolo).

DOSSIER GELA

“In ambito green c’è l’impegno della compagnia per la realizzazione di prodotti bio nell’ambito del downstream”. Lo ha detto l’ad di Eni, Claudio Descazi, nel corso dell’Investor Day a Milano. Eni e’ stata la prima compagnia a convertire una “raffineria – ha aggiunto – tradizionale in bioraffineria, a Venezia, e completerà entro fine anno la conversione della raffineria di Gela; i due impianti, insieme, produrranno un milione di tonnellate l’anno di green diesel entro il 2021, facendo di Eni uno dei principali produttori d’Europa”. La società, infine, ha lanciato una serie di progetti legati alla chimica verde come prodotti intermedi da olio vegetale e piantagioni sperimentali di Guayule per produrre gomma naturale.

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