Urbano Cairo dà la sua “fiducia” al governo Conte 2, soprattutto perché andare a nuove elezioni adesso “non era la cosa giusta da fare”. Il numero uno di Rcs ha parlato del nuovo esecutivo a margine della presentazione del festival dello sport a Milano. Confermando di fatto quello che aveva detto al Foglio nei giorni scorsi.
VADE RETRO SALVINI E DI MAIO
Per Cairo grillini e leghisti “ci hanno fatto perdere quindici mesi, nel frattempo l’economia è entrata in stagnazione, e pure in politica estera non abbiamo fatto un figurone”, aveva detto giorni fa al Foglio, rampognando per il giubilo di Giuliano Ferrara il il capo della Lega: Matteo Salvini “sa agitare le piazze, fomenta le folle da politico esperto qual è, ma governare è tutta un’altra storia. Facendo la voce grossa in Europa, che cos’ha ottenuto?”. Mentre il M5s “ha promosso in ruoli istituzionali gente senza esperienza”. Fra i provvedimenti del passato governo, il presidente di Rcs boccia provvedimenti come reddito di cittadinanza, quota 100 e il decreto dignità.
ADDIO AUMENTO IVA
“Oggi – ha spiegato Cairo dopo la fiducia ottenuta dal governo Conte alla Camera – la cosa giusta era lavorare per fare una finanziaria che potesse evitare da una parte l’aumento dell’Iva e dall’altra dare degli stimoli alla crescita e allo sviluppo. Diciamo che secondo me le elezioni mi sembra che non fossero la cosa giusta da fare in ottobre e novembre. Dopodiché – continua – vediamo come le cose andranno”.
MANOVRA ED EUROPA
Secondo Cairo, è importante “fare una manovra che funzioni e cercare di avere rapporti migliori con l’Europa: noi siamo in Europa, questo è fondamentale. Siamo un Paese importante, uno dei fondatori dell’Europa ed è importante cercare di avere un ruolo più importante in questa europa, invece che cercare di dissociarci”.
LE SPERANZE DI CAIRO
Il presidente di Rcs e patron di La7 spera “che le cose migliorino, progrediscano in una direzione che sia quella della crescita, dello sviluppo, della minore tassazione”. Tutte cose, ammette, “che non sono facili da fare, perché non è sempre facile trovare le coperture, ma che vanno certamente fatte”.
CAPITOLO EDITORIA
Sul dossier editoria, finora nelle mani del sottosegretario Vito Crimi, non si sbilancia. A chi gli chiede se servisse discontinuità, risponde: “Vediamo cosa succederà, non voglio mettermi io a dare suggerimenti rispetto a chi dovrebbero essere i sottosegretari”. Cairo, come tutti gli altri editori, è attento a quello che il programma prevede in materia di tlc e conflitti di interessi.
BENE BRAVO GENTILONI
‘Mi sembra un bene, e’ una direzione prestigiosa, molto importante: l’Italia può avere voce in capitolo in un argomento fondamentale e quindi mi sembra una buona cosa’. Così il presidente e amministratore delegato di Rcs, Urbano Cairo, a margine della presentazione del Festival dello Sport a Milano, ha commentato l’assegnazione a Paolo Gentiloni del portafoglio per gli Affari economici e monetari all’interno della Commissione Ue.