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Petrolio

Che cosa succede al petrolio?

Tutte le conseguenze sul mercato del petrolio tra uragani, Cina e vittoria di Trump negli Usa.

I recenti sviluppi nel mercato petrolifero, con il calo dei prezzi del Brent e del WTI, riflettono dinamiche economiche e politiche globali sempre più complesse. Da un lato, la fine della stagione degli uragani nel Golfo degli Stati Uniti ha ridotto i timori di danni alle infrastrutture energetiche, stabilizzando così parte della produzione. Dall’altro, il rallentamento economico della Cina, evidenziato dalla diminuzione delle importazioni di petrolio per il sesto mese consecutivo, mette in luce le difficoltà che il maggiore importatore mondiale di greggio sta affrontando, complici una crescita più debole e il rapido sviluppo della mobilità elettrica che inizia a erodere la domanda di combustibili fossili.

I TREND DEL PETROLIO

Questo trend evidenzia un cambio di paradigma che potrebbe impattare negativamente sui principali produttori di petrolio che contano su Pechino per sostenere i prezzi. Tuttavia, l’incertezza politica negli Stati Uniti aggiunge un ulteriore livello di complessità: la recente vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali ha provocato oscillazioni nei mercati energetici, con gli investitori divisi tra l’aspettativa di una deregolamentazione della produzione di petrolio a favore delle aziende americane e la prospettiva di un inasprimento delle sanzioni contro Iran e Venezuela che potrebbe ridurre l’offerta globale, creando possibili picchi di prezzo.

DOSSIER PETROLIO PER TRUMP

La politica energetica americana sotto un’amministrazione Trump potrebbe, dunque, oscillare tra un aumento dell’offerta interna e una riduzione di quella esterna, innescando ulteriori fluttuazioni dei prezzi sui mercati internazionali.

I CAMBIAMENTI CLIMATICI

A ciò si aggiunge il crescente impatto dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi: le recenti stime di Duke Energy Corp. per il ripristino delle infrastrutture elettriche danneggiate dagli uragani indicano costi che si avvicinano ai 3 miliardi di dollari, segnalando come la vulnerabilità climatica stia diventando una variabile critica per il settore energetico e i bilanci delle imprese.

LO SCENARIO

Nonostante la fine della stagione degli uragani, resta da vedere se il mercato potrà davvero stabilizzarsi in un contesto in cui i fattori geopolitici, come le tensioni tra Stati Uniti, Iran e Venezuela, continuano a giocare un ruolo determinante.

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