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Ancora incubo prezzi sul gas?

Gas chiave della competitività Ue, inverno al caldo ma volatile, attenzione a possibili gap nel 2040. Chi c'era e cosa si è detto durante l'assemblea pubblica di Proxigas, l'associazione che riunisce gli industriali del gas

Il gas è un tassello cruciale per aumentare la competitività dell’Ue, ma sarà dipendente dalle importazioni almeno per i prossimi 10-20 anni. Una prima soluzione potrebbe essere garantire la sicurezza delle forniture attraverso investimenti nella produzione domestica e nella diversificazione di ritte di approvvigionamento e infrastrutture, favorendo contratti di acquisto di gas a lungo termine. Intanto, incertezza dello scenario geopolitico globale e i ritardi nell’avvio di nuovi progetti di sviluppo rischiano di impattare sul quadro economico ed energetico europeo ed italiano. A farne le spese potrebbero essere i prezzi del gas, che saranno volatili quest’inverno. Nei depositi nazionali attualmente ci sono circa 10 miliardi di mc di gas in meno rispetto allo scorso anno. Un quantitativo che non preoccupa per questa stagione, ma in estate sarà necessario fare maggiori scorte in vista del prossimo inverno. Sarà importante tenere l’attenzione alta nei prossimi anni, poiché secondo un recente rapporto c’è il rischio di un gap di gas già nel 2040. È quanto emerso nel corso dell’assemblea pubblica di Proxigas, l’associazione degli industriali del gas, che si è tenuta ieri a Roma.

GAS, IL QUADRO SU PREZZI E MERCATI

L’incertezza dello scenario geopolitico globale e i ritardi nell’avvio di nuovi progetti di sviluppo rischiano di impattare sul quadro economico ed energetico europeo ed italiano.

A farne le spese potrebbero essere i prezzi del gas, con i mercati oggi ancora più esposti agli effetti geopolitici a causa di diversi fattori: domanda di Gnl in continua crescita, industria in ritardo su nuove risorse e produzioni e calo delle importazioni di gas dalla Russia.

“Con il gas che proviene da Sud, l’Italia ha una nuova centralità a livello europeo. Sui mercati energetici le turbolenze si manifestano in una elevata variabilità e un livello dei prezzi, sia dell’energia elettrica sia del gas, superiore a quello pre-crisi, con effetti importanti sul sistema produttivo, in particolare sui settori ad alto consumo energetico”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’assemblea pubblica di Proxigas.

“In questo contesto il gas è ancora una fonte strategica”, ha proseguito il ministro “ed è fondamentale quindi continuare a investire nelle infrastrutture di trasporto e distribuzione del gas incentivando di pari passo la produzione di gas verdi” per i quali “l’Italia può posizionarsi come hub strategico nel Mediterraneo”, ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.

QUANTO COSTERA’ IL GAS?

Nel 2024 i prezzi del gas sono calati mediamente del 16%, “ nonostante in Asia la domanda di Gnl sia aumentata di 30 miliardi e la domanda di gas globale sia aumentata del 2%”, secondo il presidente di Proxigas, Cristian Signoretto.

Tuttavia, diversi fattori rendono difficile prevedere la traiettoria dei prezzi nei prossimi mesi.

“La situazione geopolitica rende impossibile prevedere l’evoluzione dei prezzi. Una volta assicurato l’approvvigionamento, l’impegno sarà quello di monitorare i livelli di prezzi, anche a livello comparativo con il nord Europa, al fine di promuovere appieno una vera concorrenza, per far si che il gas possa essere acquistato da cittadini e imprese a prezzi sempre più competitivi”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che bisogna essere preparati al rischio di speculazioni sul prezzo.

STOCCAGGI -10 MILIARDI MC, CHE INVERNO SARA’

Quest’inverno in Europa l’inizio della stagione invernale ha presentato un conto più salato rispetto allo scorso anno. Di conseguenza, si è registrato un importante ricorso al gas presente nei depositi di stoccaggio comunitari. Il risultato è che attualmente nei depositi attualmente ci sono circa 10 miliardi di mc di gas in meno rispetto allo scorso anno. Per questa stagione non dovrebbero esserci rischi, ma secondo Signoretto la prossima estate dovremo “iniettare più gas per far fronte al successivo inverno”.

“Siamo tranquilli perché abbiamo accantonate scorte superiori al 90%”, ha detto Pichetto, aggiungendo che “è essenziale diversificare le rotte di approvvigionamento”.

LA DOMANDA DI ENERGIA CRESCE E IL CLIMA PAGA IL CONTO

I consumi globali di carbone e petrolio sono ancora in forte crescita per far fronte alla domanda di energia, vanificando gli sforzi compiuti dall’Europa per la riduzione delle emissioni.

“La nostra sfida comune è la lotta ai cambiamenti climatici ma dobbiamo constatare che le cose non stanno andando bene” ha detto il Direttore generale di Proxigas Marta Bucci aggiungendo che “lo scorso anno abbiamo visto un record di emissioni climalteranti” anche a causa dell’aumento dell’uso di carbone. Una crescita che secondo Bucci può essere contrastata con l’utilizzo di gas.

GAS, LE PROPOSTE DI PROXIGAS

L’Ue deve siglare contratti a lungo termine di GNL e “sviluppare risorse domestiche visto che dovrà importare gas almeno per i prossimi 10-20 anni”, secondo Signoretto.

“Il prossimo anno ci sarà un revisione della direttiva europea sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas e quello che vorremmo fare è spingere la riflessione non solo per guardare alla sicurezza nel breve termine ma anche per guardare un po’ più in là”, ha aggiunto il presidente di Proxigas.

Secondo Marta Bucci serve “garantire la sicurezza delle forniture” attraverso” investimenti nella produzione domestica e nella diversificazione delle rotte di approvvigionamento e delle infrastrutture anche favorendo contratti di acquisto di gas a lungo termine” e “ripensare la diplomazia energetica promuovendo modelli di cooperazione reciprocamente vantaggiosi e valorizzare la resilienza infrastrutturale per garantire flessibilità e sicurezza”.

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