skip to Main Content

Eni

Ecco numeri 2019 e strategie (green) di Eni

I risultati 2019 e le prospettive di Eni

Un piano strategico di lungo termine al 2050 e un piano d’azione 2020-2023. Obiettivo: creare valore nella transizione energetica. E’ quello che ha annunciato oggi Eni oltre ai risultati 2019. Ecco tutti i dettagli.

I NUMERI 2019 DI ENI IN SINTESI

Eni ha chiuso il 2019 con un utile netto rettificato in calo del 37% a 2,87 miliardi di euro. La produzione di idrocarburi è cresciuta invece dell’1% a 1,87 milioni di barili al giorno. In calo del 24% a 8,59 miliardi l’utile operativo, mentre il flusso di cassa netto da attività operativa si è ridotto del 9% a 12,39 miliardi. Nel quarto trimestre la produzione giornaliera è salita del 3% a 1,92 milioni di barili al giorno, l’utile operativo è sceso del 40% a 1,8 miliardi, con un perdita netta di 1,89 miliardi.

COME E’ ANDATO L’UTILE NETTO

L’utile netto riportato del 2019 si è ridotto del 96% a 148 milioni di euro e l’utile netto rettificato del quarto trimestre è sceso del 62% a 546 milioni. Gli investimenti netti sono stati di 7,73 miliardi, al netto dell’acquisizione del 20% di Adnoc Refining e di riserve per 3,3 miliardi.

L’ANDAMENTO DELL’INDEBITAMENTO

Proprio l’acquisizione ha fatto salire l’indebitamento netto del 38% a 11,5 miliardi, esclusi gli effetti Ifrs 16. Dividendo e investimenti sono finanziati con la cassa operativa con il Brent a 59 dollari al barile, cifra che sale a 64 dollari esclusi gli effetti Ifrs 16, mentre la neutralità di cassa si raggiunge a 50 dollari al barile, 55 esclusi gli effetti Ifrs 16.

IL COMMENTO DI DESCALZI

Secondo l’amministratore delegato Claudio Descalzi si tratta di “risultati eccellenti nonostante lo scenario decisamente negativo, caratterizzato da discontinuità geopolitiche e da uno scenario prezzi certamente meno favorevole rispetto al 2018”. Il tutto “grazie alla strategia perseguita negli ultimi anni che ci ha consentito di crescere e di rafforzare la nostra resilienza”. La produzione la produzione ha raggiunto il record di 1,87 milioni di barili rimpiazzando il 117% delle riserve prodotte.

IL DIVIDENDO

Eni distribuirà un dividendo di 0,89 euro per azione nel 2020 e riacquisterà titoli per 400 milioni di euro. Il gruppo punta a realizzare investimenti per 32 miliardi di euro al 2023 con un “elevato livello di flessibilità, dato che il 60% non è ancora contrattualizzato, di cui il 74% in attività di produzione, diversificate in Medio Oriente, Africa, Norvegia e Messico. L’attuale prezzo di pareggio degli investimenti è pari a 23 dollari al barile, contro i 25 dollari del precedente piano.

LE AZIONI PROPRIE

Il consiglio di amministrazione di Eni ha deliberato di sottoporre all’assemblea del prossimo 13 maggio la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, previa revoca per la parte non ancora eseguita della delibera assembleare del 14 maggio 2019, per un periodo di 18 mesi dalla data dell’Assemblea. La proposta prevede un esborso massimo di 1.200 milioni di euro fino al 5% delle azioni ordinarie in cui sarà suddiviso il capitale sociale di Eni ad esito dell’annullamento delle azioni proprie acquistate nel 2019. Il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, spiegano in Eni, è funzionale alla prosecuzione del programma di buyback prevista nell’ambito del Piano Strategico per un ammontare di 400 milioni di euro nel 2020. L’obiettivo è “offrire alla Società un’opzione flessibile per riconoscere agli azionisti ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione di dividendi, coerentemente con l’impegno di Eni per una politica di remunerazione progressiva legata alla crescita attesa degli utili e in linea con le politiche adottate dalle maggiori società petrolifere.

GENERAZIONE DI CASSA

Eni prevede di raggiungere una generazione di cassa cumulata tra il 2020 e il 2023 superiore a 25 miliardi di euro. L’obiettivo sarà conseguito tramite la crescita annua delle produzioni del 3,5%, lo sviluppo ulteriore di iniziative integrate con il settore ‘Gas&Power’, con 11 milioni di clienti previsti, il rafforzamento del modello di realizzazione dei progetti per fasi e ‘design-to-cost’, per ridurre i rischi, l’ottimizzazione dell’efficienza e della continuità operativa e la digitalizzazione.

OBBLIGO GREEN

Diversi analisti finanziari hanno sottolineato il piano di transizione energetica verso la decarbonizzazione. “Chi non sarà in grado di offrire prodotti sostenibili – ha commentato l’amministratore delegato Claudio Descalzi – perderà clienti e non sarà in grado di crescere nel futuro”. “Il gas – ha aggiunto – sarà l’unico idrocarburo che crescerà al 2050, il mercato sta crescendo, e questo è il motivo per cui sarà molto più resiliente del petrolio nel futuro, oltre che essere necessario per la decarbonizzazione“. “Il nostro è un progetto industriale di di profonda trasformazione – ha concluso – e il nostro Gruppo non sarà più lo stesso nei prossimi anni grazie anche all’apporto tecnologico con l’obiettivo di assicurare sempre più valore ai nostri stakeholder”.

OBIETTIVI SFIDANTI

Il target di 55GW di rinnovabili al 2050 “e’ un obiettivo molto sfidante” ma “riteniamo di poterlo raggiungere”, ha detto il cfo di Eni, Massimo Mondazzi rispondendo agli analisti. Un risultato che sara’ raggiunto con “un significativo mix di espansione geografica, di tecnologie ma anche M&A e partnership”.

PRODUZIONE GAS

Incrementata la propria produzione del 3,5% al 2025 Eni prevede un “successivo flessibile declino principalmente della componente olio” e la produzione di gas arriverà a costituire l’85% del totale al 2050. Sul fronte della sostenibilità il Gruppo ha in progetto la conservazione delle foreste e la cattura e lo stoccaggio della Co2 per un totale di oltre 40 milioni di tonnellate l’anno al 2050, con l’energia rinnovabile che arriverà a una potenza installata di 55 Gw al 2050.

IL PIANO STRATEGICO DI ENI

La “nuova Eni”, come viene indicato nel piano strategico, oltre che sul gas, che nel 2050 coprirà l’85% dell’intera produzione, si baserà sulla raffinazione di biocarburanti, con 5 milioni di tonnellate per anno previsti. In cantiere anche la trasformazione delle attività chimiche, con conversione progressiva dei siti esistenti ricorrendo a tecnologie per produzioni più specializzate, ‘bio’ e riciclo delle plastiche, mentre le rinnovabili arriveranno a 55 Gw di potenza installati. Eni punta poi a diventare un “operatore integrato dell’energia” nell’ambito del mercato del gas e del gas naturale liquefatto (Lng). Nel settore commerciale i carburanti saranno al 100% sostenibili, mentre la divisione ‘Gas&Power’, dedicata alle utenze domestiche, arriverà a totalizzare 20 milioni di clienti.

+++

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE SU RISULTATI 2019 E QUARTO TRIMESTRE 2019

Back To Top