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Cosa farà MBS in Arabia Saudita dopo aver accantonato l’Ipo di Saudi Aramco

Addio quotazione per Saudi Aramco. Il Wall Street Journal ha scritto che quasi certamente l’Ipo tra le più attese del mondo, quella di Aramco, non avrà luogo.  Lo sbarco in Borsa, che sarebbe stato probabilmente il più grande della storia se si considerano le valutazioni del colosso, “è quasi certo che non si verificherà“, ha detto…

Addio quotazione per Saudi Aramco.

Il Wall Street Journal ha scritto che quasi certamente l’Ipo tra le più attese del mondo, quella di Aramco, non avrà luogo. 

Lo sbarco in Borsa, che sarebbe stato probabilmente il più grande della storia se si considerano le valutazioni del colosso, “è quasi certo che non si verificherà“, ha detto un dirigente senior di Aramco al quotidiano americano. I prezzi del contratto Wti salgono di appena lo 0,23%, a 73,11 dollari al barile, mentre il Brent è fermo a -0,05%, a 77,35 dollari.

Saudi Arabian Oil, il nome per esteso della società di Stato di Riad, aveva preparato per due anni il proprio sbarco sulle piazze finanziarie. Ma queste attenzioni, secondo indiscrezioni, non sarebbero bastate.

L’Arabia Saudita, stando a quanto è emerso tra i suoi alti funzionari, non sarebbe convinta dunque che una quotazione del suo gioiello industriale porterebbe automaticamente con sé. “Tutti sono praticamente certi che l’Ipo non avverrà’”, ha ammesso un senior executive della stessa Aramco al quotidiano americano.

La conclusione sarebbe stata che una quotazione su una grande Borsa quale New York, Londra e anche Hong Kong comporterebbe in particolare troppi rischi legali, esponendo Aramco e i suoi vertici a potenziali ricorsi da parte dei soci.

Con i prezzi del petrolio che non sono più quelli di una volta e un mercato che cambia a causa delle numerose scorte di greggio, il regno è costretto ad arrendersi ad una prossima evoluzione, che non vede più nel petrolio la ricchezza principale.

Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ha svelato di recente Vision 2030, un piano che dovrebbe liberare l’economia dell’Arabia dalla sua dipendenza dal greggio.
Con “Arabia vision 2030” è prevista la concentrazione dei vari fondi di investimento sauditi in un unico Fondo sovrano con un capitale di 2.500 miliardi di dollari, il cui obiettivo sarà quello di possedere il 3 per cento di partecipazioni dei principali Fondi di investimento internazionali.

Il provvedimento prevede una lunga serie di progetti per “ boom economico”, “società vitale” e “il paese e le sue ambizioni” (questi i tre capitoli principali su cui si basa Vision 2030) per svezzare il paese dal petrolio.

In campo energetico Riad investirà sulle fonti alternative e rinnovabili, sviluppando anche risorse minerarie presenti sul territorio come oro, fosfato e uranio. Tra gli altri obiettivi: aumentare le esportazioni di prodotti non petroliferi, sviluppare anche i servizi logistici per attirare investimenti esteri per diventare hub regionale, modernizzazione delle istituzioni, con un alto impiego della tecnologia digitale per rendere maggiormente efficienti la burocrazia.

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