Eni award: assegnati i premi alla ricerca scientifica nel campo dell’energia e dell’ambiente
Eni punta sulla ricerca e sull’innovazione. Lo testimonia la decima edizione degli Eni Award, svoltasi oggi al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente di Eni Emma Marcegaglia e dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi.
Il premio, il cui obiettivo è promuovere un migliore utilizzo delle fonti energetiche e di stimolare le nuove generazioni di ricercatori, è diventato punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente.
Sempre più attenzione alle Rinnovabili

Premiati anche Giovani talenti dall’Africa
Il premio, comuqnue, non testimonia solo l’importanza che la ricerca scientifica, l’innovazione e la sostenibilità hanno per Eni, ma evidenzia anche quanto ila società dell’Oil&gas creda nei giovani, nella loro curiosità, nella loro voglia di scoprire e nella forza delle nuove energie.
Da quest’anno il “Nobel dell’energia” si arricchisce di contenuti: accanto al tradizionale premio Giovane ricercatore dell’anno, riservato agli autori delle migliori tesi di Dottorato svolte nelle Università italiane, infatti, il Cane a sei Zampe ha istituito il premio Debutto nella Ricerca: Giovani talenti dall’Africa, dedicato ai giovani laureati africani.
La premiazione
Passiamo ora a parlare dei premi. E partiamo proprio dalla sezione giovanile. Tra i Giovani ricercatori dell’anno sono stati premiati Matteo Fasano per i suoi studi a supporto della sintesi di nanomateriali utilizzabili nel campo delle energie rinnovabili, dell’ingegneria o della nanomedicina e Stefano Langé per lo sviluppo di un processo innovativo per la purificazione del gas naturale ad alto contenuto di CO2 e H2S per rendere disponibile questa importante fonte a supporto della transizione energetica e rispondere alla crescente domanda nei prossimi decenni.
Per i talenti dall’Africa (71 candidature complessive) sono stati premiati Blessing Onyeche Ugwoke (Nigeria), con una tesi di laurea e progetto di studio sull’efficienza energetica di sistemi di energia rinnovabile off-grid in Nigeria e Yemane Kelemework Equbamariam, con una tesi su investigazioni geofisiche integrate del Main Ethiopian Rift applicate alla ricerca di risorse geotermiche. Entrambi i progetti verranno sviluppati, con il sostegno di Eni, nel corso di un Dottorato di Ricerca, rispettivamente presso il Politecnico di Torino e l’Università Federico II di Napoli.

II premio Soluzioni Ambientali Avanzate, per ricerche sulla tutela di aria, acqua e terra e sulla bonifica di siti industriali, è andato a Graham Hutchings per lo sviluppo di catalizzatori a basso impatto ambientale utilizzabili in diverse filiere dell’industria, in particolare chimica.
Jens Nielsen si è aggiudicato il premio Frontiere dell’energia per ricerche sulle fonti di energia rinnovabile e sullo stoccaggio di energia, grazie al lavoro sull’ ingegnerizzazione di microorganismi che aprono nuove strade alla produzione di combustibili e prodotti chimici per via rinnovabile.
Si pensa alla prossima edizione
E mentre si chiude questa edizione, Eni invita i giovani talenti italiani e non a partecipare, ocn i propri lavori, all’edizione 2018, di cui sono già stati pubblicati i bandi.
Zhor, confermato avvio produzione
A margine dell’evento, l’amministratore delegato di Eni si è fermato a parlare con i giornalisti. In tale occasione ha confermato l’avvio della produzione del giacimento egiziano di Zohr entro a fine anno. “La partenza a fine anno al momento e’ confermata. C’e’ un progress molto buono e faremo un incontro di verifica sul campo in Egitto a novembre”, ha detto l’amministratore delegato.






