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Northvolt

Northvolt sta vincendo la corsa ai sussidi per le batterie? Report Wsj

Northvolt vuole diventare una grande produttrice di batterie e sta approfittando dell'ondata di sussidi pubblici alle tecnologie verdi. L'articolo del Wall Street Journal.

Una delle startup di batterie di maggior valore al mondo sta raccogliendo 3,4 miliardi di dollari a titolo di debito dall’Unione Europea e da un gruppo di banche, tra cui JPMorgan Chase JPM, accelerando la corsa a costruire più batterie al di fuori della Cina e ad approfittare di una marea di sussidi per l’energia pulita.

CHI FINANZIA NORTHVOLT

L’europea Northvolt intende utilizzare i finanziamenti per aumentare la produzione di batterie in uno stabilimento nel nord della Svezia per clienti come Volkswagen e BMW. L’azienda prevede inoltre di ampliare un impianto di riciclaggio adiacente che trasformerà i rottami metallici e le vecchie batterie in materiali riutilizzabili – scrive il WSJ.

Il finanziamento è una delle più grandi transazioni degli ultimi anni per un’azienda di energia pulita. È un’operazione che evidenzia la spinta degli investitori e dei politici a destinare miliardi di dollari alla produzione di batterie in grado di alimentare le auto elettriche e di immagazzinare energia quando non soffia il vento e non splende il sole, per accelerare l’abbandono dei combustibili fossili.

La Cina controlla ampie fasce della catena di fornitura delle batterie, dalla lavorazione dei metalli all’assemblaggio delle celle, una preoccupazione per i Paesi occidentali che stanno stanziando miliardi di dollari in crediti d’imposta, prestiti e sovvenzioni alle aziende per avviare le proprie catene di fornitura. La legge statunitense sul clima del 2022 ha spinto altri Paesi a rafforzare i propri sussidi per attirare gli investimenti nelle energie pulite.

La banca d’investimento dell’Unione Europea ha contribuito con quasi 1 miliardo di dollari allo stabilimento svedese di Northvolt, nell’ottica di creare un’azienda di batterie nazionale.

“Molti Paesi hanno riconosciuto che si tratta di un’infrastruttura fondamentale per la transizione verde”, ha dichiarato in un’intervista Peter Carlsson, amministratore delegato di Northvolt ed ex manager della catena di fornitura di Tesla.

ORDINI PER 55 MILIARDI

Northvolt sta anche rifinanziando un debito di 1,6 miliardi di dollari che aveva contratto in precedenza. L’azienda sta accelerando la produzione di batterie nella sua fabbrica vicino al Circolo Polare Artico nei prossimi anni, con l’intenzione di produrre ogni anno una quantità di batterie sufficiente ad alimentare diverse centinaia di migliaia di automobili. Uno dei punti di forza di Northvolt è che i suoi stabilimenti funzionano con energia rinnovabile. Questo ha contribuito ad alimentare circa 55 miliardi di dollari di ordini di batterie da parte delle grandi case automobilistiche europee.

Anche il riciclo dei materiali delle batterie nella catena di fornitura per ridurre le emissioni è diventato un’area di investimento molto importante. Le società di riciclaggio, tra cui una startup lanciata da un ex responsabile tecnologico di Tesla, hanno attirato miliardi di dollari negli ultimi anni.

LA BATTAGLIA PER I SUSSIDI

Fondata nel 2016, Northvolt sta creando nuove fabbriche di batterie in Germania e a Montreal. L’Unione Europea ha recentemente approvato un pacchetto di incentivi da quasi 1 miliardo di dollari per lo stabilimento tedesco, mentre i governi canadese e del Quebec stanno investendo circa 2 miliardi di dollari nel progetto di Montreal.

I sussidi illustrano come le preoccupazioni per la dipendenza del mondo dalle batterie cinesi e la legge sul clima, nota come Inflation Reduction Act, stiano spingendo una competizione globale per gli investimenti di aziende come Northvolt. La legge statunitense vincola i crediti d’imposta per le auto elettriche alla quantità di materiale proveniente da fonti nazionali o da partner commerciali.

La legge sul clima ha anche dato il via a un programma governativo di prestiti per l’energia pulita che sta investendo miliardi di dollari nella produzione nazionale di batterie.

QUOTAZIONE IN VISTA

Il nuovo finanziamento di Northvolt coinvolge altre grandi banche come Citigroup e BNP Paribas. L’azienda ha ora raccolto circa 13 miliardi di dollari in azioni e debiti, spingendo le speculazioni a Wall Street su quando potrebbe perseguire una quotazione pubblica.

Carlsson ha dichiarato che l’azienda si sta preparando a quotarsi in borsa quando le condizioni di mercato saranno più interessanti, ma che il nuovo finanziamento dimostra perché Northvolt non ha fretta mentre scala la produzione.

“Il 2024 e il 2025 saranno anni cruciali”, ha dichiarato.

(Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione)

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