Webuild, il nuovo nome di Salini Impregilo, ha completato l’acquisizione del 65% di Astaldi. Ci sono voluti 21 mesi, tra trattative serrate, questioni burocratiche e piani finanziari da mettere a punto.
Tutti i dettagli.
L’ACQUISIZIONE
Webuild, il 5 novembre 2020, ha definitivamente completato l’acquisizione del 65% di Astaldi. portando a conclusione la più rilevante operazione, avviata a febbraio 2019, di acquisizione prevista all’interno del Progetto Italia.
I NUMERI DEL NUOVO GRUPPO
La nuova realtà che nasce dalle nozze tra Webuild e Astaldi, due attori più importanti italiani nel settore delle infrastrutture, vanta un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro, di cui il 36,4% relativo a lavori aggiudicati in Italia. Sull’intero 2019 il totale del backlog delle due realtà era di 36,3 miliardi.
Il nuovo gruppo è specializzato nella realizzazione di grandi infrastrutture per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua e gli edifici verdi. Presente in 50 diversi Paesi, il gruppo avrà 70mila dipendenti diretti e indiretti.
L’AUMENTO DI CAPITALE
L’operazione di acquisto si è resa possibile attraverso un aumento di capitale riservato a Webuild di 225 milioni. Il denaro è stato destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e predicibili e in parte al servizio del piano di continuità.
L’aumento di capitale è stato sottoscritto da Salini Costruttori, Cdp Equity, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri investitori istituzionali e privati, tra cui, Leonardo Del Vecchio.
ACQUISTO POSSIBILE (ANCHE) GRAZIE A BANCHE
‘L’operazione è fatta, siamo riusciti a tirare fuori dalle secche una grande azienda”, ha esordito l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini, al Sole 24 Ore. ”È anche grazie a lui (Leonardo Del Vecchio, ndr), alla Cassa e alle grandi banche del paese che siamo riusciti a concludere l’acquisto”, ha detto Salini.
”A breve metteremo a punto un nuovo piano industriale. Astaldi ci porta in dote circa 7 miliardi di portafoglio ordini ma soprattutto a livello complessivo parliamo di una realtà in grado di generare oltre 6 miliardi di ricavi l’anno e che, con un backlog complessivo di 40 miliardi, ci rende resilienti, capaci dunque di superare anche fasi delicate come questa, e leader indiscusso al mondo per competenze. Noi costruiamo e lo facciamo con sapienza antica in buona parte del mondo. Questa acquisizione consentirà infatti di mettere a fattor comune competenze tecniche ed ingegneristiche innovative, sviluppate nei circa 100 cantieri operativi nel mondo”, ha aggiunto Salini.