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Ecco come popolari e socialisti bisticciano a Berlino e Bruxelles sulla tassa anti-Co2

Manfred Weber del Ppe non crede nell'efficacia di nuove tasse ma nella tecnologia. Per i socialisti serve una tassa ambientale per raggiungere gli obiettivi climatici. Verdi favorevoli all'imposta, AfD a difesa del comparto auto tradizionale. Ecco di che cosa si discute in Germania in vista delle elezioni europee

Una tassa sulle emissioni di Co2 non è la soluzione per raggiungere gli obiettivi previsti dagli accordi di Parigi per contrastare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Ne è convinto il candidato capolista del Ppe alle elezioni europee Manfred Weber, capogruppo del Partito Popolare Europeo e candidato alla presidenza della Commissione Ue al posto del lussemburghese Jean Claude Juncker in vista delle elezioni europee del 2019 con l’appoggio di Angela Merkel.

WEBER CONTRO TASSA SULLE EMISSIONI CO2

“Credo nelle soluzioni tecnologiche, non credo in nuove tasse, come si discute in Germania al momento – ha detto Weber a proposito dell’introduzione della tassa in un’intervista a ‘Morgenmagazin’ in onda sulla tv pubblica Zdf -. Una tassa ambientale sulla CO2 alzerebbe i prezzi per la guida in auto e per il riscaldamento e questo costo sarebbe pagato da quelli che appartengono agli strati sociali più deboli”, ha detto Weber.

SCONTRO TRA SOCIALISTI E CONSERVATORI SULLA TASSA AMBIENTALE

Il tema dell’ambiente è molto sentito in Germania in vista delle europee. Il dibattito mediatico legato all’ipotesi di una tassa ambientale sta scuotendo il mondo politico e al suo interno vi emergono diversità di vedute soprattutto tra i socialdemocratici della Spd e i liberal-conservatori. Lo stesso Weber qualche giorno addietro citava ad esempio le proteste dei Gilet Gialli in Francia che “mostrano quali sono le preoccupazioni delle persone”. Mentre il candidato socialdemocratico alle elezioni europee Frans Timmermans rispondeva: “E’ chiaro che abbiamo bisogno di una tassa sulla Co2 se vogliamo raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’Onu. Una tassa del genere deve rispettare dei criteri di parità in modo che i redditi medio-bassi non siano più colpiti”.

VERDI FAVOREVOLI, AFD DIFENDE IL COMPARTO AUTO TRADIZIONALE

Il candidato capolista dei Verdi tedeschi Ska Keller ha risposto, nel corso della stessa trasmissione ‘Morgenmagazin‘, che “più tempo aspettiamo e più radicali dovranno essere le misure da prendere”, evidenziando la posizione del suo partito sulla questione. Come ricordato nei giorni scorsi proprio da Start Magazine “un peso in questa discussioni è dato anche dalle posizioni della destra estrema (Afd) che nel voler difendere l’assetto industriale attuale del comparto automobilistico improntato anche al diesel rigetta per lo più una conversione all’elettrico”.

COSA STA SUCCEDENDO IN GERMANIA

In Germania è al vaglio del Governo una tassa ambientale per contrastare l’inquinamento atmosferico ed abbassare le emissioni di CO2. L’imposta riguarda in particolare la benzina e il gasolio. Tuttavia, la proposta tedesca non piace molto agli automobilisti tedeschi: secondo un sondaggio effettuato dall’emittente televisiva “Ard”, il 62% del campione non è favorevole all’introduzione di questa nuova tassa. Di questi, l’88% sono sostenitori del partito di destra Afd, mentre il 60% dei sostenitori della tassa fa parte dei Verdi.

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