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Gas Israele, tutte le ultime novità su Leviathan

Rinviata di alcuni giorni l'entrata in funzione del giacimento di gas offshore israeliano Leviathan. Ecco perché

Slitta l’entrata in funzione del giacimento di gas offshore Leviathan che era previsto per oggi, 24 dicembre.

Il ministero israeliano per l’Ambiente ha bloccato la scorsa notte in extremis l’inizio delle procedure finali di rodaggio della piattaforma Leviathan per il trattamento di gas naturale. In un’intervista radio, il direttore generale del ministero ha spiegato che la società Noble Energy, responsabile dell’impianto (situato a 10 chilometri dalla costa, a nord di Cesarea) non ha ancora fornito alle autorità tutti i dati necessari per garantire che l’inizio delle attività non comporti l’emissione di esalazioni nocive per la popolazione che vive nelle immediate vicinanze. Secondo il ministero, il rodaggio sarà completato la settimana prossima.

CHE COSA DICONO LE AZIENDE DEL LEVIATHAN

A confermare il rinvio dell’entrata in funzione del giacimento di gas offshore israeliano Leviathan prevista per oggi è stato anche la società Delek Drilling che, insieme all’altra compagnia israeliana Ratio Oil Exploration e l’americana Noble Energy, gestisce il giacimento che si trova a circa 130 chilometri da Haifa e ad una profondità di 1.700 metri.

IL COMUNICATO

Con un comunicato, i gestori hanno sottolineato che “il gas del giacimento Leviathan aspetta da molto tempo di uscire e questo succederà subito”, assicurando che si stanno trasferendo al ministero le informazioni aggiuntive richieste. “I partner di Leviathan sono entusiasti e pronti ad avviare la produzione di gas naturale e trasformare Israele in una potenza energetica”, continua la dichiarazione. Israele ha altri giacimenti di gas, ma Leviathan, con riserve stimate in 605 miliardi di metri cubi, è di gran lunga il maggiore.

LO SCENARIO DEL LEVIATHAN

Una volta entrato in funzione, il mega giacimento di gas naturale Leviathan inizierà a rifornire il mercato energetico israeliano, per poi avviare l’anno prossimo l’esportazione verso Egitto e Giordania. Secondo quanto ha scritto Times of Israel nelle scorse settimane, la sua produzione porrà pietra militare verso l’autosufficienza energetica d’Israele con una prospettiva di rafforzamento dei rapporti con i due paesi arabi vicini, con i quali ha firmato trattati di pace.

LE ORIGINI DEL GASDOTTO

Il 16 dicembre scorso il ministro israeliano dell’Energia Yuval Steinitz ha firmato i permessi per l’esportazione di gas in Egitto.  Scoperto nel 2010 dalla Noble Energy di Houston, il giacimento si trova 125 chilometri a ovest da Haifa con riserve per i prossimi 30 anni. Israele esporta già gas naturale verso la Giordania dal 2017 dal giacimento Tamar, ma il Leviathan è molto più ampio.

ISRAELE DIVENTA ESPORTATORE DI ENERGIA

“Per la prima volta nella sua storia – ha detto nei giorni scorsi il ministro dell’Energia israeliano, Steinitz – Israele diventa un esportatore di energia. La rivoluzione del gas naturale ci ha fatto diventare una potenza energetica e darà non solo enormi rendite allo stato ma anche una significante riduzione dell’inquinamento dell’aria”.

UNA DELLE PIU’ IMPORTANTI SCOPERTE DELL’ULTIMO DECENNIO

Delek Drilling, Noble Energy e Ratio Oil Exploration hanno investito 3,75 miliardi di dollari nello sviluppo del Leviathan Reservoir dalla sua scoperta nel 2010. “Si tratta di una delle più grandi scoperte nell’ultimo decennio: il giacimento dovrebbe contenere fino a 605 miliardi di mc di gas naturale, equivalenti a 65 anni di consumo interno di gas”, ha scritto lo scorso luglio Start.

ISRAELE DIVENTERA’ UN ESPORTATORE DI GAS

Oltre all’approvvigionamento interno, Israele diventerà anche un importante esportatore di energia verso i suoi vicini. Nel febbraio 2018, Delek Drilling e Noble Energy hanno firmato un accordo decennale da 15 miliardi di dollari per la fornitura di 64 miliardi di metri cubi di gas naturale all’Egitto dai giacimenti di Leviathan e Tamar, che già dal 2013 fornisce gas naturale a Israele. Una volta che il giacimento Leviathan sarà operativo, i partner prevedono di vendere almeno 9,91 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno a clienti egiziani. L’accordo con l’Egitto fa seguito ad un accordo del valore di 10 miliardi di dollari tra la Jordan’s National Electric Power Company Ltd. e i partner del progetto Leviathan per fornire una quantità lorda di 45 miliardi di mc di gas naturale ai vicini orientali di Israele in un periodo di 15 anni.

I RILIEVI DI TIMES OF ISRAEL

Times of Israel, comunque, nei giorni scorsi ricordava che dalla scoperta del Leviathan i prezzi del gas naturale sono calati del 30-40% in Europa e del 60-70% in Medio Oriente. Ciò potrebbe sollevare interrogativi sulla fattibilità del progetto di costruzioni di gasdotti che da questo giacimento arrivino fino a Cipro, e da qui in Grecia e in Italia, il gasdotto EastMed.

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