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Tutti i piani di Cdp sull’energia

Cdp ha varato la "Politica del settore energia" per indirizzare meglio i suoi investimenti nel settore. Tutti i dettagli sulla policy e sull'andamento del piano strategico 2022-2024

Cdp accelera sulle politiche per l’energia.

Il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti (CDP), società controllata per oltre l’80 per cento dal ministero dell’Economia, ha varato oggi una “Politica del settore energia”, che rientra nel piano strategico 2022-2024 approvato un anno fa.

IN COSA CONSISTE LA POLITICA PER L’ENERGIA DI CDP

La Politica ha l’obiettivo di indirizzare le attività di finanziamento e di investimento di CDP nel settore energetico. Più nello specifico, punta a integrare gli aspetti ESG (i fattori che valutano l’impatto ambientale, sociale e gestionale di un investimento) all’interno dei suoi processi di business e a individuare i criteri di trattamento per i comparti da promuovere.

La Politica è stata discussa con esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile: il confronto con queste parti – fa sapere la società – proseguirà al Forum Multistakeholder di CDP, che si terrà il 28 novembre a Milano.

RINNOVABILI E ADATTAMENTO CLIMATICO

CDP ha fatto sapere di volersi dedicare ad attività che stimolino la produzione di energia da fonti pulite e migliorino le capacità di adattamento socio-ambientale agli effetti dei cambiamenti climatici nei paesi partner dell’Italia, coerentemente con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

2,8 MILIARDI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Il consiglio di amministrazione di CDP ha anche deliberato nuove operazioni dal valore di oltre 2,8 miliardi di euro – tra finanziamenti e plafond, sia diretti che “in pool” con altre banche – che andranno a sostenere i piani di sviluppo sostenibile e innovativo delle imprese, sia piccole che medie che grandi.

CDP ha anche riservato degli interventi alle pubbliche amministrazioni, per il supporto di progetti sull’efficientamento energetico, l’edilizia scolastica, la tutela delle risorse idriche, la difesa del suolo, la rigenerazione urbana e il miglioramento della viabilità.

LE RISORSE DEL PIANO STRATEGICO 2022-2024

Nei primi dieci mesi del 2022 CDP ha impegnato risorse per 24,5 miliardi di euro, 5 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Il piano strategico 2022-2024 prevede un impegno complessivo di 65 miliardi, di cui 21 andranno al potenziamento delle infrastrutture e della pubblica amministrazione e 34 alle imprese (anche in un’ottica di internazionalizzazione).

L’IMPATTO DELLA GUERRA IN UCRAINA

CDP ha specificato che l’invasione russa dell’Ucraina non ha modificato la direzione generale del piano. Alcune parti, tuttavia, sono state aggiornate alla luce del nuovo contesto: in particolare, la società ha dichiarato di stare prestando una “particolare attenzione” alla crescita dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che alimentano l’inflazione e di conseguenza fanno salire i tassi di interesse.

LE CONSEGUENZE DELLA CRISI DEL GAS PER L’ITALIA

In un recente rapporto di CDP intitolato Il sistema energetico italiano alla prova dell’inverno si legge che l’Italia è uno dei paesi europei maggiormente vulnerabili ai rincari dei prezzi del gas naturale, anche più di Germania e Francia, per via di una maggiore dipendenza da questo combustibile per la generazione di elettricità.

CDP stima che nel 2022 gli alti costi di approvvigionamento del gas potrebbero causare agli operatori energetici perdite fino al 45 per cento. Quanto agli utenti domestici, vista la notevole diffusione del regime di tutela per le utenze di elettricità e gas, più della metà delle famiglie e delle imprese italiane risulta contrattualmente esposta agli incrementi nel prezzo del gas.

Il costo della bolletta elettrica per una famiglia-tipo nel 2022 è previsto essere di 1322 euro, il doppio rispetto al 2021 (632 euro). La società stima inoltre che sette condomini su dieci siano a rischio morosità, visto l’aumento dei consumi nel periodo invernale.

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