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Cina

Perché nel 2021 la Cina andrà a gas

Tutti i piani dei colossi energetici della Cina sul gas

 

In Cina le maggiori società statali del settore prevedono per il 2021 un’accelerazione della domanda domestica di gas naturale, favorita dalla ripresa economica e dalla transizione del paese verso fonti energetiche a basse emissioni di carbonio.

COSA PREVEDONO PETROCHINA E SINOPEC

Hou Chuangye, dirigente di PetroChina, il più grande produttore di gas in Cina, ha detto per esempio che la domanda di gas raggiungerà probabilmente i 350-360 miliardi di metri cubi quest’anno, con un aumento del 9-10 per cento rispetto ai volumi del 2020.

Hou vede in particolare una richiesta forte da parte del settore dell’energia elettrica. La Cina muove infatti verso il raggiungimento del picco delle proprie emissioni di carbonio intorno al 2030 – l’obiettivo ultimo è il loro azzeramento netto, trent’anni dopo – che comporterà una crescita delle installazioni di fonti rinnovabili. L’aumento parallelo della capacità a gas – il meno inquinante tra gli idrocarburi – può compensare l’intermittenza di queste fonti e permettere anche una più rapida sostituzione delle centrali a carbone.

Anche un’altra società statale, Sinopec, prevede che la domanda cinese di gas arriverà a 350-360 miliardi di metri cubi quest’anno, il 9-12 per cento in più rispetto alle stime fatte nel 2020. La crescita sarà trainata dalla domanda delle centrali a gas e dei settori industriali.

I NUMERI DEL 2020 E GLI OBIETTIVI PER IL 2021

Stando ai dati ufficiali dell’Istituto nazionale di statistica, nel 2020 il consumo di gas in Cina è ammontato a 326,2 miliardi di metri cubi, il 7,2 per cento in più rispetto al 2019. L’utilizzo ha risentito negativamente della pandemia di coronavirus nel primo trimestre dell’anno scorso, per poi però riprendere a salire.

Nel 2020 la produzione di gas è stata di 192,5 miliardi di metri cubi, il 9,8 per cento in più su base annua; le importazioni sono cresciute invece del 5,3 per cento, per arrivare a 140,3 miliardi di metri cubi.

La Commissione nazionale dell’energia – l’autorità cinese che ha il compito di coordinare la politica energetica – ha fissato per il 2021 un obiettivo di produzione domestica del gas di 202,5 miliardi di metri cubi, oltre il 5 per cento in più rispetto al 2020.

La compagnia petrolifera China National Petroleum Corporation (CNPC), società madre di PetroChina, ha intenzione di produrre quest’anno 133,8 miliardi di metri cubi di gas dai giacimenti domestici. Per quanto riguarda le importazioni, ha fissato un target preliminare di 70 miliardi di metri cubi.

Sinopec vuole invece produrre 34 miliardi di metri cubi di gas e di importa 17,4 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (GNL).

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