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Conto Termico

Conto termico: per Aicarr troppi ritardi sugli incentivi

Ritardo del Governo e poca informazione: ecco i punti deboli del nuovo Conto Termico Qualche giorno fa, finalmente, è arrivato il nuovo Conto Termico, il decreto che dovrebbe semplificare il regime incentivante delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica.  Gli incentivi, la cui durata è variabile tra i due e i cinque anni e con tetti massimi, a…

Ritardo del Governo e poca informazione: ecco i punti deboli del nuovo Conto Termico

Qualche giorno fa, finalmente, è arrivato il nuovo Conto Termico, il decreto che dovrebbe semplificare il regime incentivante delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica.  Gli incentivi, la cui durata è variabile tra i due e i cinque anni e con tetti massimi, a seconda del tipo di intervento, dovrebbero coprire, nella maggior parte dei casi il 40% delle spese sostenute dai cittadini e dalle pubbliche amministrazioni per rinnovabili termiche e efficienza energetica. Gli incentivi ammonteranno al 65% delle spese in caso di interventi di trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti. Gli interventi di isolamento termico delle superfici opache realizzati nelle zone climatiche E e F avranno invece copertura del 50% (che passa al 55% se abbinato alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale). Il documento prevede che le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE) siano incentivabili al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per i privati.

Il Governo arriva in ritardo? A chiederselo è Livio de Santoli, presidente di AiCARR, Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione. ‘Gli incentivi previsti per le rinnovabili termiche e per gli interventi sull’efficienza energetica di piccole dimensioni con il nuovo Conto Termico sono senz’altro una buona notizia. Si prevedono ben 900 milioni di euro suddivisi tra privati e Pubbliche Amministrazioni, ma non è oro tutto quello che luccica’, scrive in una nota Livio de Santoli.

‘Abbiamo assistito a due criticità che rischiano di inficiare il nuovo Conto termico: prima di tutto, il ritardo per aggiornare il Conto termico a partire dal Decreto ministeriale del 2012 ed in secondo luogo la scarsa attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni che a fine 2014 hanno avuto accesso a poco più di 4 milioni di euro di incentivi rispetto ai 200 milioni di euro disponibili come dotazione complessiva ad esaurimento’.

‘Per questo è necessario lanciare una grande campagna di comunicazione indirizzata sia ai Comuni che ai privati cittadini, per far comprendere che le rinnovabili termiche e l’efficienza energetica non sono le cenerentole del futuro sviluppo economico, ma una leva sulla quale fondare un nuovo modello di consumi energetici’.

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