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Come vanno i conti di Unicredit

Che cosa emerge dalla relazione trimestrale di Unicredit.

Quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per Unicredit che nei primi nove mesi dell’anno mette a segno un utile netto di 7,7 miliardi e alza le stime per il 2024 a oltre 9 miliardi. Palesemente soddisfatto l’amministratore delegato, Andrea Orcel: “Tutte le nostre regioni stanno contribuendo al nostro successo, beneficiando a loro volta della partecipazione ad un gruppo più ampio” ha commentato nella nota sui conti. Dopo il successo della nostra trasformazione – ha aggiunto -, abbiamo ancora davanti una crescita sostenibile di qualità”.

I CONTI DEL TERZO TRIMESTRE DI UNICREDIT

Come si diceva, nei primi nove mesi dell’anno Unicredit ha raggiunto un utile netto di 7,7 miliardi di euro, +16% su anno. Per il solo terzo trimestre l’utile netto è stato di 2,5 miliardi (+8%), oltre le stime pari a 2,2 miliardi, e i ricavi netti sono saliti del 2,6% su anno grazie a commissioni per 1,9 miliardi (+8,5% su anno). Nei nove mesi, invece, i ricavi sono aumentati del 5,5% a 18,8 miliardi, con interessi netti a 10,7 miliardi (+3%) e commissioni a 6,2 miliardi (+7,2%). Segno meno per i costi a 6,9 miliardi (-1,2%) così che il rapporto costi/ricavi è sceso sotto il 37% nei 9 mesi.

Invariato rispetto ai tre mesi precedenti il Cet1 ratio al 16,1% “nonostante l’impatto degli investimenti strategici, grazie ad una generazione organica di capitale pari a 3,5 miliardi che fissa un altro record trimestrale” ha commentato Orcel. La banca ha stabilito che l’accantonamento per la distribuzione nei 9 mesi è di 7,7 miliardi, ossia il 100% dell’utile netto.

Sul fronte delle esposizioni sovrane detenute al 30 settembre 2024, il valore di bilancio delle esposizioni rappresentate da titoli di debito è pari a 117.779

Milioni, di cui oltre il 77% concentrato in otto Paesi. L’Italia, con 42.096 milioni, ha circa il 36% del totale.

LE STIME PER UTILE 2024

Visti i numeri del trimestre, il gruppo ha anche alzato la guidance per l’anno in corso portando l’utile netto a oltre 9 miliardi (circa 10 miliardi aggiustato.). Per quanto riguarda invece la distribuzione relativa al 2024, viene confermata in linea con il 2023.

DIVIDENDO IN AUMENTO

Buone notizie anche per gli azionisti dal momento che Unicredit ha deciso di aumentare l’accantonamento del dividendo dal 40% al 50% dell’utile netto a partire dai risultati del 2025. Prevista in crescita anche la distribuzione annua a valere sugli utili del 2025-2026, superiore a quella relativa all’anno in corso.

ORCEL: ACCELERARE LEADERSHIP, IN FORSE NOZZE CON COMMERZBANK

Nella nota sui conti Orcel ha chiarito che la priorità del gruppo “resta comunque l’impegno ad accelerare la nostra indiscussa leadership nel settore e a raggiungere le nostre ambizioni di crescita organica”. Nel frattempo, ha sottolineato, “siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo conseguito per i nostri clienti, per le nostre comunità e per i nostri azionisti, e le nostre persone non perderanno la determinazione a conseguire risultati eccellenti per tutti i nostri stakeholders”.

Sul fronte Commerzbank Orcel non si è sbilanciato: “Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno condurre ad una combinazione completa. Questo è in linea con il nostro approccio disciplinato verso le opzioni inorganiche, che continuiamo a valutare secondo criteri finanziari stringenti, mantenendo al contempo opzionalità per il futuro”. Di certo, si legge nelle slide predisposte per la call con gli analisti come riferito dall’Ansa, “Unicredit e Commerzbank sono altamente complementari, con bassi rischi di concentrazione e una potenziale combinazione potrebbe aumentare il livello di servizio”.

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