Non si fa abbastanza per combattere i cambiamenti climatici. E gli accordi presi a Parigi, quattro anni fa, restano solo obiettivi su carta. La sentenza arriva dall’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite sull’ambiente (Unep) sull’emission gap, la distanza tra le emissioni attuali e i livelli necessari per rispettare gli obiettivi stabiliti alla Cop21.
EMISSIONI IN AUMENTANO (IN USA E CINA)
Secondo quanto riportato da The New York Times, non solo in realtà non stiamo facendo abbastanza, ma staremmo facendo molto peggio. I Paesi non sono ancora riusciti a fermare l’aumento delle emissioni di gas a effetto serra nonostante i ripetuti avvertimenti degli scienziati, anzi le emissioni di gas serra stanno ancora aumentando pericolosamente.
Le emissioni globali di gas serra sono cresciute dell’1,5% ogni anno nell’ultimo decennio
CINA ED USA: ECCO CHI INQUINA DI PIÙ
A segnare un aumento delle emissioni, nel corso dello scorso anno, sarebbero la Cina e gli Stati Uniti, i due maggiori inquinatori.
SERVE ACCELERARE
“Ora sono necessari tagli più profondi e più rapidi”, spiegano gli esperti Onu che hanno stilato il rapporto, che sostengono che i 20 paesi più ricchi del mondo (il rapporto si concentra sui G20), responsabili di oltre i tre quarti delle emissioni mondiali, devono abbandonare i combustibili fossili al più presto.
I NEGOZIATI DI MADRID
Ma i negoziati internazionali sul clima, programmati per la prossima settimana (2 al 13 dicembre) a Madrid, non hanno l’obiettivo di rivedere gli impegni dei Paesi nel ridurre le emissioni, ma serviranno a definire le ultime regole rimanenti su come attuare l’accordo sul clima di Parigi del 2015.
GLI OBIETTIVI (IRREALISTICI)
Per scongiurare l’aumento delle temperature, secondo gli esperti, le emissioni devono diminuire drasticamente, del 7,6% ogni anno, tra il 2020 e il 2030, secondo il rapporto.
DOBBIAMO SVEGLIARCI
“Siamo sonnambuli verso una catastrofe climatica e dobbiamo svegliarci e agire con urgenza”, ha dichiarato Alden Meyer, direttore della politica e della strategia dell’Unione degli scienziati di settore, durante una telefonata con i giornalisti dopo la pubblicazione del rapporto.