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Piano Strategico

Piani Enel, tutte le differenze fra Starace e Cattaneo

Affinità e divergenze tra il nuovo piano strategico di Enel (redatto da Cattaneo) e quello precedente (di Starace).

 

Il 22 novembre Enel ha pubblicato il suo ultimo piano strategico, il primo sotto la nuova amministrazione di Flavio Cattaneo, subentrato a Francesco Starace – che guidava l’azienda dal 2014 – lo scorso maggio.

Il piano strategico 2024-2026 di Enel è molto orientato all’efficienza e alla disciplina finanziaria, promettendo maggiore focalizzazione sul contenimento dei costi (e del debito) e più selettività negli investimenti, dopo la fase di accumulo di asset “verdi” svoltasi sotto Starace.

I NUMERI DEL PIANO STRATEGICO 2024-2026 DI ENEL

Nel periodo 2024-2026 gli investimenti totali lordi di Enel ammonteranno a 35,8 miliardi di euro e si dirigeranno principalmente in Italia, che ne riceverà il 49 per cento del totale.

Le risorse verranno concentrate sulle reti di trasporto dell’energia, per 18,6 miliardi di euro; mentre gli investimenti nei progetti di energia rinnovabile caleranno a 12,1 miliardi.

COSA DICEVA IL PIANO 2021-2023

Nel piano strategico 2021-2023 Enel diceva invece di prevedere investimenti per circa 40 miliardi di euro.

Di questi, i progetti di generazione rinnovabile ne avrebbero ricevuti 20,6 miliardi, con l’obiettivo di portare la capacità installata a 60 gigawatt (il 33 per cento in più rispetto al 2020). Il piano 2023-2026 intende portare tale capacità rinnovabile dai 63 GW attuali a 73 GW nel 2026.

Il vecchio piano strategico dedicava 16,2 miliardi agli investimenti nelle reti.

LE DIFFERENZE NEI DIVIDENDI

L’attuale piano strategico di Enel promette un dividendo fisso minimo di 0,43 centesimi per azione per tutto il periodo 2024-2026. Nel piano 2021-2023 il dividendo garantito partiva dai 0,35 euro per azione del 2020 e aumentava di anno in anno: a 0,38 euro nel 2021, a 0,40 euro nel 2022  e infine a 0,43 euro nel 2023.

NESSUNO STRAVOLGIMENTO?

Al di là di qualche aggiustamento legato alla volontà di ridurre il debito – che a fine 2022 era arrivato a 60,1 miliardi, ma che entro quest’anno dovrebbe scendere intorno ai 51-52 miliardi -, il nuovo piano strategico di Enel non stravolge la direzione generale indicata da Starace.

Alla presentazione del piano 2021-2023, infatti, Starace dichiarò che “con questo nuovo piano strategico stiamo indicando una direzione per i prossimi dieci anni, mobilitando investimenti per 190 miliardi di euro al fine di raggiungere i nostri obiettivi in un decennio pieno di opportunità”. Gli obiettivi principali di Enel erano “l’accelerazione della transizione energetica” e la “crescita sostenibile e redditizia”, confermati entrambi nella sostanza da Cattaneo.

Anche la concentrazione degli investimenti in sei paesi core (Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti) prevista nel piano al 2026 è ripresa da decisioni precedenti.

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