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Cosa faranno Usa e Arabia Saudita sull’energia nucleare e non solo

Gli Stati Uniti collaboreranno con l'Arabia Saudita allo sviluppo di un'industria energetica nucleare nel regno. L'amministrazione Trump vuole che Riad investa di più in America e che acquisti più prodotti americani. Tutti i dettagli.

Gli Stati Uniti collaboreranno con l’Arabia Saudita allo sviluppo di un’industria energetica nucleare nel regno. Questa cooperazione si inserisce in un più ampio memorandum d’intesa sull’energia, presentato dal segretario dell’Energia americano Chris Wright: il documento – non ancora disponibile – non è legalmente vincolante e non contiene impegni finanziari; entro i prossimi mesi sono previsti “sviluppi significativi”.

GLI STATI UNITI VOGLIONO PIÙ INVESTIMENTI DALL’ARABIA SAUDITA

Dopo la riunione con il ministro dell’Energia saudita Abdulaziz bin Salman, il 13 aprile scorso, Wright ha fatto sapere che le discussioni bilaterali non si sono limitate alla cooperazione sull’energia nucleare, ma hanno riguardato anche l’estrazione e la raffinazione di minerali critici, lo sviluppo industriale e il cambiamento climatico, per esempio.

Il segretario ha poi dichiarato che “l’Arabia Saudita sarà uno dei principali paesi investitori negli Stati Uniti, il che è un vantaggio per entrambe le nazioni”, e ha detto di aspettarsi da Riad un aumento delle importazioni di beni americani. Il principe ereditario Mohammed bin Salman aveva promesso investimenti da 600 miliardi di dollari entro i prossimi quattro anni negli Stati Uniti.

LA COLLABORAZIONE SUL NUCLEARE…

“La tecnologia per l’energia nucleare commerciale è stata sviluppata negli Stati Uniti”, ha spiegato Wright. “Stiamo continuando il nostro dialogo su come gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita possano cooperare per costruire un’industria nucleare commerciale qui nel regno”.

Riad sta lavorando per diversificare la propria economia e ridurne la dipendenza dalle vendite di idrocarburi, vista la tendenza internazionale alla decarbonizzazione. A detta del segretario americano, la presenza di depositi di uranio nel sottosuolo saudita avvantaggia il paese nello sviluppo del settore nucleare. Perché si possa arrivare alla firma di un accordo formale di cooperazione atomica tra l’America e l’Arabia, però, è necessario che vengano definite delle procedure contro la proliferazione delle armi (il cosiddetto 123 Agreement). Le trattative potrebbero richiedere anni, considerata anche la necessità dell’approvazione da parte del Congresso americano: fornire all’Arabia Saudita le capacità di produrre uranio arricchito è ritenuto controverso per via dell’ostilità tra il regno e l’Iran, che possiede un proprio programma nucleare e ha ambizioni militari.

… E SULLE ALTRE TECNOLOGIE ENERGETICHE

Oltre al nucleare, nel memorandum americano-saudita si parla anche di collaborazione sull’oil & gas, sulla petrolchimica, sulla gestione del carbonio, sull’idrogeno e sulle rinnovabili.

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