La Commissione europea ha approvato oggi il quarto Importante progetto di comune interesse europeo (o IPCEI) sull’idrogeno, chiamato IPCEI Hy2Move e dedicato alla mobilità: l’idrogeno – un combustibile a zero emissioni ricavabile dall’elettricità generata da fonti pulite, come le rinnovabili e il nucleare – può infatti contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti, in particolare di quelli pesanti e difficili da elettrificare direttamente.
LE AZIENDE E I PAESI CHE PARTECIPANO ALL’IPCEI HY2MOVE
Il progetto IPCEI Hy2Move è stato preparato e notificato da sette stati membri dell’Unione europea (Italia, Francia, Germania, Spagna, Estonia, Slovacchia e Paesi Bassi), i quali forniranno finanziamenti pubblici fino a 1,4 miliardi di euro che dovrebbero sbloccare investimenti privati per 3,3 miliardi. Al progetto parteciperanno tredici aziende, tra cui l’europea Airbus, la francese Michelin, la tedesca BMW e l’italia UFI Filters.
UFI, nello specifico, si occuperà di celle a combustibile, una tecnologia che permette di ottenere elettricità a partire dall’idrogeno, senza combustione termica, e che viene applicata anche nel settore dei trasporti.
COSA FA UFI FILTERS
UFI Filters è un’azienda veneta – la sede centrale è a Nogarole Rocca – nata nel 1971 e specializzata in tecnologie di filtrazione e di gestione termica, destinate soprattutto al settore automobilistico ma anche a quelli aerospaziale e navale. La società è presente in ventidue paesi ed è particolarmente attiva in Cina; conta oltre quattromila dipendenti e possiede ventidue stabilimenti industriali.
Fondatore e presidente del gruppo è Giorgio Girondi. L’amministratore delegato è Stefano Gava, subentrato lo scorso gennaio a Rinaldo Facchini, che aveva ricoperto la carica per dieci anni.
In una nota di Cassa depositi e prestiti datata febbraio 2023, si legge che UFI Filters produce settanta milioni di filtri all’anno, per un fatturato di 530 milioni di euro. Cassa depositi e prestiti ha finanziato con 20 milioni l’espansione della società negli Stati Uniti, in Polonia e in Repubblica ceca.
Dal 2017 UFI Filters sviluppa dispositivi di filtrazione per le celle a combustibile a idrogeno, pensati sia per i mezzi pesanti che per i veicoli commerciali leggeri e le auto.
TUTTI I NUMERI
L’interezza del capitale sociale di UFI Filters, pari a 2,6 milioni di euro, è controllato da G.G.G., holding facente riferimento a Giorgio Girondi. Del consiglio di amministrazione fanno parte i già citati Girondi e Gava, oltre a Marco Capello e a Sharma Hridesh.
Nel bilancio ordinario d’esercizio chiuso il 31 dicembre 2022 si legge che UFI Filters ha riportato un attivo di 506.480.324 euro e un fatturato di 197.359.259 euro. Il valore totale della produzione è stato di 211.686.655 euro, mentre i costi di produzione sono ammontati in tutto a 210.988.357 euro.