La maggior parte di emissioni di gas serra provengono da combustibili fossili utilizzati per la produzione di energia elettrica, a riguardo la Cina è balzata in testa alla classifica come la nazione più inquinante sulla Terra. Nell’infografica apparsa sul Washington Post si può vedere il peso dei principali paesi nelle emissioni di anidride carbonica.
In proporzione alla popolazione gli Stati Uniti continuano però a produrre più CO2 rispetto agli altri paesi
La sfida che dovrà essere affrontata in sede Onu è quella di trovare un modo per ridurre le emissioni dei paesi più grandi senza incidere, limitando la quantità di energia che può essere prodotta, su paesi più piccoli spesso in crescita.
Un cambio di passo rispetto al passato
Il cambianto climatico è visto come un problema più urgente e concreto di quanto fosse l’ultima volta. Alcune differenze sono misurabili: gradi sul termometro, scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello del mare. Così come la frequenza di disastri come siccità, tempeste, ondate di calore. Diversi studi hanno dimostrato come i cambiamenti climatici di origine antropica abbiano contribuito a una serie di catastrofi: l’ondata di calore che nel 2003 investì l’Europa causando la morte di 70.000 mila persone; l’uragano Sandy del 2012 che costò la vita 159 persone generando danni per 67 miliardi di dollari; l’ondata di caldo del 2010 che causò in Russia la morte di 55.000 persone; il tifone Hayan del 2013 che ha causato la morte di più di 6000 persone nelle Filippine. Sul mutamento delle sensibilità sul tema ha inciso anche l’attività per presidente americano Obama che vorrebbe fare della lotta ai cambiamenti climatici la principale eredità di una presidenza che non sarebbe altrimenti facile ricordare.
Il riscaldamento globale è stato visto in passato più come problema riguardante principalmente le nazioni ricche e con il protocollo di Kyoto la Cina ed i paesi in via di sviluppo non erano tenuti a ridurre le emissioni. Osservando i dati emergono emergono tuttavia le responsabilità di altri paesi in precedenza esclusi:
La Cop21 rappresenta un passo in avanti non solo per il coinvolgimento di nazioni emergenti ma anche per una questione di metodo il metodo; a Kyoto veniva indicato quanto le nazioni dovevano tagliare, a Parigi viene chiesto ai singoli quanto è possibile tagliare. La maggior parte dei paesi che partecipano alla conferenza hanno presentato delle Intended Nationally Determined Contribution (Indc), contenenti i propri impegni per la riduzione dell’inquinamento.
Nonostante l’impegno congiunto, sullo sfondo resta la perplessità di molti scienziati secondo cui gli impegni assunti non saranno sufficienti per mantenere il riscaldamento globale entro il limiti necessari, i 2° dell’era pre-industriale.