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Guyana

Eni e non solo, ecco le mire di Trump contro il Venezuela

Trump vuole mettere fine alle esenzioni alle sanzioni concesse ad Eni ed altre aziende petrolifere per acquistare il petrolio dalla compagnia statale Petróleos de Venezuela

 

Nuova stretta Usa al petrolio del Venezuela. Il presidente Donald Trump avrebbe intenzione di inasprire le misure restrittive contro il governo di Nicolas Maduro mettendo fine esenzioni sulle sanzioni per alcune compagnie petrolifere, tra le quali l’Eni.

Andiamo per gradi.

Il CONTESTO

Dobbiamo fare, in primis, un passo indietro. Tutto ha inizio nel 2018, in occasione delle elezioni presidenziali del Venezuela: Nicolas Maduro ha vinto con il 67,85% delle preferenze. I due principali candidati oppositori, però, Henri Falcón e Javier Bertucci, hanno rifiutato i risultati, sostenendo che l’elezione è stata viziata da irregolarità. Di questo ne è convinto anche il Governo Usa, che non riconosce Maduro quale Presidente, come l’Europa.

LE SANZIONI

Per ostacolare il governo Venezuelano e Maduro, in particolare, Donald Trump ha imposto nel 2019 delle misure restrittive sulle esportazioni di petrolio a Petróleos de Venezuela, compagnia statale, privandola della maggior parte dei suoi clienti.

NUOVE MISURE IN ARRIVO?

Ora, secondo fonti Reuters, l’inquilino della Casa Bianca è pronto ad inasprire le misure restrittive, facendo terminare ad ottobre le esenzioni concesse alle sanzioni, che hanno permesso ad alcune compagnie petrolifere di acquistare l’oro nero dallo Stato venezuelano.

ENI E GLI ALTRI BIG COINVOLTI

Tra le aziende che fino ad oggi hanno potuto godere dell’esenzione ci sono l’italiana Eni, la spagnola Repsol, la thailandese Tipco Asphalt e l’indiana Reliance Industries. Queste società hanno potuto acquistare il petrolio rispettando rigorose autorizzazioni concesse dal Tesoro USA.

I NUMERI DELLE ESPORTAZIONI PETROLIO

Se le intenzioni di Trump dovessero diventare realtà, l’economia del paese del Sudamerica, già in crisi, verrebbe messa ancor più sotto pressione. Causa restrizioni da parte di Washington, infatti, le esportazioni di Petróleos de Venezuela, su cui si fonda l’economia di Caracas, sono scese a meno di 400.000 barili al giorno, ai livelli più bassi degli ultimi 80 anni, scrive MF-Milano Finanza.

MADURO: TRUMP VUOLE IL NOSTRO PETROLIO

Trump vuole fare “una guerra” alla compagnia petrolifera statale Pdvsa perché vuole “mettere le mani su tutto il petrolio” del Venezuela, ha commentato il presidente venezuelano Nicolás Maduro.

“Donald Trump ha dichiarato una guerra totale (a Pdvsa, ndr.) per invidia, meschinità, imperialismo, e perché vuole mettere le sue mani sulla ricchezza del nostro Paese, ma il petrolio che appartiene ai venezuelani non sarà mai dell’imperialismo, in nessun caso”, ha aggiunto Maduro.

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