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Reti Elettriche

La Giordania elettrizzerà Libano e Siria?

L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Giovedì 28 ottobre la libanese Energy Walid Fayad, il ministro siriano dell’elettricità Ghassan Zamel e il ministro giordano dell’energia e delle risorse minerarie Saleh Kharabsheh hanno annunciato ad Amman un accordo sulla “versione finale” del progetto per consentire al Libano di importare elettricità prodotta in Giordania e trasportarla attraverso la Siria. Questo accordo da un lato sottolinea il ruolo sempre più significativo e rilevante di Hezbollah in Libano, ma dall’altro lato sottolinea anche il ruolo tutt’altro che marginale di Washington.

L’accordo è stato esaminato, studiato e stabilito sotto un’attenta sorveglianza da Washington. Come ricordato dal quotidiano L’Orient-Le Jour, il progetto di importazione di elettricità dalla Giordania “fa parte dell’iniziativa americana annunciata durante l’estate dall’ambasciatore degli Stati Uniti in Libano, Dorothy Shea”.

La crisi del carburante ha innescato una sorta di confronto tra Hezbollah e i suoi alleati e gli Stati Uniti su chi potrebbe agire più rapidamente per alleviare il dolore della popolazione, una competizione che Hezbollah ha vinto, almeno per il momento “, ha continuato il quotidiano americano.

L’Orient-Le Jour ricorda anche che questa fornitura di elettricità dalla Giordania “è una delle due componenti previste, la prima delle quali è quella di fornire gas egiziano alle centrali elettriche libanesi, attraverso un gasdotto che attraversa anche la Siria”.

Che si tratti di gas iraniano o gas egiziano, gli occidentali hanno dovuto chiudere un occhio sull’attuazione delle sanzioni contro la Siria, che si sta lentamente avvicinando al riconoscimento regionale attraverso la Lega Araba.

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