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Droni, la soluzione per combattere lo smog in Cina

L’emergenza smog in Cina è sanitaria ed ambientale: Pechino si affida ai droni per combattere l’inquinamento La Cina si affida ai droni per combattere l’inquinamento. Lo smog di Pechino è oramai una vera emergenza sanitaria e ambientale, senza precedenti: i dati che arrivano dalla megalopoli asiatica parlano di livelli superiori di cento volte al limite…

L’emergenza smog in Cina è sanitaria ed ambientale: Pechino si affida ai droni per combattere l’inquinamento

La Cina si affida ai droni per combattere l’inquinamento. Lo smog di Pechino è oramai una vera emergenza sanitaria e ambientale, senza precedenti: i dati che arrivano dalla megalopoli asiatica parlano di livelli superiori di cento volte al limite consentito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo le ricerche dell’Oms, il livello massimo di polveri sottili sopportabili dall’uomo di Pm2,5 è di 25 microgrammi per metro cubo, mentre i numeri che arrivano da Pechino riportano una concentrazione di 256 microgrammi per metro cubo di Pm2,5. Ed è per questo che la Cina utilizzerà i droni per monitorare la qualità dell’aria e per spruzzare sostanze chimiche che disperdono gli inquinanti, sperando in una soluzione efficace.

Grazie all’uso dei droni, infatti, è possibile registrare la presenza di polveri sottili nell’aria. Se affiancati alle centraline urbane già presenti nel Paese sarà possibile ottenere un quadro più esausto della situazione, utile alle autorità ambientali e sanitarie per eventuali politiche efficaci.

Cina: aria pulita acquistata dal Canada

La situazione insostenibile ha spinto gli abitanti, nei mesi precedenti, a trovare soluzioni alternative, come quella di comprare aria pulita altrove, dal Canada per la precisione. Ne sa qualcosa la start-up dei paese dei cedri Vitality Air che negli ultimi giorni ha registrato un vero e proprio boom nelle vendite. La società, fondata nel 2014 dall’attuale CEO Moses Lam e da Troy Paquette, è impegnata nella vendita di aria pulita raccolta nella città Rocky Mountain di Banff a circa 60 miglia a ovest di Calgary. L’utilizzo dei droni che disperdono sostante chimiche nell’aria per diminuire i livelli di smog potrebbe frenare questa moda.

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Droni contro l’inquinamento: ci pensa anche l’Italia?

Anche l’Italia crede nelle potenzialità dei droni. Alcune aziende hanno progettato diversi modelli destinati al telerilevamento. Un esempio su tutti: il drone multirotore High One 4HSE Inspector, prodotto dalla Italdron, effettua rilievi tecnici anche in situazioni di particolare criticità. Il dispositivo è dotato di due videocamere e fari LED che permettono l’acquisizione di immagini ad elevata risoluzione e nitide (anche con scarsa luminosità) ed effettuano ispezioni ravvicinate di strutture verticali.

E proprio l’utilizzo dei droni per il telerilevamento sarà tema centrale di uno dei prossimi incontri proposti nell’ambito del ciclo di convegni Roma Drone Conference 2015-16.

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