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Enel

Che cosa venderà Enel?

Secondo Bloomberg, Enel pensa di vendere asset fuori dall'Italia per ridurre il suo debito (aumentato) e finanziare nuovi investimenti. Tutti i dettagli e i risultati dei primi nove mesi del 2022 del gruppo energetico italiano

 

Stando alle indiscrezioni raccolte da Bloomberg, Enel sta valutando la vendita di propri asset fuori dall’Italia per ridurre il debito e finanziare nuovi investimenti. La società, che ha abbassato il suo obiettivo di profitto per il 2022 a causa della crisi dei prezzi dell’energia, svelerà la sua strategia nelle prossime settimane.

ASSET IN ROMANIA, GRECIA E NON SOLO

Il piano potrebbe includere la vendita delle quote di partecipazione nelle attività in Romania, Grecia, Australia e Colombia. Al momento – precisa la fonte dell’agenzia – non è stata presa alcuna decisione.

GLI OBIETTIVI SUL DEBITO

La vendita di asset potrebbe permettere a Enel di ridurre il proprio debito, che a fine settembre ha raggiunto la cifra record di 69,7 miliardi di euro. La società punta a portarlo a 58-62 miliardi entro la fine dell’anno.

Le vendite rientrerebbero nella strategia di Enel per la “rotazione degli asset”, finalizzata all’ottenimento di risorse con le quali finanziare nuovi investimenti.

L’amministratore delegato Francesco Starace dovrebbe presentare il piano industriale per il biennio 2023-2025 il prossimo 22 novembre.

LA STIMA DI GOLDMAN SACHS

Secondo una stima di Alberto Gandolfi, analista di Goldman Sachs, attraverso la vendita di asset nei mercati emergenti – parte di una “profonda razionalizzazione” del proprio business -, Enel potrebbe raccogliere tra i 15 e i 25 miliardi di euro.

GLI ASSET GIÀ CEDUTI

La società ha già annunciato alcune vendite di asset, che dovrebbero avere un impatto sul debito netto di circa 4 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Tra queste cessioni rientrano la vendita dell’intera partecipazione nella sua unità russa, di un’azienda di distribuzione elettrica in Brasile e di una quota nell’operatore di smart grid Gridspertise.

LA COPERTURA DAL CARO-GAS

La settimana scorsa il direttore finanziario Alberto De Paoli aveva fatto sapere che Enel stava cercando una linea di credito revolving (o rotativo) per coprire i rischi legati ai derivati, in previsione di futuri aumenti del prezzo del gas.

– Leggi anche: Gas, tutte le follie del mercato Ttf olandese. Parola di Starace (Enel)

I NUMERI DI ENEL NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2022

Nei primi nove mesi del 2022 Enel ha riportato ricavi per 108.177 milioni di euro, con un aumento dell’84 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. Il risultato netto, però, è calato del 9,5 per cento a 2977 milioni. Il debito netto è cresciuto del 34,2 per cento su base annua, a 69,7 miliardi.

La società ha rivisto al ribasso la previsione sull’utile netto per l’intero 2022, passata da 5,6-5,8 miliardi a 5-5,3.

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