“A settembre devono essere erogati i primi soldi ai comuni, alle famiglie e alle aziende perché non si può aspettare oltre”. Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini chiede al generale Figliuolo, commissario per l’alluvione in Romagna, di accelerare il processo di distribuzione dei fondi a chi ha perso la casa e alle aziende agricole che hanno visto il proprio terreno alluvionato. “Ho sentito il generale Figliuolo — ha detto Salvini ospite al Meeting di Rimini —. Gli ho chiesto di accelerare e semplificare al massimo perché ci sono ancora 8.000 famiglie fuori di casa per l’alluvione e io penso sia un dovere civico fare l’impossibile perché queste famiglie entrino in casa il prima possibile e gli imprenditori agricoli e commercianti possano tornare a operare il prima possibile”.
BONACCINI: “SALVINI DICE CHE ARRIVANO I FONDI. MA QUALI FONDI?”
Se le parole del ministro sono molto nette non altrettanto sarebbe il suo operato. Le critiche arrivano al ministro Salvini da Stefano Bonaccini, governatore della Regione Emilia Romagna, sentito nel corso del Meeting di Rimini. “Il ministro Salvini parla di fondi, ma quali fondi? Ora ve lo spiego io come funzionano i fondi – ha detto il governatore Bonaccini a Startmag -. Ad oggi ci sono poco più di quattro miliardi di euro per l’Emilia-Romagna. Perché c’è una parte che è per Marche e Toscana, giustamente. E sono per i prossimi tre anni. I danni ammontano a circa nove miliardi. Segnalo che ,per il terremoto, il governo sa che sette governi precedenti, da Monti in poi, quindi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte I, Conte II e Draghi, hanno garantito che coloro che hanno avuto la casa distrutta hanno ricevuto il 100% dei dati, coloro che hanno avuto il negozio, la bottega artigiana, l’industria colpita, hanno ricevuto il 100% dei danni rimborsati. Tutta la Pubblica amministrazione, governata dal centrodestra, dal centrosinistra, dai civici hanno avuto le scuole, municipi, teatri, impianti sportivi riparati al 100%. Erano 12 miliardi di euro di danni, il secondo terremoto più disastroso della storia d’Italia, abbiamo costruito praticamente importante. Tanto che io sono ancora Commissario straordinario alla ricostruzione del terremoto e a fine anno non chiederò proroghe perché in pratica ormai è rimasto il 5% da terminare e andrà avanti con le sue gambe”.
BONACCINI: “A SALVINI DICO CHE MOLTE IMPRESE HANNO TERMINATO I LAVORI E DEVONO ESSERE PAGATE”
In occasione del terremoto in Emilia i danni furono, dunque, coperti integralmente. “Ora siamo a meno della metà delle risorse. Ma non solo, dei sette miliardi due sono per le infrastrutture, però devono essere esigibili per essere spensi, perché ad oggi è stato speso più di mezzo miliardo di euro di cui arrivati solo 200 milioni all’inizio dal fondo della Protezione Civile. Molte imprese che hanno già terminato lavori sub urgenza devono essere pagate. Quindi le risorse ci sono ma bisognerebbe che nei comuni si potesse procedere alle gare d’appalto, perché siamo a fine agosto e bisogna, non aprire i cantieri entro l’anno, ma finirli affinché un fenomeno ordinario non produca danni straordinari”.
ALLUVIONE: 1,2 MILIARDI NON SPESI, BONACCINI CHIEDE CHE SIANO RIASSEGNATI
Tra gli altri fondi a disposizione il governatore Bonaccini ricorda 1,2 miliardi per gli ammortizzatori sociali. “Dal Ministero del Lavoro sono arrivati 900 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali ma ne sono stati spesi solo 30, qui, come in Emilia, se le aziende possono aprire restano aperte. Quindi non è vero che il Commissario ha a disposizione 4 miliardi. Poi ci sono altri 300 milioni del fondo dell’export del ministro Tajani, solo che vanno alle imprese colpite che avevano una parte rilevante del loro fatturato nell’export – aggiunge il governatore Bonaccini indirizzando la sua invettiva al ministro Salvini-. Sapete quante sono le imprese in quella condizione? L’1%, il 2% al massimo di tutte le imprese colpite e ne sono stati usati poche decine di milioni di euro. Quindi nella lettera che ho inviato alla Presidente del Consiglio ho chiesto, che il miliardo che non è stato speso fosse messo a disposizione del generale Figliuolo”. Ad oggi, secondo quanto detto dal governatore Bonaccini, le famiglie colpite dall’alluvione non hanno ricevuto nulla, “tranne 3mila euro sul conto corrente quando il sottoscritto ha deciso, insieme al capo della Protezione civile Curcio, ha deciso di sperimentare una procedura mai provata in Italia”. Una procedura che prevede l’autosegnalazione dei danni, la successiva verifica del sindaco e la corresponsione delle risorse. “Infatti 13mila famiglie hanno già ricevuto quelle risorse ma sono solo 3000 dei primi 5000”.
BONACCINI: “IL GOVERNO HA DETTO CHE I DANNI AMMONTANO A 8,5 MILIARDI DI EURO”
Bonaccini si interroga su quale sarà l’origine dei fondi in arrivo alle famiglie alluvionate in Emilia. “Come farà il governo a garantire il rimborso al 100% dei danni come ha promesso – si chiede Bonaccini -? Non vanno messi quattro miliardi di euro i prossimi tre anni ma nove. In questo momento i danni per le famiglie e imprese, quantificati nella relazione che il governo ha mandato a Bruxelles pochi giorni fa, per chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà europea, il governo indica 8,5 miliardi di euro di danni. Non lo dico io, quindi vedete che coincidono anche le cifre”.
I RIMBORSI A CHI HA PERSO L’AUTO NELL’ALLUVIONE
Bonaccini ricorda anche le altre proposte avanzate in sostegno della popolazione romagnola. “Abbiamo proposto di attivare il credito d’imposta ma il governo non ha voluto. Noi l’utilizzammo e funzionò benissimo”. A questo “no” la Regione offre una risposta che arriva dalla cultura della concertazione. “Lunedì in giunta proporremo una delibera che prevede che la regione, insieme ai comuni, ai confidi delle associazioni economiche, apra un fondo che, con le risorse rimaste durante la pandemia, permetta a coloro che vogliano accedere a un prestito, fino a 50mila euro, di avere azzerati i tassi di interesse per 18 mesi”. Inoltre, la metà dei “50 milioni di donazioni” sarà destinata a rimborsare la rottamazione delle auto di coloro che non hanno l’assicurazione che gliela copre e fino a 5mila euro di danni, a chiunque HA avuto la rottamazione dell’auto”.
OGNI EURO CHE ARRIVA IN EMILIA ROMAGNA TORNA NELLE CASSE DELLO STATO CON GLI INTERESSI
“Con il Commissario Figliuolo il rapporto è ottimo, il 31 tra pochi giorni, insieme a 60 parti sociali dell’Emilia-Romagna – ha aggiunto Bonaccini -, perché non mi hanno chiesto di incontrare in generale tutti insieme come siamo abituati a fare”. Il governatore, concludendo, ha ricordato che le risorse ottenute dal territorio dopo il terremoto è stato “restituito” con gli interessi. “Ogni euro torna indietro con gli interessi nelle casse dello Stato – conclude Bonaccini -. Durante il terremoto fu colpita una striscia di terra che produceva l’1,9% dell’intero PIL italiano, dopo pochi anni era salita a 2,4%: più posti di lavoro, più imprese, più tasse per lo Stato”.